Teatro Verdi di Pordenone 2023/2024
IN PROGRAMMA DOMANI, MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE (INIZIO ORE 20.30), L’ATTESO CONCERTO DEL CONSULENTE MUSICALE USCENTE DEL TEATRO VERDI, IL PIANISTA DI FAMA INTERNAZIONALE MAURIZIO BAGLINI CHE DEDICA ALLA CITTÀ UN OMAGGIO IN MUSICA CON IL RECITAL MICROCOSMO E MACROCOSMO SU MUSICHE DI CHOPIN E MUSSORGSKY

Si profila davvero come un evento speciale e irripetibile il concerto-evento aperto alla cittadinanza che il Teatro Verdi di Pordenone e il pianista di fama internazionale Maurizio Baglini hanno programmato per domani, mercoledì 27 settembre, con un omaggio in musica che il consulente musicale uscente dedica a tutta la comunità. Baglini, per un decennio alla guida della progettazione degli eventi musicali del Verdi, si esibirà alle 20.30 in un recital esclusivo su musiche di Chopin e Mussorgsky. «Microcosmo e macrocosmo è un titolo che esemplifica il programma del concerto, ed è al tempo stesso la sintesi perfetta della mia esperienza decennale a Pordenone», spiega il pianista. «Idee, relazioni, memoria, sperimentazione sono elementi imprescindibili per il futuro di un Teatro che ha saputo fare del piccolo centro (microcosmo) qualcosa di indelebile e grande (macrocosmo)». Concepito come saluto e omaggio a un intero territorio, e non semplicemente come addio a una posizione professionale, il concerto propone, dunque, molti riferimenti concreti al concetto di dimensioni contrapposte: le origini, in Chopin attraverso un diario intimo descritto nelle mazurke e nelle polacche; lo studium, dove il colore e il virtuosismo timbrico vengono trascesi anche in forme stereotipate quali il tema con variazioni (Berceuse op.57) o l’essenzializzazione del preludio (op.45); l’epica, intesa come trasposizione musicale di narrazione e declamazione teatrale (Ballata op.23), con riferimenti espliciti ai collegamenti indissolubili fra le varie forme d’arte (“recitar suonando”); la sinestesia (Barcarola op.60), dove la descrizione di una città simbolo di sensazioni – Venezia – viene traslata in dimensione musicale. Questi capolavori chopiniani identificano il passaggio da un microcosmo formale a un macrocosmo drammaturgico e architettonico, parametro cardine della Suite che occupa la seconda parte del concerto, ovvero i celebri Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskji, la cui genesi storica è profondamente legata ad una mostra dei disegni del pittore e amico di Musorgskji, Viktor Hartmann. L’idea del compositore è a dir poco grandiosa: un macrocosmo esistenziale, infinito, una descrizione in musica di immagini esemplificative di episodi reali e surreali collegate fra loro dalle cosiddette ‘passeggiate’, intese come movimento del visitatore della mostra fra un quadro e l’altro. Maurizio Baglini registrò nel 2014 proprio al Teatro Verdi di Pordenone la Suite e tutta l’opera pianistica di Musorgskji, inserendo anche la Sonata a quattro mani che lo vide condividere tastiera e sgabello del grancoda Fazioli con Roberto Prosseda, eccellente pianista e adesso suo successore alla consulenza musicale del Verdi. L’ingresso al concerto è gratuito previo ritiro dei biglietti, che sono ormai quasi del tutto esauriti: si profila, infatti, un tutto esaurito per questo evento di festa di e per Maurizio Baglini.

comunicato stampa

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