Ecco le interviste on line di instArt. Ivan Comar ha rilasciato questa intervista rispondendo personalmente alle nostre domande, vista la nostra filosofia di lasciare che sia l’artista stesso a rispondere direttamente di suo pugno alle domande che noi gli proponiamo.
Buona lettura…
Come e quando hai iniziato a suonare?
Ho cominciato a cantare praticamente da piccolissimo. Circa a 3-4 anni. Imitavo i grandi artisti che guardavo su MTV. Mi sono innamorato della chitarra, intorno ai 13 anni: rubavo quelle di mia sorella, prendendoci confidenza pian piano fino a che non ho imparato. Dopo pochi mesi dopo ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni. Poi è arrivato anche il pianoforte, diversi anni dopo.
Cosa trovi di appassionante nell’essere musicista?
Ti dirò, mi reputo più un artista che un musicista, perché uso gli strumenti più per creare canzoni che per suonare. Comunque, quando sali sul palco con i tuoi strumenti (piano, chitarra acustica…) è sempre un qualcosa di magico. Perché sai che attraverso quest’ultimi riuscirai a comunicare delle emozioni alle persone attraverso tua musica.
Quale consiglio ti senti di dare a chi vuole intraprendere un progetto musicale?
Metterci tantissimo impegno, in quanto è un lavoro molto impegnativo e complesso. Alla base di tutto, c’è sempre molto studio e molto lavoro. Ma la cosa più importante è sicuramente andare dritti per la propria strada senza fermarsi mai. E ascoltare, dando il giusto peso alle critiche sia positive che negative che arrivano dall’esterno.
Quali sono secondo te i pro e i contro dell’avvento tecnologico nella musica?
In ogni epoca si è sempre sfruttato quello che c’era a disposizione in quel preciso momento storico. Oggi abbiamo a disposizione un arsenale tecnologico dal potenziale enorme, e dobbiamo certamente sfruttarlo al massimo. Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro, questo è vero soprattutto con la tecnologia. Stiamo vivendo il presente ed è giusto viverlo per quello che è…
Racconta un aneddoto divertente della tua storia musicale…
Tanti anni fa durante una serata feci cantare una ragazza del pubblico, che poco prima del concerto mi disse di essere una cantante. Durante lo spettacolo mi avvicinai a lei per farle cantare il ritornello di una canzone, e poco dopo dovetti toglierle pian piano il microfono in quanto era stonata come una campana e il risultato sonoro stava dando fastidio agli ascoltatori presenti. Compreso me e i musicisti che mi accompagnavano. Magari adesso ha studiato canto ed è più brava di me…Ma in quel momento non ho potuto fare altrimenti…
Cosa hai fatto ultimamente?
Ultimamente ho completato il video del mio nuovo singolo “Latin Love” che uscirà Venerdì 1 Luglio. E ovviamente sto lavorando a diverse canzoni, alcune usciranno nei prossimi mesi.
Cosa hai in programma?
Tanta musica! Non smetto mai di scrivere e produrre nuove canzoni, e come già detto alcune usciranno già a fine anno. Chissà magari uscirà anche un EP… Ma al momento non mi sento di sbilanciarmi troppo… Sicuramente non vi lascerò a bocca asciutta.
Qual è il tuo contatto se qualcuno vuole comunicare con te?
giovanni@paroleedintorni.it
intervista by © instArt
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