Puntuale come ogni anno, anche in questo finale di 2018 arriva il momento di svelare la nuova stagione musicale Chamber Music. Una stagione importante in quanto festeggia i 20 anni del “premio Trio di Trieste”. E lo fa mettendo in programma un gustoso “greatest hits”: nove concerti (dal 28 gennaio al 9 settembre 2019) che vedrannoalternarsi sul palco i più interessanti vincitori di questi due decenni. Tutto sul filo rosso di “Passione e coerenza”, il sottotiolo scelto per quest’edizione: scelta fatta -come ha potuto spiegare il direttore artistico Fedra Florit nella conferenza stampa che si è tenuta oggi- per sottolineare «la ricerca di quell’equilibrio creativo che da sempre connota il buon musicista. Dalla passione nasce l’atto che coinvolge completamente il musicista, ma anche il pubblico, e che rende speciale il rapporto fra artista e pubblico. La coerenza, spesso poco valorizzata, è la base per un lavoro quotidiano che poggia sullo studio tecnico e sulla libertà creativa che ne deriva: un metodo che si coltiva attraverso l’autocritica costruttiva e gli stimoli giusti, ad ogni latitudine e da qualsiasi scuola interpretativa si provenga».
Sarà quindi l’occasione per rivedere Ensemble diventati il meglio della cameristica internazionale: dall’Ars Trio al Mondrian, da Josef Suk Quartet al Trio Debussy, dal Trio Gaon al Duo Lavrynenko – Giuliei. «Coerenza – spiega ancora Florit – per l’usuale attenzione verso coloro che da giovanissimi vinsero quella competizione. Puntiamo a emozionare il pubblico con repertori d’elezione di musicisti davvero straordinari, cameristicamente ineccepibili e capaci di espriere con le loro note la bellezza in musica».
Si parte dunque lunedì 28 gennaio, alle 20.30 nella Sala Ridotto del Teatro Verdi, con il Trio Mondrian, vincitore dell’edizione 2007 del Premio Trio di Trieste, che inaugurerà la Stagione 2019 con un programma dedicato a Ludwig van Beethoven (Trio in sol maggiore op.1 n.2), Ernst Krenek (Trio Phantasie op.63) e Johannes Brahms (Trio in si maggiore op.8). Sarà un’occasione ulteriore per ritrovare l’Ensemble e il suo eccezionale quadro musicale dal suono raffinato, che esalta la straordinaria sensibilità del gruppo, l’affiatamento e la ricca esperienza nel fare musica.
Lunedì 25 febbraio riflettori sul Duo Sitkovetsky, vincitore dell’edizione 2011 e che -corte di vent’anni di esibizioni- ha tenuto concerti in duo in Germania, Italia, Estonia, nel Regno Unito alla Wigmore Hall di Londra e alla Carnegie Hall a New York. Si preannuncia espressivo e coinvolgente il concerto di Trieste che rileggerà pagine di Robert Schumann (Sonata n.2 in re minore op.121), Manuel de Falla (Suite Populaire Espagnole), Edvard Grieg (Sonata n.3 in do minore op.45).
Lunedì 18 marzo il testimone passerà allo Josef Suk Piano Quartet, vincitore dell’edizione 2013, con una serata dedicata a Robert Schumann e al suo Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op.47, e ad Antonín Dvořák, con il Quintetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op.81. A partire dal 2012 l’Ensemble si era trasformato in un Quartetto con pianoforte e in questa nuova veste ha vinto il Primo Premio al Concorso “Salieri Zanetti” di Verona nel 2012 e nel settembre 2013 il Primo Premio al Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, presidente di Giuria Bruno Canino. Oggi il gruppo suona in tutta Europa: nel dicembre 2014 ha ricevuto il “Czech Chamber Music Society Award” come miglior ensemble dell’anno e nel febbraio 2016 ha vinto la “London Grand Virtuoso Competition”.
Lunedì 1 aprile appuntamento con il Trio Debussy, vincitore nel 1997: costituitosi in seno al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, è attualmente il più longevo Trio italiano e uno dei rari Trii a “tempo pieno” nel panorama della musica da camera internazionale. A Trieste proporrà pagine di Franz Joseph Haydn (Trio in do maggiore Hob.XV:27 op.86 n.1), Frank Martin (Trio su melodie popolari irlandesi) e Franz Schubert (Trio n.2 in mi bemolle maggiore op.100 D.929).
