Sviluppare nuove conoscenze attraverso strumenti preziosi che traghettano gli studenti dal “sapere” al “fare”: un tema centrale sul piano della formazione accademica, anche e soprattutto in ambito artistico e musicale. Consapevole dell’importanza di garantire ai propri allievi un articolato e innovativo ventaglio di opportunità legate al “tirocinio” – così come configurato dalla normativa nazionale, art. n.° 18 L.196/1997 –  il Conservatorio Tartini annuncia, insieme alla sede Regionale RAI per il Friuli Venezia Giulia, la nuova convenzione biennale definita con la RAI a favore dei suoi studenti, che avranno la possibilità di attivare nella sede RAI di Trieste il loro tirocinio, per un periodo fino a 3 mesi, e di orientare così le future scelte grazie alla conoscenza diretta di un ambito professionale di riferimento. La convenzione, che è attiva dallo scorso giugno 2018 e che impegnerà due studenti del Tartini iscritti al Biennio di II livello per i prossimi tre mesi, assume carattere pionieristico perché si tratta della prima in Italia siglata fra un Conservatorio e la RAI. L’hanno illustrata, con il Direttore della sede RAI Friuli Venezia Giulia Guido Corso e la Capostruttura Gioia Meloni, il Presidente del Conservatorio Tartini Lorenzo Capaldo insieme al Direttore Roberto Turrin, al programmista regista RAI Mario Mirasola e al docente Marco Maria Tosolini, ordinario di storia della musica al Conservatorio Tartini. Ogni studente sarà seguito da un Tutor nel suo percorso formativo: il tirocinio gli permetterà di testare professioni legate al suo corso di studio, dall’ambito tecnico a quello più prettamente artistico: da assistente alla regia di trasmissioni musicali a catalogatore di teche audio e video,  ideatore e programmatore di trasmissioni di carattere musicale  e molti altri profili professionali specifici. In questo modo gli allievi potranno agire come parte integrante del sistema formativo, applicando quanto hanno studiato in ambito accademico.

La RAI e il Conservatorio Tartini avevano già avviato lo scorso anno una collaborazione decisamente innovativa grazie al programma radiofonico “Il concerto che vorrei”, ideato da Mario Mirasola, programmista – regista della sede Rai, e Marco Maria Tosolini. Prodotto dalla sede RAI, “Il concerto che vorrei” ha attuato il primo progetto, a livello nazionale, di ricerca e formazione realizzato da una sede RAI con un Conservatorio musicale di concerto con le Teche Rai. Un gruppo di studenti “pionieri”, per un anno, aveva visionato elenchi e ascoltato centinaia di bobine scegliendo liberamente i brani che – grazie al lavoro del Dipartimento di Nuovi Linguaggi, Percussioni e Tecnologie Musicali, coordinato da Pietro Polotti – erano diventati file audio, il “cuore” del nuovo programma radiofonico. Da sabato 7 settembre il programma riparte per tutta l’estate, sempre il sabato alle 11.30 sulle frequenze di Radio RAI Friuli Venezia Giulia, con un valore aggiunto: oltre ad essere impegnati nella ricerca e nel ritrovamento di “tesori” musicale custoditi nell’archivio e nella nastroteca della sede RAI del Friuli Venezia Giulia, gli studenti diventeranno quest’anno anche i coconduttori – due per puntata – assieme a Marco Maria Tosolini, del programma che andrà in onda in estate. Sorprendenti per ricchezza di contenuti, alto profilo degli autori e degli interpreti – in alcuni casi dimenticati o sottovalutati all’epoca – i materiali che verranno presentati, per temi focalizzati, nel corso delle puntate. Numerosi e prestigiosi gli ospiti che verranno intervistati, in studio o al telefono. Così, in un arco di tempo che va dal 1954 agli anni ’80, giovani studenti del Conservatorio di Trieste diverranno protagonisti di una avvincente avventura artistica e culturale che costituisce una originale iniziativa a livello nazionale di fattiva collaborazione fra la RAI e un prestigioso istituto di alta formazione artistica come il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, il tutto regolamentato attraverso la specifica convenzione che unisce la RAI e il Conservatorio Tartini.

Comunicato Stampa

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