PASSIONI E RISURREZIONI XXVII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA
Mario Albanese
Nell’angolo più buio dell’orto.
Opere del ciclo Pasolini.

Da sabato 8 a domenica 30 settembre in mostra a Cordenons (Centro Culturale Aldo Moro) le opere dedicate al poeta di Casarsa dal pittore veneto che ha ritratto Giorgio De Chirico e Andrea Zanzotto, Alfonso Gatto e Fulvio Tomizza, Elio Bartolini e Giovanni Comisso.
Le note dell’arte per visualizzare con straordinaria intensità un tema, “Passioni e Risurrezioni”, chiamato a scandire la 27^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura. Arte e musica per esprimere una speranza resiliente, alla quale tanti artisti hanno saputo dare suono e immagine, emozionandoci. Fra questi Mario Albanese, il pittore veneto “del realismo simbolico”, scomparso nel 2012 e ricordato anche per la toccante galleria di ritratti di tanti altri artisti: da Zigaina a Zanzotto, da Tomizza a Bartolini, e poi De Chirico, Alfonso Gatto, Giovanni Comisso … All’originale ciclo che Albanese ha dedicato a Pier Paolo Pasolini, fra “aperture al sacro e drammi esistenziali”, è dedicata appunto la mostra “Nell’angolo più buio dell’orto. Opere del ciclo Pasolini”: è questa la mostra numero 450 del CICP – Centro di Iniziative Culturali di Pordenone, a cura di Giancarlo Pauletto: sarà visitabile da sabato 8 a domenica 30 settembre nel Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons. In esposizione il pubblico troverà una trentina di opere degli anni Novanta che restituiscono al meglio la poetica di Albanese: quel “realismo simbolico” che, spiega il curatore Pauletto, «da un lato gli ha permesso di recuperare in piena libertà la grande tradizione veneta, dall’altro di mantenere quel tono di “sospensione metafisica” che gli era proprio fin dalle origini, e che filtrava evidente anche attraverso il momento espressionista». Ne è grande esempio il Pictor optimus del 1978, ritratto di Giorgio De Chirico, così come i ritratti dedicati agli amici veneti e friulani: «Andrea Zanzotto, dal volto acuto e pensieroso, completamente immerso nel suo paesaggio – un trasognato clima del Soligo – non fosse per il forte stacco dell’azzurro della maglia che si impone come un “chi va là”, un deciso invito ad oltrepassare il semplice apprezzamento della perfezione esecutiva; l’assorto Elio Bartolini, nitidamente delineato sullo sfondo di piccole terre friulane, il campo, la collina con il vigneto, il celeste dei monti slontananti; Giuseppe Zigaina, meditante, intenso, contro un cielo di temporale il quale illumina appena due cipressi che è impossibile non individuare come una memoria della boekliniana Isola dei morti. E poi Pier Paolo Pasolini, a cui è particolarmente dedicata questa mostra». È nel corso degli anni ’90 che Albanese, rileggendo Pasolini e riflettendo sulla sua vicenda di uomo e di intellettuale, completa un ciclo di quadri che sono certamente tra i più importanti della sua vicenda. Come il “Poeta assassinato”, figura enigmatica e funebre, «ma – spiega ancora Pauletto – come appagata in un accenno di sorriso, emergente dalla strana nitidezza di un sogno, da un irraggiungibile aldilà; e poi nell’Enigma della luce, un Pasolini con la maschera di Agamennone che interpreta, del poeta, tutta la misteriosa densità esistenziale. Così Albanese traduce, in immagini preziose e toccanti, la preziosa e toccante poesia di Pasolini».
«Arte per il Festival internazionale di Musica Sacra: non come un semplice corredo alle note – sottolinea la presidente CICP Maria Francesca Vassallo, coordinatrice della mostra insieme a Mario Giannatiempo – ma come contrappunto di contenuto e di bellezza al tema scelto per tutta l’iniziativa. Passioni e risurrezioni nel ritmo drammatico della vita del poeta di Casarsa, come nella graffiante pittura di Anzil che sarà poi in mostra a San Vito al Tagliamento». L’inaugurazione è in programma sabato 8 settembre alle 17.30, al Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons. Ingresso libero lunedì-mercoledì-venerdì-sabato dalle 16 alle 19, info Associazione Media Naonis media.naonis@libero.it   www.medianaonis.it
La vernice della mostra sarà introdotta dalle note del Duo “Psallere Voce”, Valentino Pase baritono e Sofia Masut arpa, formatosi al Conservatorio Tomadini e per l’occasione impegnato su note di Giacomo Carissimi, Francesco Paolo Tosti, Maurice Ravel. Musica e arte ancora una volta trovano una sintesi armoniosa nel Festival di Musica Sacra diretto come sempre da Franco Calabretto ed Eddi De Nadai. Promosso da Presenza e Cultura con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Festival internazionale di Musica Sacra è sostenuto da Fondazione Friuli, BCC Pordenonese, Diocesi Concordia Pordenone, Fondazione Buon Samaritano, Comune di Pordenone. Info www.centroculturapordenone.it/pec
Mario Albanese (Conegliano 1933 – Vicenza 2012), comincia a dipin­gere verso i quindici anni, da autodidatta molto attento sia all’arte dei musei, come alle manifestazioni d’arte contemporanea che si svolgono nelle città venete, soprattutto naturalmente a Venezia. La sua pittura, dopo un inizio in area surrealista e dopo aver costeg­giato espressionismo ed informale, trova la sua strada maestra in una sorta di realismo simbolico che non teme di confrontarsi con l’arte del passato, specie con la grande tradizione veneta. Molto noti sono i suoi ritratti di artisti e letterati amici, da Zigaina a Zanzotto, da Tomizza a Bartolini, e poi De Chirico, Alfonso Gatto, Giovanni Comisso e molti altri. Ben conosciuto anche il ciclo dedicato a Pier Paolo Pasolini, che è il cuore della mostra presente. Mario Albanese ha allestito mostre personali in diverse città italiane, da Vicenza a Milano, da Treviso a Ravenna, da Padova a Roma, da Venezia a Trieste, Udine, Napoli, Conegliano, Bergamo ecc … Molti critici e scrittori si sono occupati della sua arte, tra i quali citere­mo Giovanni Comisso, Carlo Segala, Salvatore Maugeri, Andrea Zan­zotto, Gino Nogara, Giuseppe Zigaina, Elio Bartolini, Fulvio Tomizza, Mario De Micheli, Giuliano Menato, Neri Pozza, Gianantonio Cibotto, Giovanna Grossato, Paolo Coltro.

comunicato stampa

 

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