Giovedì 4 luglio la città comincia a vestirsi di jazz, con l’inizio della tredicesima edizione di TriesteLovesJazz: alle 21 al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto (ingresso libero) è attesa la serata del  “Premio Jacopo Starini” con l’ensemble Drumlando, risultato vincitore della prima edizione del Premio.  Jacopo amava la musica ed era un vero entusiasta; la sua famiglia ha deciso di ricordarlo premiando un giovane batterista che si sta particolarmente distinguendo per personalità e sensibilità musicale. Drumlando è composto da Francesco De Luisa al pianoforte, Alessandro Turchet al basso e Marco D’Orlando, batterista e compositore, già più volte segnalato per la fresca originalità delle sue composizioni, oltre che come ottimo interprete.

Ancora giovani a chiudere la prima serata: è la volta del Tartini Nova Ensemble che nasce al Conservatorio triestino, grazie a sette docenti, con il fine di studiare e divulgare la musica d’oggi. Ricerca e perimentazione portano i musicisti a rileggere e valorizzare decenni di storia della musica, da Stockhausen a Keith Jarrett. Conductor dell’ensemble è il pianista e docente Dimitri Romano.

Il Tartini Nova Ensemble nasce al Conservatorio triestino, grazie a sette docenti, per creare un ensemble che si dedichi alla divulgazione della musica d’oggi. Ricerca e sperimentazione portano i musicisti a rileggere e valorizzare decenni di storia della musica, da Stockhausen a Keith Jarrett.

Domenica 7 luglio, sempre alle ore 21 il festival si sposta in Piazza Verdi per una produzione del Festival Approdi per TriesteLovesjazz: “Santi a dispetto del paradiso” è uno spettacolo coordinato musicalmente da Giorgio Pacorig, con la voce recitante di Lorenzo Acquaviva.

Lo spettacolo è composto da tre storie, proposte come letture sceniche, incentrate su tre diversi celebri personaggi della storia del jazz: Lester Young, Thelonious Monk e Chet Baker. Un quadro di riferimento estetico ed esistenziale che restituisce la storia della musica jazz come esperienza, raccontando anche come ora lo spirito di autodistruzione ora l’ispirazione propositiva siano il centro propulsore del gesto creativo.

La dolcezza e la gentilezza di Lester Young, conosciuto come Pres; il genio e la sregolatezza di Monk, gigante nero che ha cambiato le regole del jazz pianistico; i tormenti e l’estasi della tromba di Chet Baker, il James Dean del jazz. Tre icone che hanno cambiato per sempre questa musica.
La performance narra la loro vicenda umana ed artistica intervallata dalle composizioni più famose come “Round Midnight”, “Blue Monk”, “In a sentimental Mood”, “My funny Valentine”, “My one and only love”.

Si prosegue sempre in piazza Verdi, alle 21, lunedì 8 luglio con uno degli eventi più attesi e senza dubbio più entusiasmanti: Kennedy Administration (Kennedy, voce; Ondre J Pivec, tastiere; Chelton Grey, basso; Nathaniel Townsley, batteria; Daniel  Muniz alla chitarra).

Una voce strepitosa accompagnata da una band irresistibile. Ascoltare Miss Kennedy è un regalo per l’anima ma anche un invito a non rimanere seduti ad ascoltare. Il “combo”che l’accompagna vanta un’enorme esperienza accumulata negli anni come band residente al mitico club “Groove” a New York. Kennedy Administration ha sviluppato un suono personale, un perfetto e irresistibile mix di elementi Fusion, Funk, Hip-Hop, R&B, Pop e Jazz di altissimo livello, con un impatto di grande modernità e di positiva energia.

Venerdì 12 luglio, stesso orario, ancora in Piazza Verdi il grande jazz si veste del sapore esotico di Trinidad con l’Etienne Charles & Godwin Louis Quintet. Etienne Charles, grazie ad un grande talento ed una rigorosa formazione musicale, si muove con disinvoltura in una grande varietà di stili musicali ma ha soprattutto sviluppato uno stile personalissimo mescolando le cultura nativa di Trinidad con il Jazz.