Il Trio Gaon sarà di scena lunedì 15 aprile: è l’Enseble vincitore dell’edizione 2017 e a Trieste si esibirà su musiche di Felix Mendelssohn – Bartholdy (3 Duetti per violino, violoncello e pianoforte ,Trio n.2 in do minore op.66) e Johannes Brahms (3 Duetti per violino, violoncello e pianoforte). Pluripremiato nelle competizioni più prestigiose, il Trio si esibisce regolarmente in sedi internazionali ed è atteso nel 2019 il Trio Gaon a Torino, al Lingotto, e a Roma per i Concerti del Quirinale.
Si prosegue lunedì 29 aprile con il Duo Guliei (violoncello) – Lavrynenko (pianoforte): l’Ensemble, che si era aggiudicato l’edizione 2015 del Premio, nasce dalle aule della Hochschule für Musik di Amburgo, con repertorio che spazia dal classico alle opere contemporanee, nel 2019 suonerà alla Fondazione Cini di Venezia. A Trieste proporrà musiche la Suite italienne n.1 di Igor Stravinskij, e altre pagine romantiche tratte da Dmitrij Šostakovič (Sonata in re minore op.40) e Sergej Rachmaninov (Sonata in sol minore op.19).
Lunedì 6 maggio il pubblico di Trieste ritroverà il Duo Murakami, vincitore dell’edizione 2005 e che dopo l’affermazione al Premio Trio di Trieste ha vinto, nel 2008, il Primo Premio assoluto alla XXXI edizione del Concorso Internazionale “Premio Vittorio Gui” di Firenze. Dal 2010 Giun Murakami, vincitore di importanti concorsi per viola, è Prima Viola della WDR Sinfonieorchester Köln in Germania, un ruolo prestigioso che lo sta portando in tutto il mondo con tournée internazionali importantissime A Trieste il Duo si esibirà su musiche di Felix Mendelssohn – Bartholdy da “Lieder ohne Worte”, Franz Schubert con la Sonata in la minore D.821 “Arpeggione”, Ernst Bloch con la Suite Hebraique B.83 e Johannes Brahms con la Sonata in mi bemolle maggiore op.120 n.2.
Lunedì 13 maggio sarà emozionante ritrovare l’Ars Trio di Roma, vincitore dell’edizione 2001. Trieste li accoglierà con una serata dedicata a Sergej Rachmaninov con il Trio élégiaque n.1 in sol minore, Georgij Sviridov (Trio in la minore op.6) e Dmitrij Šostakovič (Trio n.2 in mi minore op.67).
Lunedì 9 settembre, infine, la proclamazione attesissima del vincitore del 20° Concorso “Premio Trio di Trieste” con il Concerto finale che sarà proposto su musiche di Brahms e di Gabriele Cosmi, vincitore del Concorso di composizione Premio Trio di Trieste-Coral Award 2018.

All’interno della stagione 2019 si svolgerà anche il 18° Festival Pianistico “Giovani Interpreti e Grandi Maestri”, dal 30 settembre al 28 ottobre con grandi nomi internazionali della tastiera, sempre nella Sala Ridotto del Teatro Verdi di Trieste.
L’inaugurazione ddi lunedì 30 settembre sarà affidata al pianista serbo Aleksandar Madžar: classe 1968, ha collaborato con prestigiosi direttori d’orchestra come Iván Fischer, Paavo Järvi, John Nelson e Marcello Viotti. Come solista si è esibito ovunque in Europa, da Berlino, aLondra, Roma, Firenze, Milano, Amburgo, Duisburg ed è protagonista dei maggiori festival, primo fra tutti quello di Salisburgo. Il concerto sarà dedicato tutto a Ludwig van Beethoven con l’esecuzione della Sonata op.27 n.1, della Sonata op.27 n.2 “Quasi una Fantasia”, e delle Sonate op.54 e op.53 “Appassionata”.
