Il festival del buongiornalismo LINK 2019 è ormai alle porte e a poco più di ventiquattr’ore dal taglio del nastro è stato possibile visitare in anteprima la nuova tensostruttura che ospiterà tutti i panel del festival.

Oltre 600 metri quadri nella centralissima piazza Unità, creati con l’idea di essere allo stesso tempo accogliente e “supertecnologica”. Quest’anno si è infatti puntato molto sul miglioramento della regia televisiva, investendo in un maxischermo di oltre otto metri e con quattro telecamere che saranno sempre in azione, fornendo il girato a una regia che in tempo reale alternerà i contributi filmati a grafiche dedicate. Il tutto verrà trasmesso sul sito del Piccolo ma proiettato anche fuori dalla Fincantieri Newsroom, per chi non fosse riuscito a trovare posto in sala (la tensostruttura può ospitare fino a 200 persone).

Al momento la Newsroom è ancora in fase di allestimento, quindi nella visita guidata che ci è stato possibile effettuare in mattinata non abbiamo potuto ammirare l’opera finita. Ma pur essendo ancora “work in progress” abbiamo già potuto notare un’ottima divisione e gestione degli spazi, con una sala principale in cui troneggia in modo davvero impotente il maxischermo e diverse salette secondarie (una dedicata a Fincantieri, una alla postazione di Radio Rai, altre per attività corollarie come l’angolo per gli autografi o i selfies con i giornalisti che prenderanno la parola nei vari panel.

I passi avanti tecnologici della tensostruttura non sono però l’unica novità di quest’anno. In occasione della preview è stato anche possibile venire a sapere che la proposta degli organizzatori del Premio per un cambio totale del format della trasmissione “I nostri angeli” è stata accettata da RAI1: sulla rete ammiraglia non vedremo più quindi un evento-spettacolo a teatro ma un vero e proprio racconto/storia, che avrà come palcoscenico ovviamente Trieste.

Non rimane quindi molto per l’apertura ufficiale del sipario su un’edizione che si preannuncia quanto mai ghiotta e con una serie di ospiti davvero stellari. LINK è ormai una certezza nel panorama del giornalismo italiano, tanto che -come hanno sottolineato gli organizzatori nell’incontro di oggi- ormai sono gli stessi giornalisti a scrivere per poter venire a Trieste come relatori, tanto che per quest’edizione è stato necessario -certamente con rammarico- dire di no ad alcuni nomi di rilievo perché il programma della tre giorni era ormai completo.

Ricordiamo in tal senso che già gli interventi di domani 8 maggio sono uno “strappo alla regola”, essendo stati aggiunti ai tre giorni canonici (da venerdì 9 a domenica 10). Ricordiamoli: alle 19.30 aprirà il festival Riccardo Iacona, a cui va il Premio Speciale della Fondazione Luchetta per «un metodo di lavoro che, come nel fortunato format di PresaDiretta, entra nel cuore delle questioni e indica i modelli positivi con cui confrontarsi per un’evoluzione ‘sostenibile’. E soprattutto, attraverso il Premio Speciale la Fondazione Luchetta ringrazia Riccardo Iacona per l’intuito e la lungimiranza che, 25 anni fa, lo hanno portato a guardare ai tragici fatti di Mostar come a una chance di solidarietà concreta per i bambini vittime della guerra». Alle 21 sarà la di un “Gala” decisamente imperdibile: l’appuntamento è infatti con Beppe Severgnini, negli ultimi due anni direttore del magazine 7-Corriere della Sera, alle soglie di una rinnovata carriera di inviato. Al festival si racconterà attraverso un intimo e appassionato “Diario sentimentale”: Un viaggio ironico, delicato e istruttivo: dalla scuola di Montanelli a via Solferino, dal primo articolo per «La Provincia» di Cremona al «New York Times», dai libri alla radio, dalla televisione alla direzione di 7. Una narrazione intima, una sorprendente messa in scena musicale che traspone in scena il libro “Italiani si rimane” e racconta il tempo che passa, il legame con la terra e la famiglia, il piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti. Il racconto e le letture saranno accompagnati da una colonna sonora: perché i Talking Heads e Bruce Springsteen, The National e Franco Battiato sono anche occasioni professionali. E hanno riempito la vita di molti. Sul palco con Severgnini ci sarà anche Serena Del Fiore, giovanissima artista radiofonica.

Luca Valenta / ©Instart

 

 

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