LADRI DI BICICLETTE
il fim di Vittorio De Sica, manifesto del Neorealismo a Cinemazero lunedì 4 febbraio In versione restaurata

“Il centro ideale attorno al quale orbitano le opere degli altri grandi registi del neorealismo”. Con queste parole il critico cinemarografico André Bazin descrisse Ladri di Biciclette, capolavoro del neorealismo firmato da Vittorio De Sica, Premio Oscar come Miglior Film straniero.
A distanza di più di settant’anni Cinemazero lo ripopone sul grande schermo lunedì 4 febbraio alle 21.00 in versione reastaurata dalla Cineteca di Bologna.
Protagonista assoluto il quadro di miseria dell’Italia del dopoguerra, condensato magistralmente nella storia di un attacchino cui viene rubata la bicicletta, unico mezzo di sostentamento per sé e la famiglia.
In un’ipotetica scala di valori, assieme a Roma città aperta (1945), è da considerare tra le alte vette del neorealismo italiano. Nel miglior risultato del sodalizio De Sica – Zavattini (che ne cura la sceneggiatura), adattato dal romanzo omonimo di Luigi Bartolini, Ladri di Biciclette è resoconto in stile altamente drammatico del disagio sociale, familiare ed esistenziale, immerso nel segno rappresentativo di una città, ma soprattutto di una nazione ancora in ginocchio dopo gli esiti infausti della guerra. La cinepresa rincorre l’inconsolabile, furioso e poi rassegnato vagare dell’uomo e di suo figlio per le strade di una Roma ancora tormentata dalle disgrazie del passato.

Biglietti disponibili in prevendita: www.cinemazero.it

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