I CONCERTI DEL CONSERVATORIO SALA TARTINI TRIESTE STAGIONE PRIMAVERA_ESTATE 2018
MERCOLEDì 27 GIUGNO TRIESTE, SALA TARTINI ore 20.30 SALUTO ALL’ESTATE CON
EVOCACIÓN Y DANZA. Nostalgie iberiche
e metamorfosi faustiane.
NEL PIANO RECITAL DELLA PIANISTA MARINA FERUGLIO TUTTA LA MAGIA DELLA CULTURA MUSICALE IBERICA CON LE SUE DANZE, I RITMI GITANI, LE EMOZIONI TRASCINANTI DI LISZT, LE SUGGESTIONI ESOTERICHE CHE RIPORTANO AL MITO FAUSTIANO.

L’estate è arrivata, e il gran finale dei Concerti della Stagione Primavera – Estate 2018 del Conservatorio Tartini è tutto nel segno della cultura musicale iberica, con le sue danze, i i ritmi gitani, le sonorità incandescenti che ci porteranno da Albéniz e Debussy a Manuel De Falla e Maurice Ravel, per chiudere con le emozioni trascinanti di Franz Liszt e la sua Sonata in si minore. Mercoledì 27 giugno alle 20.30 appuntamento nella Sala Tartini di Trieste (via Ghega 12). Con Evocación y danza. Nostalgie iberiche e metamorfosi faustiane, il piano recital affidato alla giovane e talentuosa pianista Marina Feruglio. Nel concerto la cultura iberica si materializza in un’atmosfera nostalgica ed evocatrice attraverso la forza dei suoi ritmi travolgenti, i colori e i profumi dell’Andalusia trapelano dalle melodie del cante jondo. Sonorità pizzicate, arpeggi rapidi e secchi e note ribattute rimandano ai tipici rasgueados chitarristici, al crepitio ostinato delle nacchere e al battito cadenzato di mani e piedi del baile flamenco andaluso. Un repertorio che si caratterizza per una raffinata ricerca sonora, con l’evocazione di scene di danza alternate al canto, di gusto popolare e zingaresco, e con l’intensa emozione del flamenco accesa dal duende, in un confronto con le atmosfere esoteriche e appassionate da cui prende l’avvio il mito faustiano. Il rito stregonesco volto a fugare le superstizioni gitane e ad allontanare gli spiriti del male nella Danza ritual del fuego di Manuel De Falla anticipa le continue trasformazioni di forze oscure e demoniache della Sonata di Liszt, i cui ritmi ossessivi sembrano ipnotizzare l’ascoltatore in una visione che scorre al confine tra sogno e realtà. La libertà improvvisativa e l’estro creativo echeggiano così l’immediatezza gitana della musica spagnola. L’ingresso al concerto è libero dietro prenotazione allo 040.6724911 Info e dettagli www.conservatorio.trieste.it.

Marina Feruglio, triestina classe 1992, incomincia lo studio del pianoforte a sette anni sotto la guida di Tamara Razem. Nel 2003, dopo aver vinto il Primo premio al “Concorso per giovani pianisti del litorale adriatico”, si iscrive al Conservatorio Tartini, dove prosegue gli studi con Lorenzo Baldini e Gabriele Maria Vianello. Prende parte a numerose esibizioni pubbliche e concorsi in regione, tra cui spiccano i Primi premi assoluti al Concorso “Spincich” di Trieste (2005) e alla “Linussio Competition” di Tolmezzo (2008). Dal 2010 è allieva di Maria Letizia Michielon. Protagonista a Rovigno della “Seconda rassegna di giovani pianisti” ha suonato nei festival pianistici di Favaro Veneto, Trieste, Mestre, Sacile e Venezia (nella prestigiosa sala dell’Ateneo Veneto). Nel 2015 si diploma con il massimo dei voti ed in seguito, grazie al progetto Erasmus di mobilità internazionale, studia per un anno a Vienna presso il “MUK – Musik und Kunst Privatuniversität der Stadt Wien”, nella classe di Johannes Kropfitsch. Nel luglio 2016 viene selezionata tra i 18 migliori diplomati di tutta Italia per partecipare alla “XX Rassegna dei Migliori Diplomati dei Conservatori” di Castrocaro – Classica. Appassionata di musica spagnola, approfondisce questo repertorio nel “Conservatorio Superior de Música” di Las Palmas de Gran Canaria dove svolge un tirocinio con José Maria Curbelo, allievo di Alicia de Larrocha. In marzo di quest’anno conclude il Biennio Specialistico Interpretativo presso il Conservatorio Tartini sotto la guida di Letizia Michielon ottenendo il Diploma Accademico di II livello con il massimo dei voti, la lode e menzione d’onore. Ha al suo attivo collaborazioni a Las Palmas de Gran Canaria con gruppi da camera e con l’ “Orquesta Universitaria Maestro Valle della ULPGC”, progetti seguiti rispettivamente da Sara Verona e dalla bacchetta di José Brito, con cui ha appena concluso un tour di concerti nelle Isole Canarie.

comunicato stampa

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