“VERDI legge VERDI”
Teatro, musica e canto nell’originale interpretazione del regista, attore e drammaturgo
Massimiliano Finazzer Flory
al Teatro Comunale di Monfalcone
Domenica 7 novembre, alle ore 16.00, ingresso gratuito
con Massimo Morelli al pianoforte e Enrico Cossutta, baritono.

L’originale interpretazione di Giuseppe Verdi, scritta e interpreta dal regista, attore e drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory, viene offerta al pubblico del Friuli Venezia Giulia dal Comune di Monfalcone con lo spettacolo “Verdi legge Verdi”, che andrà in scena domenica 7 novembre, alle ore 16.00, al Teatro Comunale (ingresso gratuito, prenotazioni alla biglietteria del teatro, dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 19, contattando il numero 0481/494664 oppure via mail: biglietteria.teatro@comune.monfalcone.go.it – obbligo di Green Pass).
Un’opera d’eccezione e di successo che, nell’unire magistralmente teatro, musica e canto, esplora la biografia di Verdi dando voce al compositore con una selezione di lettere originali dedicate all’Italia, alla musica, alla politica, all’arte, e a tre passioni di Verdi: Dante, Manzoni e Shakespeare. Con l’accompagnamento musicale di Massimo Morelli al pianoforte e del baritono Enrico Cossutta nel ricordo di alcune delle sue opere più significative (Nabucco, Don Carlos, Rigoletto, Macbeth, Otello, Falstaff…), la piéce è un omaggio alla musica e all’opera lirica italiana e, al tempo stesso, una straordinaria opportunità di approfondimento storico e culturale.
“Di Giuseppe Verdì è nota l’opera della sua musica” – afferma Massimiliano Finazzer Flory – “ma prima del compositore c’è un uomo che scrive, che legge, con un rapporto quasi fisico con i suoi libri, le sue letture: nel monologo, tratto da autentiche parole e pensieri di Verdi, la drammaturgia non dimentica l’amore per I Promessi Sposi ma anche riferimenti ai tre capolavori shakespeariani Macbeth, Otello, Falstaff. Uno spettacolo” – conclude – “dalla forte carica emotiva e formativa, molto adatto e apprezzato anche dai giovani”.
Voce e volto del compositore, Finazzer Flory ne assume perfettamente le sembianze, giocando sull’immaginario incontro tra il Verdi di oggi e il Verdi del passato, mettendolo in scena come un romanzo, raccontando le tante sfaccettature e i lati straordinari della personalità del massimo operista italiano dell’Ottocento.
In un’unica narrazione in nove episodi, intervallata dalla selezione delle più celebri pagine verdiane, il compositore emiliano rivive attraverso la sua famiglia, la prima spinetta, la sua formazione, il Conservatorio; il suo rapporto con la musica e Wagner, i librettisti come Arrigo Boito, i suoi consigli a un giovane compositore e ai cantanti; la sua relazione con Milano e l’Italia, la sua esperienza di deputato; il suo punto di vista sull’arte, sulla musica; il suo giudizio del pubblico e l’incontro con i direttori, in particolare Toscanini; la sua relazione con Shakespeare e le sue verità su Otello, Macbeth e Falstaff  e il dietro le quinte de Rigoletto e Traviata; i suoi libri più amati, Dante Alighieri e I promessi sposi di Alessandro Manzoni; il suo rapporto con Parigi, Londra, l’amore per la natura; Un breve ricordo di tutte le sue opere dall’Oberto al Falstaff.

Massimiliano Finazzer Flory è un drammaturgo, regista e attore italiano.
Esordisce come attore teatrale con il progetto In viaggio con Virgilio (2005) e L’altro viaggio di Rainer Maria Rilke (2005). Ha ideato alcuni spettacoli imperniati sul rapporto tra letteratura, filosofia, arte e musica. Questa sua azione culturale – nella città di adozione, Milano – gli ha valso riconoscimenti quali il Premio Cenacolo, l’Ambrogino d’oro, il Paul Harris Fellow del Rotary International e la Rosa Camuna della Regione Lombardia.
A teatro mette presto in scena Vita a credito, Lo specchio di Borges con musica di Astor Piazzolla, L’orecchio di Beethoven spettacolo-biografia incentrato sulla figura del compositore tedesco e Verdi legge Verdi dove personifica il grande compositore.
Accanto all’esperienza di assessore alla Cultura del Comune di Milano tra il 2008 e il 2011, nel luglio del 2010 ha debuttato al Festival dei Due Mondi di Spoleto con Il tempo di Gustav Mahler. Per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha portato sulla scena internazionale I promessi sposi di Alessandro Manzoni, portato in tournée in tutto il mondo. Per il suo spettacolo Pinocchio, storia di un burattino, rappresentato in tutte le principali città degli Stati Uniti, gli viene conferito il Premio Lions Pinocchio di Collodi 2013.

Nell’agosto del 2014 gira il suo primo film interamente a New York: Marinetti a New York.

La sua opera teatrale Essere Leonardo da Vinci (poi divenuta un film coprodotto con RAI Cinema e vincitore tra il 2019 e il 2020 di numerosi Festival cinematografici negli Stati Uniti: New York, Miami, Los Angeles – Hollywood, Las Vegas) viene presentata in anteprima a Londra (2012) e viene riallestita durante EXPO 2015 a Milano. Gli viene conferita la Medaglia d’argento dal Governo francese per l’attività culturale e cinematografica (2019).

A 150 anni dalla morte di Charles Baudelaire, Finazzer Flory gira a Parigi il mediometraggio Parigi Baudelaire, passeggiata poetica. Nel 2020 realizza l’opera cinematografica Ali Dorate i giorni del silenzio, girato nella Milano deserta del Venerdì santo, nei giorni della Passione e del lockdown per il Covid-19. L’unico film esistente sul lockdown a Milano.

Nel 2021 in occasione del 700° anniversario dalla scomparsa di Dante Alighieri crea il cortometraggio “Dante, per nostra fortuna” dove racconta in 27 minuti e con 21 canti tra inferno, purgatorio e paradiso la Divina Commedia con la danza contemporanea e gli occhi di un bambino, attraverso la metafora del teatro.

Nel 2021 è stato Direttore Artistico di “Dante in Duomo” la lettura integrale della Divina Commedia nel Duomo di Milano appena conclusasi con il saluto e la benedizione del Santo Padre Papa Francesco. E il conferimento della Medaglia d’oro e il diploma di benemerenza da parte della Società Dante Alighieri per l’impegno profuso per la valorizzazione e la diffusione della poesia di Dante nel 700° anniversario dalla sua scomparsa.

Vive e lavora dividendosi tra Milano e New York.

Comunicato stampa

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