Primo appuntamento di “Questa volta metti in scena… Pinocchio”: giovedì 11 ottobre alle 11 inaugura “Le bugie del mare” al Museo Sartorio di Trieste
Si ispira a Pinocchio la 14^ edizione di “Questa volta metti in scena…”, progetto artistico ideato da Lorena Matic con il sottotitolo “Metafora della vita con svelamenti in arte e natura” che vuole analizzare il tema universale della vita e delle sue metafore in modo innovativo, attraverso la comparazione tra arte e sociale, etica e natura, scienza e conoscenza, territorio ed internazionalità.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Opera Viva e realizzata grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura con la collaborazione di
Comune di Trieste; Comune di Duino Aurisina; Comune di Monfalcone; Comune di Udine;
Comune Città di Capodistria. A collaborare per il progetto anche Obalne Galerije Piran – Slovenia; Ministero della Cultura Sloveno; CAN Comunità autogestita della Nazionalità Italiana Pirano; OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Accademia di Belle Arti G.B. Tiepolo di Udine; Ponti d’Europa; Bonawentura – Teatro Miela; Zkb.
Il primo appuntamento di questo progetto che proseguirà fino a marzo 2019, è giovedì 11 ottobre con l’inaugurazione alle 11, al Museo Sartorio di Trieste, della mostra fotografica “Le bugie del mare”, un’esposizione realizzata in collaborazione con l’OGS, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale che analizza la bugia nel senso più positivo del termine, quella che porta alla vita e rientra tra quelli in calendario di Barcolana 50.
All’inaugurazione saranno presenti il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori, il Presidente IV Commissione della Regione FVG Piero Camber, l’Assessore cultura Comune di Trieste Giorgio Rossi e l’Assessore alla Cultura del Comune di Monfalcone Luca Fasan.
Una trentina di immagini spettacolari, dal sapore scientifico, che mostrano il visibile e l’invisibile del regno animale nei fondali marini, evocando scenari e personaggi fantastici saranno esposte al piano terra e al primo piano del Museo Sartorio. Immagini realizzate dai fotografi subacquei professionisti Adriano Morettin e Barbara Camassa e dai ricercatori che collaborano con l’Ogs Davide Agnetta, Saul Ciriaco, Simona D’Antoni, Emiliano Gordini e i disegni di Debora Pribaz: esempi camaleontici in cui il divenire altro da sé, il cambiare abito inteso come mimesi, il mutare forma e colore rappresenta la salvezza dall’uomo o dagli altri predatori per continuare a vivere.
L’inaugurazione sarà preceduta dall’incontro con la dott.ssa Paola Del Negro, direttrice sezione Oceanografia OGS che illustrerà il tema della mostra partendo dai mimetismi ai cicli vitali degli organismi, per comprendere come la vita nel mare si adatta agli ambienti che la circonda ed evolve.
La biologa porterà degli esempi di organismi che sviluppano la capacità di imitarne altri per trarre vantaggio o sopravvivere. Saranno illustrate anche le strategie che generano per nascondersi e camuffarsi all’interno dell’ambiente in cui essi vivono e, infine, verrà gettato uno sguardo alle varie fasi di sviluppo di un organismo fino alla sua condizione adulta.
La mostra è visitabile fino al 23 ottobre, con orario di apertura ampliato, nei giorni della Barcolana.

Ulteriori informazioni su www.assocoperaviva.it

comunicato stampa

 

 

Share This