“UN ROMANO ADOTTATO DAI FRIULANI”: COSÌ SI È DEFINITO SIMONE CRISTICCHI RICEVENDO CON GRATITUDINE A PORDENONE IL SIGILLO DELLA CITTÀ

Tutto in piedi il pubblico del Teatro Verdi di Pordenone, al termine dell’applauditissimo spettacolo “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”, con Simone Cristicchi, Amara e i Solisti dell’Accademia Naonis, per il 25^ anniversario dell’Associazione un riconoscimento – ha sottolineato Cristicchi – che incoraggia a riscoprire il ruolo degli artisti nella società, in quanto “nutrimento delle nostre anime”
Lunghi, caldi, commossi, entusiasti: così gli applausi di un Teatro Verdi da sold-out, hanno salutato ieri, domenica 1 ottobre a Pordenone, la serata dedicata al 6^ Memorial “Beniamino Gavasso”, nella quale l’Accademia Musicale Naonis, sul palco con Simone Cristicchi e Amara, ha ricordato il suo fondatore e i 25 anni di attività. Tutti in piedi al termine dello spettacolo “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”, per ricordare il Maestro siciliano e tributare un omaggio agli artisti sul palco, capaci di creare un intenso percorso spirituale tra la musica e le parole di Franco Battiato: con Cristicchi e Amara, i Solisti della Naonis Franca Drioli, soprano, Lucia Clonfero al violino, Igor Dario alla viola, Alan Dario al violoncello, U.T. Gandhi alle percussioni, con Valter Sivilotti al pianoforte, tastiere e direzione. Un omaggio che ha ulteriormente alzato il tasso di emozione quando il vicesindaco del Comune di Pordenone Alberto Parigi, affiancato da Adriana De Biase Gavasso per la Naonis, ha consegnato a Simone Cristicchi, a nome dell’Amministrazione, il Sigillo della Città “per la sua sensibilità nel raccontare, in parole e musica, fatti, personaggi, storie che rendono omaggio alla cultura regionale, italiana e ai suoi protagonisti” grazie anche alla sua lunga collaborazione creativa con l’Accademia Musicale Naonis, a sottolineare ulteriormente l’amicizia con la comunità di Pordenone, i suoi artisti e il suo pubblico. “Una Regione che conosco e che amo, nella quale ho calcato un po’ tutti i palcoscenici, grazie all’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, il che fa di me un po’ uno strano caso di ‘un romano adottato dai friulani’”: così si è autodefinito Simone Cristicchi, ricordando con gratitudine ed emozione anche i progetti realizzati negli anni grazie al maestro Gavasso e a Valter Sivilotti, attuale direttore artistico della Naonis, sul palco e firma degli arrangiamenti originali anche in questa produzione che grande successo sta raccogliendo ovunque in Italia. Nell’accettare il Sigillo, Cristicchi ha voluto esprimere un pensiero a nome di tutti gli artisti che – ha detto – “devono imparare a riscoprire il loro ruolo nella società, che è quello di mettere in luce frequenze e prospettive che non sono il sottofondo delle nostre vite, ma il vero nutrimento delle nostre anime”.

comunicato stampa

 

 

 

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