Dopo il primo appuntamento di Punti di Contatto, organizzato dall’Associazione Culturale Leali delle Notizie e incentrato sulla violenza sulle donne, la rassegna avvicinerà il pubblico alla comprensione dell’estremismo e le conseguenze che questo porta con sé assieme alla corrispondente di guerra Barbara Schiavulli.

L’incontro si terrà martedì 13 novembre alle ore 20.30 nell’Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari, durante il quale verrà presentato il libro della giornalista Schiavulli “Quando muoio lo dico a Dio. Storie di ordinario estremismo” (Youcanprint). L’opera narra tre storie con differenti protagonisti: una ragazza musulmana colpevole di amare, un ragazzo ultraortodosso ebreo che aveva il desiderio di ballare e, infine, quella di un cristiano che voleva credere unicamente in se stesso. Tre storie tratte e ispirate alla realtà che graffiano il cuore.

Dialogheranno con lei Fabiana Martini, Presidente regionale di Articolo 21, e Claudia Hattinger, infermiera di Medici Senza Frontiere di Udine, mentre introdurrà e modererà l’incontro Anna Vitaliani, giornalista di Rai3.

«Spesso durante le presentazioni e le manifestazioni che abbiamo organizzato abbiamo voluto toccare il tema dell’estremismo, quanto mai di attualità – spiega Luca Perrino, presidente dell’associazione organizzatrice – qui avremo modo di farlo con una giornalista che ha vissuto i fronti di guerra e che attualmente lavora sul campo in Afghanistan. Fino a qualche giorno fa, infatti, si trovava nella sua capitale, Kabul.»

Punti di Contatto, che è ospite della rassegna “Autunno da sfogliare… e da ascoltare” organizzata dal Comune e dalla Biblioteca di Ronchi, si è potuta realizzare grazie al sostegno di International Police Association di Monfalcone, Mainardi FoodRotary Club di Monfalcone e Grado e Medicenter.

Ospiti del 13 novembre

Barbara Schiavulli: è corrispondente di guerra e scrittrice, ha seguito i fronti caldi degli ultimi vent’anni, come Iraq e Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen, Sudan, Venezuela, Haiti, Libia. Racconta le persone e come la guerra la subiscono. I suoi articoli sono apparsi, tra gli altri, su il Fatto Quotidiano, Repubblica, Avvenire ed Espresso. Ha collaborato con radio (Radio 24, Radio Rai, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana) e TV (RAI, RAI News 24, Sky TG24, LA7, TV Svizzera Italiana). È cofondatrice e direttrice di Radio Bullets,un progetto che parla di giornalismo e Esteri. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Lucchetta, il Premio Antonio Russo, il Premio Maria Grazia Cutuli e il Premio Enzo Baldoni. Ha pubblicato Le farfalle non muoiono in cielo (La Meridiana, 2005), Guerra e guerra (Garzanti, 2010), La guerra dentro (2013) e Bulletproof diaries. Storie di una reporter di guerra (2016) e l’ultimo: Quando muoio lo dico a Dio, storie di ordinario estremismo che è anche un reading teatrale.

 Fabiana Martini: è nata l’8 agosto del 1969 ed è cresciuta nell’associazionismo, dove ha imparato soprattutto tre cose: il valore delle relazioni, le regole della democrazia e a fare le cose insieme. Dopo la maturità al liceo classico “Petrarca” e gli studi di Filosofia all’Università di Trieste, ha intrapreso la professione di giornalista. Ha diretto il settimanale “Vita Nuova” fino al 2010. Dal 2011 al 2016 ha ricoperto l’incarico di vicesindaca del Comune di Trieste. Attualmente collabora con AGI e coordina la sezione FVG di Articolo Ventuno. Ha collaborato con Parole Ostili e ha promosso la rassegna “Rose Libri Musica e Vino” che ha visto la partecipazione di ospiti di livello nazionale.

Claudia Hattinger: è nata in Austria e vissuta fin da piccola in FriuliVenezia Giulia, ha lavorato come infermiera all’ospedale di San Vito al Tagliamento fino al 2014. Avendo sempre dentro di sé il desiderio di portare la sua professionalità ed un aiuto concreto là dove ce ne fosse più bisogno, ha ottenuto il master in Medicina Tropicale e Salute Internazionale presso l’Università degli Studi di Brescia per poi dedicarsi all’azione umanitaria. Dal 2014 lavora con Medici senza Frontiere in maniera stabile e permanente. Ha operato come infermiera in Afghanistan nel trauma hospital di Kunduz (tristemente noto per essere stato poi bombardato dalle forze alleate) e al Maternity hospital di Kabul, in Ucraina in alcuni ospedali sulla front line, in Sierra Leone in un primary health care point post Ebola. Nel 2017 è stata  responsabile delle attività sanitarie sulla Prudence, impegnata nelle attività sul Mediterraneo e attualmente è operativa in Nigeria. Parte sempre con la voglia di fare al meglio il proprio lavoro anche se in contesti difficili come sono povertà, guerre, epidemie ed ingiustizie ma rientra in terra friulana sempre arricchita e gratificata soprattutto dal punto di vista umano e personale, pronta per la missione successiva e consapevole che la sua scelta di vita è quello che in realtà ha sempre voluto fare.

Anna Vitaliani: è giornalista Rai dal 2008, prima alla sede regionale di Venezia, poi negli ultimi anni trasferita alla sede di Trieste. Precedentemente ha lavorato nell’ufficio stampa di Fincantieri, per la comunicazione interna di Enel e ha collaborato all’inserto del Nordest del Sole 24 ore. Ha studiato giornalismo tra Trieste, Roma e un periodo di formazione a Parigi, dove ha svolto un lungo stage presso la sede parigina dell’Ansa. La prima vera e propria redazione che ha frequentato fu radio e Tv Capodistria all’età di 21 anni. Grazie a quella esperienza ha iniziato il percorso di pubblicista che poi nel tempo le ha permesso di intraprendere professionalmente questa carriera.

Comunicato Stampa

 

 

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