Foto Gianluca Moretto ©

Rifare le cose con le parole è un’impresa. Marco Paolini ci prova ancora una volta, per raccontare non il passato, ma il presente del nostro pianeta, con una serie originale in tre puntate: La Fabbrica del Mondo in onda da sabato 8 gennaio in prima serata su Rai3.

La trasmissione, ideata e condotta assieme allo scienziato evoluzionista Telmo Pievani, unisce la narrazione teatrale con il pubblico presente, alla divulgazione scientifica, al racconto cinematografico, alle conversazioni con voci autorevoli della scienza, dell’economia, della letteratura che denunciano il disastro verso il quale siamo lanciati, restando però inascoltate.

Partendo dai temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, Paolini e Pievani snodano la narrazione come fosse la costruzione di una cattedrale che non saremo noi a vedere, ma i nostri pronipoti.
Che cosa fece Gaudì con la Sagrada Familia? Sapeva che le dimensioni dell’impresa andavano oltre la sua vita. Quel che conta è che, anche se non ha finito, è riuscito a farne vedere il disegno.

Il racconto si svolge all’interno una grande fabbrica, stratificata per epoca e mutamenti, un luogo che diventa metafora di un mondo che fabbrica sé stesso.

Paolini e Pievani partono dalla nascita del pensiero ecologico e indagano il confine tra naturale e artificiale – una distinzione che oggi non regge più perché l’incontaminato è un mito – per parlare di un pianeta dove nel 2020 il peso di ciò che l’uomo nel tempo ha costruito ha superato quello della biomassa, di tutte le forme di vita.

Foto Gianluca Moretto ©

Il dialogo tra Paolini e Pievani si arricchisce di incontri con grandi pensatori, noti o meno conosciuti, con i quali dare forma con le parole alla “cattedrale”: scrittori come Noam Chomsky, Andri Snaer Magnason e Daniele Zovi, saggisti come David Quammen e Loretta Napoleoni, scienziati come Naomi Oreskes, Barbara Mazzolai, Laura Airoldi e Mariella Rasotto, economisti come Mariana Mazzucato, giornalisti come Paolo Capelli, esploratori come Alex Bellini.

La Fabbrica si dilata, uscendo dalle mura dell’enorme costruzione: gli incontri avvengono in luoghi simbolo del disastro a cui andiamo incontro come l’altipiano di Asiago, dove nel 2019 la tempesta Vaia ha abbattuto un milione di alberi in pochissimi minuti, un disastro naturale che si origina da un errore umano, o in riva al mare, nel golfo di Trieste sferzato dalle raffiche di un giorno di bora.

La Fabbrica del Mondo, che per millenni ha garantito la sopravvivenza dell’essere umano, ora si è inceppata, tocca fare una gran manutenzione per ripararla, per salvare quel presente che lentamente si disfà sotto i nostri occhi e immaginare un’idea di futuro che non sia la ripetizione del presente.
E allora il racconto si snoda anche attraverso incontri surreali come quello con Noè, il manutentore senza età della Fabbrica del Mondo che vive da sempre nei suoi sotterranei accostando conoscenza umana nelle sue varie forme. Noè è il burbero attuatore degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, accompagnato da Gaia, altro personaggio fantastico che lo richiama ai suoi doveri e lo spinge a buttare il cuore oltre l’ostacolo.

Il racconto è scandito anche da momenti di teatro con i corvi meccatronici di Marta Cuscunà che, come un coro nel teatro greco, osservano e commentano.

Domande, storie, testimonianze per raccontare il mondo contemporaneo su temi come l’energia, la crisi ambientale, il saccheggio delle risorse naturali e il cambiamento climatico, l’evoluzione della specie e delle tecnologie. Fili e trame per comprendere quanto siano strettamente correlate l’immagine della foresta amazzonica depredata e quella di una vita umana appesa a un respiratore di una moderna terapia intensiva.

LA FABBRICA DEL MONDO
è un programma di Marco Paolini e Telmo Pievani
produzione Jolefilm
regia Marco Segato e Fabio Calvi
Responsabile editoriale Rai Felice Cappa
Delegato Rai alla produzione Laura Bolio
Sceneggiatura
Marco Paolini, Telmo Pievani, Francesco Niccolini,
Alessandro Padovani, Raffaele Pizzatti Sertorelli, Marco Segato, Michela Signori
con Marco Paolini, Telmo Pievani, Saba Anglana, Marta Cuscunà
e con Paolo Cappelli, Luca De Stasio, Valerio Mazzucato
e la partecipazione di
Laura Airoldi, Alex Bellini, Noam Chomsky, Andri Snær Magnason, Barbara Mazzolai, Mariana Mazzucato, Loretta Napoleoni, Naomi Oreskes, David Quammen, Mariella Rasotto, Daniele Zovi
musiche Fabio Barovero
fotografia Lorenzo Pezzano
scenografia Leonardo Scarpa
art director Francesco Pergolesi

Foto Gianluca Moretto e Francesco Pergolesi ©

Pipistrelli e Virus
1° episodio
Rai3, sabato 8 Gennaio 2022 ore 21.45

«Pipistrelli e virus» è la prima puntata della seria originale La Fabbrica del Mondo ideata e condotta da Marco Paolini assieme allo scienziato Telmo Pievani. La ricerca parte dalla nascita del pensiero ecologico per comprenderne l’evoluzione con la narrazione di alcuni passaggi chiave: dalla prima “foto ricordo” scattata al globo dagli astronauti della NASA, alla battaglia contro il DDT dalla biologa Rachel Carson, fino ai ricercatori che hanno ricostruito la storia delle moderne pandemie, come Carlo Urbani, il medico italiano che bloccò l’epidemia della Sars e perse la vita.
Dall’altopiano di Asiago, dove la tempesta Vaia nel 2019 ha abbattuto un milione di alberi, Daniele Zovi, saggista ed ex generale del Corpo Forestale dello Stato, spiega come alla base di quel disastro naturale ci sia un errore umano: dopo i bombardamenti della Prima Guerra Mondiale gli abitanti piantarono alberi remunerativi tralasciando i principi della biodiversità, dando così vita a un bosco artificiale, «evolutivamente» più debole.
La scienziata americana Naomi Oreskes affronta il tema della fiducia nella scienza e dell’importanza di una sua efficace comunicazione, in questo momento di profonda crisi dovuta alla pandemia e al cambiamento climatico.
David Quammen, autore di Spillover che nel 2012 preconizzò l’attuale emergenza sanitaria, intervistato nel suo ranch nel Montana, parla di caverne invase da pitoni e pipistrelli, seguendo gli spericolati ricercatori che hanno ricostruito la storia delle moderne pandemie, tra cui Sars e Covid 19.
Dall’interno della Fabbrica del Mondo, con i corvi meccatronici di Marta Cuscunà a fare da coro, Paolini e Pievani danno vita a una narrazione teatrale, cinematografica e giornalistica inedita.

Comunicato Stampa

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