ph. Andrea Pizzalis

ph. Andrea Pizzalis

Penultima giornata di Festival all’insegna delle diversità che si incontrano, degli opposti (che si attraggono). Vita e morte, abissi e altezze, una musica che fonde tutte le musiche d’Europa. È questo uno dei messaggi Millennials che Mittelfest 2018 vuole dare.

Apre il cartellone della Danza alle 20, nel Teatro Ristori, Dark Union, spettacolo messo in scena da EnKnapGroup, l’unica compagnia di danza permanente della Slovenia, diretta dal suo fondatore, il coreografo e ballerino di fama internazionale Iztok Kovac.

A seguire, alle 21.30 e 22.30, nelle Officine Civiform, prima assoluta per la produzione Mittelfest degli italiani Stefano Ricci e Gianni Forte che con i loro strepitosi attori “camminano sulla lama del rasoio da anni, provocando centinaia di piccole e grandi rivoluzioni nella mente e nel cuore del pubblico. Non si accontentano di raggiungere l’orlo e guardare giù nell’abisso. Vogliono farci saltare e scoprire che possiamo volare con loro.” – parole del direttore Haris Pašovic. Che sceglie di chiudere la giornata con un altro, straordinario concerto serale. A salire sul palco di piazza Duomo, alle 23, sarà questa volta la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra. “Dopo aver ascoltato Sandra Sangiao cantare una canzone tradizionale bosniaca e la band suonare un tipico brano macedone, è un bugiardo chi ha il coraggio di dire che non è possibile capire veramente l’altro.” (Pašovic)

Foto Andrej Lamut

DARK UNION
Al centro di Dark Union c’è la tragica storia di due sposi novelli che riescono a vivere solo pochi effimeri momenti di felicità prima che la morte li separi. Il coreografo Josef Nadj e i suoi ballerini cercano di evocare la malinconia che accompagna questa relazione. Nadj offre qui una rivisitazione del suo primo successo internazionale, Canard pekinois (1987), uno spettacolo che affrontava lo stesso tema. I ballerini di En-Knap –Luke Thomas Dunne, Ana Štefanec, Jeffrey Schoenaers, Lada Petrovski TerNovšek, Matea Bilosnić e Gilles Noël – non erano neppure nati quando un giovane Josef Nadj creò Canard pekinois. Ora danzano con lui in questo balletto su Eros e Thanatos.
Josef Nadj è nato in un villaggio della Kanjiža, ex-Jugoslavia, ed è rimasto fedele a questo luogo della sua infanzia. Ha fatto carriera in Francia come direttore del Centre chorégraphique national d’Orléans. Ha lavorato anche in Ungheria e Serbia. Si distingue per il suo stile particolare e la sua teatralità. Ha portato i suoi spettacoli in diversi festival in giro per il mondo.
EnKnapGroup, condotto dal suo fondatore, il coreografo e ballerino di fama internazionale Iztok Kovač, è l’unica compagnia di danza permanente della Slovenia. Sin dalla sua fondazione, dieci anni fa, EnKnapGroup ha lavorato con oltre 30 coreografi e registi teatrali sloveni e internazionali di diversa estrazione estetica, e ha creato un repertorio di 25 interi spettacoli acclamati dal pubblico.