Si è esibito e collaborato con una serie infinita di musicisti, da Roberta Flack, Rene Marie e David Rudder a Wynton Marsalis, Johnny Mandel, la Count Basie Orchestra e Maria Schneider. Ha anche lavorato con i maestri del jazz Frank Foster e Benny Golson.

Godwin Louis è nato ad Harlem, New York e ha iniziato a suonare il sassofono all’età di nove anni.

Si è laureato al Berklee College of Music e al prestigioso Thelonious Monk Institute for Jazz Performance. Ha suonato con Herbie Hancock, Clark Terry, Roger Dickerson, Ron Carter, Al Foster, Jack Dejohnette, Jimmy Heath, Billy Preston, Patti Labelle, Toni Braxton, Babyface, Madonna, Gloria Estefan, Barry Harris, Howard Shore, David Baker, Mulatu Astakte, Mahmoud Ahmed, Wynton Marsalis e Terence Blanchard, solo per citarne alcuni. (Etienne Charles -Trumpet & Percussion; Godwin Louis – Alto Sax; Jeremy Dumont – Piano; Or Bareket – Bass; HarvelNakundi – Drums)

Sabato 13 luglio, il festival prosegue nella stessa location, sempre alle 21 con il Tamara Obrovac Transhistria Ensemble. Tamara Obrovac alla voce e al flauto (sue anche tutte le composizioni);  Uroš Rakovec  alla chitarra e mandolino; ŽigaGolob al contrabbasso, Fausto Beccalossi all’accordion e Krunoslav Levačić alla batteria. Il concerto è sostenuto dalla Comunità Croata e dal Circolo Cultura Istria.

Il Transhistria Ensemble di Tamara Obrovac è un viaggio musicale unico e appassionato attraverso il tempo e gli spazi dell’Istria e del Mediterraneo. La sua musica è una combinazione unica di jazz con gli elementi della musica popolare istriana e mediterranea e molti elementi della musica moderna .

Spontaneità, improvvisazione, inventiva, libertà, umorismo e capacità di comunicare con il pubblico sono le principali caratteristiche di questa band internazionale composta da musicisti di rara sensibilità ed intuito.

 

Lunedì 15 luglio ancora in piazza Verdi alle 21, TriesteLovesJazz fa capolino sul giovane scenario musicale brasiliano con il Michael Pipoquinha Quartet  (Michael Pipoquinha  al basso, Pedro Martins alla chitarra, Leonardo Montana al pianoforte, Adriano DD  alla batteria e percussioni).  Pipoquinha nato nel 1996 a Limoeiro do Norte, Ceará – Brasile è uno dei più preparati e virtuosi bassisti della generazione dei  nati nei tardi anni Novanta. Il suo modo di suonare e il suo stile di arrangiamento contemplano jazz, world music e tutto quello che si può apprendere dai più grandi bassisti del secolo. Ha avuto il grande onore di essere il solista, nel 2018, di uno speciale tributo a Jaco Pastorius con la Latvian Radio Big Band, a Riga. Nello stesso anno, ha portato per la prima volta la sua musica a Parigi (Duc des Lombards), Istambul (Nardis Jazz) e al Baku Jazz Festival in Azerbaijan.
Martedì 16 luglio si prosegue sempre nella centralissima piazza triestina con l’immancabile omaggio all’amato re del swing triestino, il Maestro Lelio Luttazzi. “A night for Lelio” Serata Lelio Luttazzi

presenta i vincitori del “Pemio Nazionale Lelio Luttazzi” per giovani pianisti e cantanti jazz autori: la serata sarà presentata in conferenza stampa il prossimo 15 luglio nel Salotto Azzurro del Comune di Trieste.

