Sono oltre centosessanta (160) gli esercizi pubblici e commerciali di Trieste – il doppio rispetto allo scorso anno – che hanno partecipato alla virtuosa corsa alla solidarietà ed è di 14.526 euro la somma raccolta grazie alla generosità di cittadini e turisti che hanno contribuito con entusiasmo. Queste le cifre che chiudono, con grande soddisfazione, la seconda edizione della campagna “Offri un caffè buonissimo”, ideata da A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus.

A fianco dell’Associazione si è impegnata una rete che vede capofila Fipe, Confcommercio e Federalberghi Trieste, che hanno dato il loro concreto e attivo supporto per il coinvolgimento del tessuto commerciale cittadino. Ad essi si aggiungono l’Associazione Caffè Trieste e Solidarietà Trieste. Radio Punto Zero e Radio Attività sono stati i media partner che con spot e approfondimenti hanno supportato la diffusione dell’iniziativa.

Ancora una volta a Trieste il caffè – simbolo della cultura cittadina – ha fatto centro: grazie a un gesto collettivo di solidarietà (il dono dell’equivalente di un caffè lasciato dai tantissimi cittadini e turisti nelle cassettine predisposte da fine novembre 2019 a fine gennaio 2020) ora sarà possibile supportare le progettualità di A.B.C., nate per dare un sostegno concreto per la vita di tanti bambini che devono affrontare lunghi percorsi chirurgici al Burlo Garofolo, per creare valore sociale nella comunità e per rispondere a un sempre crescente bisogno da parte delle famiglie che arrivano a Trieste per prestare le cure ai loro piccoli.

L’ospitalità per le famiglie: un bisogno in continua crescita

La ristrutturazione della quarta Casa A.B.C., ricevuta come lascito testamentario grazie alla scelta di una donatrice, è pronta per l’avvio dei lavori di ristrutturazione che potranno essere portati a termine anche grazie alla somma raccolta dalla campagna appena conclusa. Il piccolo e funzionale appartamento (nella zona centrale di Trieste e in posizione ottimale per raggiungere facilmente l’Ospedale infantile) permetterà all’Associazione di rispondere in modo più capillare ad un crescente bisogno e di accogliere ulteriori trenta (30) famiglie provenienti da tutta Italia. Attualmente A.B.C. mette a disposizione gratuitamente già tre alloggi, disponibili in città, nei quali vengono ospitate oltre settanta (70) famiglie, che corrispondono a 110 accoglienze (le famiglie infatti tornano più volte nel corso dell’iter di cura dei loro bambini).

Una responsabilità importante per l’Associazione, che intende impegnarsi anche per il futuro nel sostenere i nuclei famigliari da fuori regione che si rivolgono ad A.B.C. perché i loro bambini, devono affrontare diversi percorsi chirurgici all’interno dell’Ospedale Materno Infantile Burlo Garofolo. Queste famiglie si trovano a vivere, oltre alla difficoltà del ricovero del proprio bimbo, anche il disagio di più trasferte prolungate lontane da casa. L’azione di A.B.C. permette così di sgravare i genitori da un peso economico, organizzativo e (non ultimo) emotivo. Le case di A.B.C., infatti, oltre ad essere uno spazio in cui trascorrere il periodo del ricovero, vogliono essere anche un nido, un luogo in cui sentirsi famiglia e potersi ricaricare. L’obiettivo è che i genitori e il loro bambini si sentano accolti e percepiscano che qualcuno sta pensando ai loro bisogni, che esiste una rete di sostegno intorno a loro.

Di grande rilevanza, dunque, sono i risultati di questa manifestazione di impegno da parte degli esercenti e dei cittadini, che si sono uniti per la solidarietà. Ancora più importante è che nel futuro questa rete virtuosa di sensibilizzazione possa continuare e accrescersi ulteriormente, per rispondere a una reale esigenza delle tante famiglie che approdano a Trieste.

“Per prima cosa ringrazio per questo significativo risultato i partner e tutta la cittadinanza” –

interviene Giusy Battain, Direttrice di A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus – “Questo segnale di sensibilità è un supporto prezioso anche per i genitori che si trovano ad affrontare percorsi così impegnativi insieme ai loro bambini. Le famiglie in quel frangente versano in una condizione di profondo bisogno sia dal punto di vista pratico che emotivo: ci piace sottolineare che ogni singola persona che ha partecipato alla campagna anche con una piccola donazione ha fatto un grande gesto per essere al loro fianco ogni giorno.
Siamo particolarmente contenti di poter avviare i lavori per la quarta casa, anche grazie a queste donazioni; un progetto necessario poiché abbiamo preso atto che le nostre tre case non riuscivano più a soddisfare tutte le richieste.
Di fronte a un sempre crescente bisogno, dunque, abbiamo fatto nostra la responsabilità di impegnarci per essere sempre presenti per questi genitori e per i loro bambini. La quarta casa è un nuovo punto di inizio: grazie a questo spazio potremo arrivare ad accogliere 100 famiglie all’anno; un grande impegno che potremo affrontare solo grazie a tutta la comunità che ci è accanto”.

Imprenditoria e solidarietà: le parole dei i primi partner e sostenitori del progetto che hanno sposato con entusiasmo e generosità la causa di A.B.C.

Antonio Paoletti, Presidente di Confcommercio Trieste, ha rilevato come “anche in questa circostanza, le imprese del terziario abbiano saputo rispondere con grande generosità e partecipazione a una proposta di solidarietà, ribadendo il loro capillare legame con il territorio e

la loro disponibilità ad un impegno diretto per contribuire a una causa di grande rilevanza. L’adesione a “Offri un caffè buonissimo”, ha pure ricordato Paoletti, rientra peraltro in quel contesto di attenzione per il sociale che l’associazione di categoria concretizza nell’arco dell’anno attraverso varie iniziative”.

Prosegue Federica Suban, Presidente Fipe Trieste: “Aver potuto dare un contributo a una causa così nobile come quella portata avanti da A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus per noi é motivo di orgoglio. Una goccia in un mare di esigenze che però speriamo aiuti le famiglie dei bimbi in cura a vivere le giornate di ricovero del bambino con minori difficoltà. Il risultato ottenuto dalla raccolta é stato importante e questo rafforza il concetto che tanti piccoli gesti, tante piccole offerte, possono dare risposte concrete. Ringrazio tutti i pubblici esercizi che con entusiasmo hanno aderito ospitando la cassettina, e i tanti clienti che hanno reso efficace la raccolta”.

Conclude Felice Fulio Bragoni, Presidente di Solidarietà Trieste: “Mi associo alla grande soddisfazione di tutti per questo progetto, che si conferma straordinario, avendo più che raddoppiato i suoi risultati. I rapporti di Solidarietà Trieste e in generale di Confindustria con A.B.C. onlus sono ampiamente consolidati: cerchiamo sempre di contribuire alla riuscita di queste iniziative, che sono indubbiamente meritorie”

Alla conferenza stampa erano presenti: Antonio Paoletti, Presidente Confcommercio Trieste, Federica Suban Presidente di FIPE Trieste, Giusy Battain, Direttore A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus, Felice Fulio Bragoni, Presidente Solidarietà Trieste.

Per info: www.abcburlo.it

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