Lo sguardo di Orson Welles
Arriva a Cinemazero solo il 17, 18, e 19 dicembre,
l’interpretazione visionaria della vita e della carriera del famoso regista statunitense

 “Solo una persona può decidere il mio destino – e quella persona sono io.” Con questa fermezza si presentava Charles Foster Kane, indimenticabile protagonista di Quarto Potere, il film che nel 1941 sconvolse il mondo del cinema. Molti anni dopo, le stesse parole sembrano riecheggiare dietro al suo regista, sempre pronte a indicargli la via. Lo sguardo di Orson Welles, in programmazione a Cinemazero solo dal 17 al 19 dicembre, parte proprio da questo concetto per delineare un ritratto inedito e visionario del regista statunitense.
Un documentario firmato dal regista irlandese Mark Cousins (The Story of Film), realizzato dopo aver avuto accesso alla sua collezione privata di dipinti e disegni, attraverso un’interpretazione visionaria della vita e della carriera di Welles.
Mark Cousins, infatti, grazie all’accesso esclusivo al materiale di Welles, ha trovato in una scatola i disegni del regista di Quarto Potere. “Possiamo raccontare la sua storia in maniera differente?” è questa la domanda che muove tutti i 115 minuti di girato. Un’occasione per riesaminare tutta la sua biografia a partire dagli albori della sua carriera fino alle sue produzioni più recenti, attraverso le varie arti o attività da lui sperimentate nel corso della vita. Welles, infatti, dipinse e disegnò instancabilmente dai suoi anni giovanili fino all’ultima fase della sua esistenza: linee energiche di carboncino, matita e vernice.
Un documentario che parte da materiali d’archivo, ritrovati e riportati alla luce per restituire un’immagine inedita del genio che ha rivoluzionato il cinema.
Ma Lo sguardo di Orson Welles non è il primo film che parte da opere credute perdute: altri lungometraggi sono stati ricostruiti, grazie anche al prezioso contributo di Cinemazero.
Infatti, il fondo Welles di Cinemazero già nel 2013 aveva consentito di portare alla luce l’inedito wellesiano del 1938 Too Much Johnson (presentato alle Giornate del cinema muto di Pordenone 2013 e poi ai principali festival del mondo), e nel 2015 i ciak inediti dell’intervista di Welles alla Lollobrigida di Portrait of Gina – Viva l’Italia (presentati a Il cinema ritrovato di Bologna 2015).
Sempre nel 2015, Cinemazero e il Filmmuseum di Monaco di Baviera hanno ricostruito e minuziosamente restaurato Il mercante di Venezia, film incompleto considerato universalmente perduto.
Per acquistare il biglietto: www.cinemazero.it

comunicato stampa

 

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