FINALMENTE L’ALBA
Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher in regione ospiti  del cinema Centrale, di Cinemazero
e del Kinemax!
Sabato 17 febbraio il mini-tour tra Udine, Pordenone e Gorizia

Dopo aver raccolto un grandissimo successo televisivo con L’amica geniale, di cui ha scritto e diretto le prime due stagioni,Saverio Costanzo torna al cinema con Finalmente l’alba:
un viaggio vertiginoso nel cuore della “Hollywood sul Tevere” che vede protagoniste Lily James e Alba Rohrwacher. Proprio la Rohrwacher, sabato 17 febbraio, accompagnerà il film al cinema Centrale di Udine, a Cinemazero di Pordenone e al Kinemax di Gorizia assieme a Costanzo. Ecco tutte e coordinate del minitou regionale: Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher saranno al Kinemax alle ore 17.45, al Centrale prima della proiezione delle ore 19.00 e a Cinemazero in testa alla proiezione delle ore 21.00. La prevendita dei biglietti è già attiva sui siti dei rispettivi cinema.

Roma, anni Cinquanta. La diciottenne Mimosa si reca a Cinecittà con la sorella per partecipare ai provini delle comparse di un kolossal americano girato all’epoca della Hollywood sul Tevere, e a sorpresa viene scelta per un ruolo minore. La star del film, Josephine Esperanto, prende a cuore l’innocenza della ragazza e la sua estraneità a quel mondo di finzione, e trascina Mimosa con sé in una notte brava attraverso i luoghi della “dolce vita” romana, fra attori hollywoodiani e faccendieri che ronzano attorno al microcosmo del cinema. La ragazza viene catapultata suo malgrado, ma non senza momenti di euforia, in un universo privo di regole (e di scrupoli) animato da narcisismi e rivalità, ma anche da una fame di vita che vede nella nuova arrivata una fonte di linfa vitale. Arriverà l’alba a concludere questa rocambolesca avventura notturna?

“Il cinema è la mia vita, il mio linguaggio,” afferma il regista e continua: “ è il modo in cui, anche come persona, cerco di crescere e capire. È il mio obbiettivo. Questo è un film certamente sul cinema, ma soprattutto sugli attori. Sulla difficoltà di essere un attore. Che per me è il primo eroe di un film, molto più del regista. Volevo raccontare la fatica di rappresentarsi sempre: sono come degli esseri fragilissimi costretti a entrare, per il proprio lavoro, dentro dei sentimenti a volte belli e a volte anche orrendi, per il nostro divertimento e piacere.”

comunicato stampa

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