LÙSIGNIS – A CASARSA NEI BORGHI DI PASOLINI
UFFICIALIZZATO IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA 2019
Cristante: “Un progetto che unisce letteratura e turismo portando alla visita dei luoghi pasoliniani attraverso 8 eventi sino a fine settembre”

L’Assessorato alla Cultura della Città di Casarsa della Delizia ha ufficializzato il programma 2019 di “Lùsignis – A Casarsa nei borghi di Pasolini”, rassegna  che punta a far conoscere e apprezzare, attraverso le sue prime opere sia in prosa che in versi, i luoghi in cui visse e scrisse il grande poeta, intellettuale e regista, unendo così cultura e turismo. Le lucciole, in friulano Lùsignis, erano per Pier Paolo Pasolini, in un famoso articolo pubblicato sul Corriere della Sera in cui lamentava la loro scomparsa, la rappresentazione delle sorgenti della cultura popolare inaridite dal progresso.

In calendario 8 appuntamenti da fine agosto al 30 settembre, seguendo il filo conduttore del tema di quest’anno, ovvero i 70 anni dalla stesura del primo romanzo pasoliniano “Il sogno di una cosa”, scritto  a Casarsa nel 1949 (la pubblicazione avverrà poi nel 1962 quando Pasolini si era già trasferito a Roma) e ambientato nei paesi della riva del Tagliamento, tra cui il Comune natale della madre, la vicina San Giovanni e tra i centri vicini, San Vito al Tagliamento. Proprio le pagine del romanzo saranno al centro della prima nazionale dello spettacolo “Nini e Cecilia (la meglio gioventù)”, curato da Massimo Somaglino e che sarà proposto domenica 25 agosto alle 21 in piazza Vittoria a San Giovanni di Casarsa proprio nello stesso punto in cui sono ambientate alcune pagine del romanzo, tra il duomo e l’antica loggia comunale in una grande notte di teatro sotto le stelle a ingresso libero.

Ma non solo teatro nel programma di Lùsignis 2019, visto che ci sarà spazio per la Pedalata pasoliniana del 25 agosto sempre nei luoghi de Il sogno di una cosa (con un’anteprima il 23 agosto); convegni a cura del Centro studi Pasolini sulla linguistica di Pasolini “Il Parlar franco” con Lisa Gasparotto e Gualtiero De Santi (12 settembre) e su “Poesie a Casarsa” sua prima raccolta poetica con Paolo Desogus e Franco Zabagli (13 settembre); mostra con le fotografie di Giovanni Castellarin “La forma del borgo” tra memorie letterarie e identità rustiche di un Friuli ormai quasi perduto (dal 14 settembre, con convegno il 28 settembre); visita ai luoghi pasoliniani con un treno storico (15 settembre, a cura di Trenitalia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e vari Comuni aderenti all’iniziativa). Conclusione il 30 settembre, giorno in cui cadranno esattamente i 520 anni dalla terribile incursione dell’esercito Ottomano in Friuli: Casarsa fu risparmiata e il fatto storico ispirò a Pasolini il suo dramma teatrale “I Turcs tal Friûl”, dove l’invasore di un tempo venne utilizzato dal poeta per ricordare quello della Seconda guerra mondiale, ovvero i tedeschi che occupavano Casarsa. Tra storia, narrazione e suggestioni musicali nella serata intitolata “Spetànt il Turc/Aspettando il turco” Angelo Floramo e Luca Altavilla condurranno un viaggio in quella tremenda pagina di storia friulana intrisa di sangue che reca la data 1499. Programma completo e aggiornamenti sulla pagina Facebook Eventi a Casarsa (https://tinyurl.com/lusignis2019).

La rassegna è sostenuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato al Turismo e si svolgerà, in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e la Pro Loco di Casarsa della Delizia.

“La seconda edizione della rassegna Lùsignis continua a riportare lo sguardo dentro la stagione friulana del cantore di Casarsa. Gli spunti di riflessione de Il sogno di una cosa – ha spiegato l’assessore alla cultura di Casarsa della Delizia Fabio Cristante – sono ancora oggi di estrema attualità e per questo lo abbiamo scelto per suscitare la riflessione nel pubblico, nel solco di quella che è la filosofia della nostra rassegna che vuole creare occasioni di incontro e dibattito partendo dal pensiero di Pasolini e portare le persone, allo stesso tempo, a scoprire e visitare, anche in chiave turistica, i luoghi che lo ispirarono e che sono oggi inseriti nel progetto degli Itinerari pasoliniani”.

E proprio la visita dei luoghi pasoliniani è l’altra parte del programma di Lùsignis, che ognuno può liberamente programmare sia nei giorni degli eventi della rassegna che in qualsiasi parte dell’anno. Nello specifico si possono ottenere tutte le informazioni al’ufficio IAT (Informazione Accoglienza Turistica) di Casarsa della Delizia che si trova in Casa Colussi Pasolini – Centro Studi Pasolini in via Guidalberto Pasolini 4, aperto con i seguenti orari: martedì, giovedì, venerdì dalle 14.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Per informazioni: iat.casarsadelladelizia@gmail.com telefono 0434 870593. Si possono anche prendere in prestito delle biciclette nello stesso Ufficio IAT.

L’elenco completo degli Itinerari pasoliniani si può trovare su www.pasolinifriuli.it, dedicato al progetto Pasolini in Friuli – Sulle tracce del poeta per conoscere il territorio. Queste le tappe del percorso complessivo (circa 10 km, ogni tappa con apposita cartellonistica) Centro studi Pasolini-chiesa Santa Croce-piazza San Giovanni-borgo Runcis-borgo Versuta-piazza Cavour Casarsa-cimitero di Casarsa dovìè sepolto Pasolini-Centro studi.

Comunicato stampa

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