Lunedì 7 ottobre il Festival offrirà l’occasione per incontrare il pianismo di un grande talento, il friulano Sebastian Di Bin, considerato a livello internazionale come uno dei maggiori pianisti della sua generazione. Diplomato a Imola sotto la guida di Franco Scala e Piero Rattalino, ha vinto premi e riconoscimenti in importanti concorsi nazionali ed internazionali, come il Concorso Nazionale “Premio Venezia” (2003), il Concorso Pianistico Internazionale di Ischia e il “San Jose” International Piano Competition in California (U.S.A – 2014). Nel 1991 è stato nominato Ambasciatore dell’UNICEF per meriti artistici e ha rappresentato l’Italia, insieme a Luciano Pavarotti, al Gala Mondiale dell’Unicef ad Amsterdam. Si esibirà su pagine musicali di Fryderyk Chopin dai 12 Studi op.25 e op.10 e di Franz Liszt, da Études d’execution transcendante S.139.
Lunedì 21 ottobre sipario sul celebre pianista coreano Tae-Hyung Kim, fondatore del Trio Gaon con la violinista Jehye Lee e il violoncellista Hendrik Blumenroth. Nel 2013 ha vinto il Primo Premio all’Hastings International Piano Concerto Competition, che ha lanciato la sua carriera musicale in Inghilterra e in Europa. Kim si è esibito con orchestre internazionali di primo piano, tra cui la Royal Philharmonic Orchestra, Russian National Philharmonic Orchestra, Tokyo Symphony Orchestra, Kioi Sinfonietta di Tokyo, Orchestra Nazionale del Belgio e l’Orchestre National de France. A Trieste suonerà il Grazer Fantasie in do maggiore D.605 di Franz Schubert, la Sonata n.13 in si bemolle maggiore K.333 di Wolfgang Amadeus Mozart, i Drei Klavierstücke D. 946 di Franz Schubert e le Rhapsodie espagnole di Franz Liszt.
Gran finale lunedì 28 ottobre, con il concerto che vedrà protagonista il pianista Maurizio Baglini insieme all’Orchestra dei Virtuosi Italiani, primo violino concertatore Alberto Martini. Sarà emozionante gustare il programma nel segno di Franz Joseph Haydn, con il Concerto per pianoforte e orchestra in re maggiore, e di Fryderyk Chopin, con il Concerto per pianoforte e orchestra d’archi. Maurizio Baglini vanta una brillante carriera come solista, camerista, didatta e direttore artistico. Si esibisce nelle sedi più prestigiose, dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Teatro alla Scala di Milano, dal Teatro San Carlo di Napoli alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington. Dal 2008 promuove il progetto “Inno alla gioia”, che lo porta a suonare in tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di Beethoven/Liszt, con oltre cinquanta esecuzioni dal vivo. Come camerista suona stabilmente con la violoncellista Silvia Chiesa ed è direttore artistico dell’Amiata Piano Festival e consulente artistico per la danza e la musica del Teatro “Verdi” di Pordenone, oltre che Ambasciatore culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Fra le formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, l’Orchestra I Virtuosi Italiani si distingue per l’eccellente livello artistico e per le innovative idee musicali. Si esibisce regolarmente per i più importanti teatri ed enti musicali italiani ed internazionali. La straordinaria versatilità di repertorio consente di soddisfare e coinvolgere un pubblico sempre più vasto, spaziando dalla musica classica, con un occhio di riguardo per le interpretazioni filologiche su strumenti originali, al repertorio di confine, grazie a collaborazioni con artisti come Franco Battiato, Goran Bregović, Uri Caine e molti altri.

Gran finale, come sempre, con il Concerto di Natale in programma fuori abbonamento il 9 dicembre all’Hotel Savoia, affidato al Trio Metamorphosi composto da Mauro Loguercio e dai fratelli Angelo e Francesco Pepicelli, in occasione della serata conclusiva del grande “progetto Schumann” avviato dall’Ensemble. Il nome del Trio è un inno al processo continuo di cambiamento, così necessario in ambito artistico, e intende sottolineare la progressiva crescita di un complesso cameristico mai schiavo dell’abitudine, sempre pronto a mettersi in gioco con la volontà di creare prospettive di unicità in ogni performance. A livello discografico, il Trio Metamorphosi è parte del catalogo DECCA. Per tale prestigiosa etichetta ha registrato l’integrale per piano trio di Schumann.

Anche per il cartellone 2019 sono previste varie formule di abbonamento: info e conferme Soci dal 6 dicembre in poi in sede ACM e prevendite abbonamenti da gennaio presso TicketPoint Trieste – tel. 040 3498276. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it.
La Stagione 2019 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dalla Regione FVG, Mibact, Comune di Trieste, Iniziativa Centro – Europea, Generali, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami

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