LA DONNA-MADRE
Ricordo del 60° del presbiterato di Nicola Borgo con l‟inaugurazione del mosaico dedicato alla Donna-Madre Domenica 1 luglio 2018 ore 10.00 – CODERNO DI SEDEGLIANO (UD) • PIAZZA CAVOUR 4

PROGRAMMA
NELLA SALA 10.15 • Introduzione alla liturgia e cenni sul „Presbiterato‟ 10.30 • Celebrazione Eucaristica INTERVENGONO Coro “Le Colone” Laboratorio di musica corale “Mortegliano – Castions di strada” Direzione artistica del m° GIUSEPPE TIRELLI
NEL PARCO 11. 30 • Inaugurazione del mosaico “LA MADRE” INTERVENGONO LICIO DAMIANI Critico d‟arte FABIO TURCHINI Saggista NICOLA BORGO Presidente del Centro Culturale IL RIDOTTO Gruppo di Ottoni del m° FRANCESCO FASSO
NELLA SALA 12. 30 • Proiezione di documenti 13. 30 • Convivialità

Il parco di Turoldo sacro alle memorie
Licio Damiani – giugno 2018
Estratto

Una sensazione di pace sospesa, un’oasi di serenità e di profonda riflessione. A Coderno di Sedegliano il parco dedicato a padre David Maria Turoldo, voluto, progettato e finanziato da monsignor Nicolino Borgo, si stende sul retro della casa del frate-poeta, tra campi pianeggianti cinti da spalliere di siepi, da filari lontani di cipressi, fitti d’estate di colture di mais.

Lo splendore delle figurazioni di Ciuha, rivestite da fulgenti e preziosi colori, muovono da spunti popolari, assorbendo influssi bizantini, ottomani e, più in generale, orientali e precolombiani. Il suo linguaggio stilistico, lontano dal riprendere motivi realistico-imitativi, si esprime con una grande libertà che sfiora le astrazioni espressioniste e assume ritmi magmatici. Spezzoni di segmenti, concentrazioni ed esplosioni di intrecci grafici, deformazioni compositive, sintesi picassiane, tarsie, quadrangoli, frammenti figurativi, compongono sinfonie visive quasi dodecafoniche.

Nell’ultimo mosaico, dedicato alla Donna-Madre, la figura femminile appare delineata in tutta la sua misteriosa carnalità, come un richiamo ancestrale nascosto nel cuore di ogni essere umano, trasfigurato in una sorta di dolente e affettuosa leggenda, essere magico rivissuto con emozione infantile, bambola di pezza con la quale bambini innocenti abbiamo giocato, che si rianima magicamente e ci porta a ricordare con affettuosa nostalgia i nostri giorni perduti, a evocarci il senso d’una vita. Replica distorta dai travagli della nostra storia dell’Addolorata in lutto trafitta da spade sull’altare della Basilica delle Grazie di Udine, che da piccoli abbiamo guardato con una sorta di oscura trepidazione.

Comunicato Stampa

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