Come un arcobaleno di racconti in cui le storie individuali attraversano la grande Storia, dalla Libia alla Seconda guerra mondiale, lungo l’Italia da Pordenone a Pozzallo (Ragusa). La storia del Novecento diventa un compendio di sei racconti, vite proposte in prima persona (e spesso autobiografiche) nel libro “Il rifugio sotto le stelle” di Piero Arena, appena pubblicato dalla Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Pordenone, che sarà presentato domenica 27 dicembre alle 20.30 in streaming sulle pagine facebook e YouTube della Storica Società Operaia. Dopo i saluti di Rosa Saccotelli, presidente della Storica Somsi, Alessandro Ciriani sindaco di Pordenone, prenderà avvio la conversazione tra l’autore Piero Arena e Franco Luchini (già provveditore agli studi), con gli interventi di Maria Pina la Marca voce recitante. Ci sarà anche l’intervento musicale di Maria Grazia Di Donato ed Enzo Samaritani. L’incontro, sostenuto dal Comune di Pordenone, Itas Assicurazioni, Costam e Coop Alleanza 3.0, sarà un inedito dialogo in cui Arena ripercorrerà le storie presentate i questi sei racconti. «Vicende che ho vissuto in prima persona, o che ho visto con i miei occhi» racconta l’autore, come i due giovani distesi a terra a guardare il cielo durante il coprifuoco poco distanti dal rifugio antiaereo di via delle Acque a Torre (Pordenone), «se ne stavano a guardare tutto ciò che scendeva dal cielo. Anni più tardi seppi che si erano sposati» prosegue Arena. O ancora la “Licenza di matrimonio” di un giovane soldato italiano in Grecia che non fece in tempo ad arrivare in Italia per sposarsi all’indomani dell’armistizio, trasferito tra i prigionieri di guerra.
E ancora la vita e l’Italia che scorre davanti agli occhi della giovanissima Marta, che felice parte con le sue illusioni in un viaggio lunghissimo, italiana di Libia, convinta di rientrare nel Paese dove era nata, quando invece ad attenderla c’erano i campi profughi improvvisati in Sicilia. «Sono racconti che sono sempre esistiti nella mia memoria – racconta Piero Arena – erano pronti per essere scritti. Ciò che mi ha spinto a farlo è stato mio nipote Davide, che da piccolo andò ad abitare vicino a dove avevo vissuto io, vicino a quel rifugio sotto le stelle. Mi faceva tante domande, mi chiedeva del Noncello che usciva dal Cotonificio Veneziano, di quando mi ritrovai a scappare a perdifiato per sfuggire alle bombe. Ho capito che molti non ricordano o non conoscono cosa sia stato il tempo di guerra a Pordenone. I giovani soprattutto, come la mia pronipote Chiara di Roma. Qui ho raccontato ciò che ho vissuto e che ho visto».

Piero Arena è nato a Tripoli da madre veneta e padre siciliano. I primi anni giovanili li ha trascorsi a Pordenone. Trasferito poi a Pozzallo è rimasto nei campi profughi in attesa del rientro in Libia per due anni, per poi rientrare a Pordenone e dal 1950 a Roma dove ha completato gli studi laureandosi in Pedagogia e Filosofia. Ha iniziato la carriera di maestro delle elementari e medie, fino al 1981 quando ha vinto il concorso e si è trasferito a Pordenone dove ha lavorato come direttore didattico, poi preside infine dirigente scolastico fino al 2002. È vicepresidente della Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Pordenone.

Per info:
Storica Società Operaia di Pordenone – 0434.520820 – info@somsipn.it

Comunicato Stampa

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