ph Nene Malingamba

TAMERLAN
Tamerlano e Zenocrate sono due giovani criminali assetati di potere, individui che hanno pagato cara la loro libertà per uscire dal mucchio. Sono diventati imperatore e imperatrice di luoghi abbandonati, di una clandestinità allettante, di istinti inquietanti, di amore disperato, di desideri animali, di soluzioni impossibili, di colpi inaspettati, di decisioni avventate, di avidità liberata e rabbia inespressa.
Alcune idee perseguitano gli artisti per anni chiedendogli di essere portate alla luce, analizzate e articolate. È questo il caso di una scena che Ricci/Forte (al secolo Stefano Ricci e Gianni Forte) toccarono in uno spettacolo ideato una decina d’anni fa. Tamerlano era una breve parte della produzione di questo prolifico duo lasciata da parte molto tempo fa. Ma Tamerlano non li ha lasciati da parte. Ha provocato Ricci/Forte e li ha raggiunti a Cividale del Friuli.
Tamerlano è una storia basata vagamente sulla scena del testo di Ricci/Forte ispirato vagamente al Tamerlano di Christopher Marlowe, che si rifà vagamente alla vita di Timur, imperatore mongolo del XIV secolo. Complicato? Vagamente. Ma non è la storia che importa quanto la sua immediatezza.
Giuseppe Sartori, Anna Terio e Piersten Leirom recitano con furia una storia sui giovani persi in un posto difficile nel mondo, alimentato dallo spettacolo e guidato da un sempre maggior profitto.

BARCELONA GIPSY BALKAN ORCHESTRA
Non gli è servito molto per conquistare cuori in tutto il continente. La Barcelona Gypsy balkan Orchestra con la sua straordinaria musicalità, infinito calore e sorprendenti capacità ha riunito con la sua musica milioni di europei. Il modo stesso in cui presentano i componenti della band ne amplifica la voce:
Sandra Sangiao, Voce (Catalogna, Spagna) – Il nostro sole, la nostra anima ed energia
Mattia Schirosa, Fisarmonica (Italia) – Il nostro cervello, la nostra intuizione e follia
Lugien Chanal, Chitarra (Francia) – Il nostro infaticabile uomo da jam session, la nostra gentilezza e creatività
Stelios Togias, Darbuka, Bendir, Cajón, Davul, Riq, Tzouras (Grecia) – Il nostro motore ritmico, il miglior autista e il nostro uomo selvaggio
Ivan Kovacevic, Doppio Basso (Serbia) – Il nostro cuore, la nostra saggezza e forza
Daniel Carbonell, Clarinetto (Catalogna, Spagna) –Il nostro suono klezmer, elegante clarinettista e fotografo
Oleksandr Sora, Violino (Ucraina) – Il nostro stile classico, orecchio raffinato e virtuoso
Musicisti straordinari, capaci di creazioni straordinarie e di trasferire e rielaborare in musica le nostre mille complessità.

A venire: Domenica 15 luglio

ore 18.00 – Teatro Ristori
Formica feroce/Ant Ferocious (Slovenia)
Ideato e diretto da Iztok Kovač
Performers e co-creatori: Luke Thomas Dunne (Great Britain), Ana Štefanec Knez (Slovenia), Jeffrey Schoenaers (Belgium), Lada Petrovski Ternovšek (Croatia), Matea Bilosnić (Croatia), Gilles Noël (Belgium), Željko Hrs (Slovenia)
En Knap Ljubljana
(Danza, prima nazionale, spettacolo per bambini)

Ore 20.00 – Chiesa di S. Francesco
Connessioni ungheresi (Austria, Germania, Ungheria)
Andreas Ottensamer (clarinetto)

E con:
Barbabas Kelemen, violino
Anna-Liisa Bezrodny, violino
Katalin Kokas, viola e violino
Jan Erik Gustafsoon, violoncello

Programma:
Béla Bartók, estratti dai 44 duetti per due violini
Zoltán Kodály, Duo per violino e violoncello
Johannes Brahms, Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115
(Musica)

ore 21.30 e ore 22.30 – CIVIFORM
Tamerlan (Italia)
da Christopher Marlowe
drammaturgia, adattamento, set, costumi di ricci/forte
regia Stefano Ricci
con Giuseppe Sartori, Anna Terio, Piersten ieirom
ricci/forte, Mittelfest 2018
(Teatro, prima assoluta)

Ore 23.00 – Piazza Duomo
Dzambo Auguševi (Macedonia)
(Musica)

Info: www.mittelfest.org

Comunicato Stampa

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