Sarà proiettato domenica 27 settembre, alla 38ma edizione del Bellaria Film Festival, il documentario di Stefano Giacomuzzi Sotto le stelle fredde, omaggio alla dura vita pastorale tra le montagne della Carnia, dove il regista ha trascorso molto tempo tra il 2015 e il 2016 per seguire e riprendere la vita di alcuni abitanti di quei luoghi.

Il film è inserito all’interno del concorso Bei Young Doc, dedicato ai giovani registi under30 autori di lavori prodotti dall’1 gennaio 2019 inferiori ai 90 minuti, inediti o già presentati in altri festival o anche distribuiti in sala.

Girato in un rigoroso bianco e nero, Sotto le stelle fredde può essere considerato un documentario meramente osservativo sulla vita quotidiana di tre personaggi, ma anche un film in qualche modo di finzione, dove l’autore partendo da frammenti di reale plasma la realtà che gli si è presentata davanti alla macchina da presa, per ricomporla e raccontare la sua storia, la sua visione del mondo. Una testimonianza antropologica su mestieri e stili di vita che stanno scomparendo, parlato interamente in lingua friulana. Il racconto del microcosmo della Carnia diventa un espediente per parlare della vita dell’uomo, del suo rapporto con gli animali, la natura e soprattutto con il tempo.

Sotto le stelle fredde è tra i 25 documentari in concorso alla 38ma edizione del Bellaria Film Festival che si tiene dal 23 al 27 settembre 2020 a Bellaria-Igea Marina, sotto la direzione artistica di Marcello Corvino. I lavori ammessi al festival sono focalizzati sui princìpi promossi dall’articolo IX della Costituzione Italiana (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”), un’aderenza tematica valutata dalla Giuria internazionale presieduta da Moni Ovadia.

Stefano Giacomuzzi è un regista di documentari formatosi presso la Arts University Bournemouth dove si è laureato specializzandosi in documentari. Dopo aver collaborato a diverse campagne per Benetton durante il suo anno di residenza presso il centro di ricerca Fabrica, ha deciso di concentrarsi sulla produzione di documentari. Particolarmente interessato a storie di persone con forti passioni, la sua produzione è varia e consiste in lavori molto diversi nello stile.

Comunicato stampa

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