A seguire, sempre martedì la Jazz Swing & Dixieland hits Live Band THE 8644 SWINGERS. Composta da Franco Valussi  al clarinetto, Flavio Davanzo alla tromba, Maurizio Cepparo al trombone, Bruno Jurcev al pianoforte, Mario Cogno  al basso e Luc Baucer  alla batteria, la band è la nota formazione di jazzisti triestini specializzati nello Swing e Dixieland degli anni Venti e Trenta a New Orleans, Chicago e New York e naturalmente nei brani del maestro Luttazzi ! Ci regaleranno le atmosfere delle magiche notti degli anni del Charleston, del Proibizionismo e del Cotton Club, la musica che amava il Maestro. 8466 sono i chilometri che separano Trieste e New Orleans!

Mercoledì 17 luglio  (sempre alle 21 e sempre in piazza Verdi) tocca a un altro premio, ormai consolidato e atteso appuntamento del festival: il Premio Franco Russo, indetto dalla moglie Silvia in ricordo del musicista triestino per sostenere alcuni giovani artisti scelti per il loro talento e per l’impegno, che si stanno distinguendo nell’ambito del jazz.

Quest’anno il premio è affidato al Popocatepetl Percussion Duo (Gabriele Petracco e Marko Jugovic).
Il  duo è nato a Trieste nel 2013 e maturato nell’ambito dei corsi di specializzazione del conservatorio di Rotterdam; i due giovani musicisti di talento spaziano dalla composizione contemporanea al jazz.

La serata si conclude con accenti di festa affidati al concerto di Maurizio Camardi & Clacson Small Orchestra featuring Ernesttico (Maurizio Camardi – sopranosax, sopranino sax, duduk e ethnic flute; Ettore Martin – tenor sax; Edoardo Brunello – alto sax; Enrico Di Stefano – altosax, aerophone; Yuri Argentino – baritone sax; Ernesttico – drums, percussion, elettronic devices).

Un sassofonista, compositore e polistrumentista che si muove a suo agio tra jazz e world music, un quartetto di sassofoni come un quartetto d’archi dove le parti, i colori e i timbri sono distribuiti con razionalità ed equilibrio ed un percussionista cubano di fama internazionale con il suo inconfondibile sound. La miscela di questi tre elementi dà origine al progetto “Clacson Small Orchestra”. Arrangiamenti dal forte sapore jazz affiancati ad altri di spirito prettamente contemporaneo ed etnico. Le composizioni sono tutte di Maurizio Camardi arrangiate appositamente per questo organico da Ettore Martin.

Giovedì 18 luglio è il grande giorno, il giorno del soul e dell’empatia, della musica nera, del coinvolgimento emozionante! Alle 21 in piazza Verdi tocca al Frank McComb quartet. Frank McComb è uno dei più grandi interpreti contemporanei della soul music.

Cantante, tastierista e produttore americano, vanta collaborazioni prestigiose nell’ambito della Black Music: Prince, Chaka Kahn, Will Smith, Branford Marsalis, George Duke,  PatriceRushen, Phillip Bailey (Earth, Wind &Fire), Gamble and Huff (il mitico duo di autori dei più grandi successi della Motown), Marcus Miller. Frank McComb è la sintesi creativa di vari universi musicali, dove il soul di Donny Hathaway e di Stevie Wonder incontra il jazz e la fusion di Herbie Hancock, il funk anni ’70, il Rhythm& Blues e il gospel.
A Trieste è accompagnato da Glenn Gaddum al basso, Kick Woundstra  alla batteria e Yariv Vroom alle percussioni.

Il finale che non può mancare è come sempre dedicato al concerto all’alba sul Molo Audace: domenica 11 agosto, alle 4.50 del mattino sul Molo Audace è Angelo Comisso il protagonista del piano solo del 2019.
Angelo Comisso
è un pianista di formazione classica ma con una sensibilità che lo porta ad esprimersi con grande lirismo, creatività e senza restrizioni sia nel jazz più tradizionale che nella musica più libera ed improvvisata. Una delle sue più solide e storiche collaborazioni è quella con Markus Stockhausen (compositore e trombettista, figlio del celebre Maestro scomparso), con cui svolge un intensa attività concertistica internazionale.