IL CONCERTO DELL’ICONA DELLA MUSICA PORTOGHESE TERESA SALGUEIRO HA CHIUSO, SABATO SERA 21 APRILE, LA 12. EDIZIONE DEL FESTIVAL VOCALIA FRA ORIZZONTE E MEMORIA, SUL PALCO UN VIAGGIO NELLA SUA CARRIERA, DIVISA FRA IL PASSATO CON I MITICI MADREDEUS E IL PRESENTE E FUTURO DA SOLISTA E GRANDE INTERPRETE INTERNAZIONALE
TEATRO VERDI DI MANIAGO GREMITO PER UN FESTIVAL CHE CONFERMA IL SUO RUOLO ORIGINALE NEL PANORAMA DELL’OFFERTA MUSICALE IN REGIONE E LA CAPACITA’ DI PROMUOVERE LA CITTA’ DEI COLTELLI E IL TERRITORIO

E’ stata la voce portoghese della musa Teresa Salgueiro a chiudere sabato sera nel teatro Verdi di Maniago, la dodicesima edizione di Vocalia, il festival internazionale di musica promosso dal Comune, con il sostegno della Regione e la direzione artistica di Gabriele Giuga. Interprete lusitana resa famosa dal film di Wim Wenders “Lisbon Story” con il gruppo dei Madredeus che da allora – era il 1994 – diventò l’icona della nuova musica portoghese nel mondo, con la sua voce inarrivabile ha condotto il pubblico in un viaggio nel passato e nel futuro del suo lavoro artistico, (“Horizonte e memoria” è il titolo del suo tour).
Accompagnata da un gruppo eccellente nel quale spiccava la chitarra di José Peixoto, e formato anche da Rui Lobato alla batteria, percussioni e chitarra, Oscar Torres al contrabbasso, Carisa Marcelino alla fisarmonica, oltre a presentare brani di sua composizione ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera con i Madredeus – fra i quali la celebre “Guitarra” e ha regalato omaggi al fado, ad Amalia Rodriguez (con una versione strepitosa di “Barco Negro”) ma anche a pietre miliari della musica latina con la struggente “Gracias a la vida” della cilena Violeta Parra.

Un teatro gremito – con un pubblico proveniente per più di metà da fuori zona, anche da diverse città d’Italia – e lunghi applausi hanno salutato il ritorno e il futuro del festival che è unico nel suo genere, costruito attorno ad artisti che fanno della voce il centro del loro lavoro e che in questa edizione sono state anche Antonella Ruggiero, Cristina Donà e Olivia Sellerio. E che ha avviato quest’anno un originale percorso – restando sul tema della vocalità– intorno al doppiaggio, portando a Pordenone (in collaborazione con Cinemazero) e nel liceo Torricelli di Maniago, in particolare per gli studenti dell’indirizzo linguistico (con il contributo della stessa scuola) il doppiatore cinematografico Franco Zucca.
Un ritorno alla grande, quello del festival Vocalia, che ha confermato il suo ruolo originale nel panorama dell’offerta musicale in regione e la sua capacità di porsi come volano di promozione della città dei coltelli e del territorio.

comunicato stampa

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