VICINO/LONTANO 2018, GLI SQUILIBRI CATTURANO LA CITTA’
 
SI CHIUDE LA 14^ EDIZIONE DI VICINO/LONTANO: UDINE PER QUATTRO GIORNI CAPITALE DELLE RIFLESSIONI SULLE DISEGUAGLIANZE. LOCATION SOLD OUT PER OLTRE UN CENTINAIO DI EVENTI E CIRCA 200 OSPITI PROTAGONISTI, CON DECINE DI MIGLIAIA DI PARTECIPANTI IN UNA TRENTINA DI LOCATION CITTADINE. IL FESTIVAL SI GUARDA INTORNO CON NUOVE APERTURE INTERNAZIONALI E PROGETTA GIA’ IL TEMA 2019.
 Si chiude il sipario sull’edizione numero quattordici di vicino/lontano nel segno degli squilibri e delle disuguaglianze e Udine si conferma per quattro giorni capitale del pensiero sulle differenze, da quelle economiche a quelle sociali e di genere che rischiano di tradursi in un’erosione dei diritti. Anche quest’anno il festival ha raccolto decine di migliaia di presenze per oltre un centinaio di eventi, con presenze che confermano e migliorano le stime delle edizioni precedenti e un gruppo sempre maggiore di supporters a sostegno dell’iniziativa. Circa 200 gli ospiti, italiani e internazionali, arrivati a Udine per l’edizione 2018 del festival che, a poche ore dalla conclusione, si conferma un successo e ancora una volta un’occasione per stimolare e alimentare il dibattito. Vincente, anche quest’anno, la scelta del tema “Squilibri”, che non ha deluso le aspettative e ha voluto concentrarsi, indagare e discutere il delicato e controverso tema delle diseguaglianze. Due le ricorrenze fondamentali che hanno segnato questa edizione 2018: i quarant’anni dall’assassinio del giornalista Peppino Impastato, ucciso a Cinisi (Palermo) il 9 maggio del 1978, e quelli dall’approvazione della 180, il 13 di maggio dello stesso anno, la legge con la quale Franco Basaglia ha rivoluzionato la psichiatria italiana. Un pubblico sempre più giovane e partecipe, quello di vicino/lontano: «Abbiamo registrato momenti di affluenza strepitosa soprattutto negli appuntamenti più forti della manifestazione – sono le prime valutazioni del presidente dell’associazione culturale vicino/lontano Guido Nassimbeni e dalle curatrici del festival, Paola Colombo e Franca Rigoni – ma preferiamo non dare numeri, siamo nati per raccogliere idee di persone che vogliono ancora incontrarsi, discutere, rimanere in fila per commentarli. Ci interessa la qualità delle proposte, sappiamo che il pubblico sceglie e strada facendo si costruisce un “suo” festival».
Sold out diverse location e appuntamenti, da quelli organizzati al teatro Giovanni da Udine – con il premio Terzani per il quale “i biglietti sono stati letteralmente bruciati tra il primo e il secondo giorno, un segnale che c’è sempre più attesa attorno a questo evento”, ha indicato Franca Rigoni – alle altre iniziative che hanno registrato il tutto esaurito anche a Casa Cavazzini e all’Oratorio del Cristo. Sul tema della prossima edizione, la quindicesima, «lavoreremo subito da domani, orientandoci sempre sui temi di grande attualità che fotografano la realtà sociale e mettono a fuoco alcuni degli aspetti di maggiore attenzione, raccogliendo le suggestioni che sono state liberate durante il festival».
Grande soddisfazione anche per la nuova edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, all’inviato de “La Stampa” Domenico Quirico, premiato dalla giuria per il suo saggio Succede ad Aleppo (Laterza) nel quale ripercorre gli anni della guerra civile siriana con la forza di una testimonianza vissuta drammaticamente, della quale ha dato un assaggio nel corso dell’intenso dialogo con la giornalista della redazione Esteri del Corriere della Sera Marta Serafini.   L’appuntamento è adesso con “Il viaggio secondo Licia Colò e Angela Terzani”, sabato 19 maggio a Pordenone, al Capitol Event Hall alle 20.30, in cui, in occasione di PordenoneViaggia (festival del viaggio dal 18 al 20 maggio) Angela Terzani e Licia Colò converseranno in compagnia di Alberto Canciani. Vicino/lontano 2018 proseguirà con le mostre inaugurate nel corso del festival: “Un Paese mille paesaggi. Le montagne d’Italia viste da L’Altro Versante” sino al 10 giugno alla chiesa di San Francesco e “Sguardi: singular perspectives on Udine” dal 26 maggio al 4 giugno nell’atrio di palazzo Antonini per la mostra che offre uno sguardo sulle vite quotidiane dei migranti che vivono a Udine. Anche il trekking urbano “Itinerario del ricordo. Esodo giuliano-dalmata a Udine”, una camminata alla scoperta dei principali luoghi dell’esodo nella città che ha accolto oltre centomila italiani provenienti dall’Istria, sarà ripetuto sabato 19 maggio, con ritrovo in piazza Libertà.

comunicato stampa

 

 

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