CONSEGNATO  A LEO GULLOTTA IL PREMIO “VOCALIA/ANIME DOPPIE”
DEDICATO AI PROTAGONISTI DEL DOPPIAGGIO GULLOTTA DEDICA IL PREMIO A LILIANA SEGRE “E CHE LA VOCE VOSTRA SIA SEMPRE LIBERA”
L’INCONTRO NEL RIDOTTO DEL TEATRO VERDI DI MANIAGO COLLEGATO AL FESTIVAL VOCALIA E AL PROGETTO DI FORMAZIONE CONDOTTO CON CINEMAZERO CHE HA COINVOLTO IL LICEO TORRICELLI SUL TEMA DEL DOPPIAGGIO

“A Leo Gullotta per la meticolosa cura con cui, prestando ad altri la propria voce, ha curato carattere ed essenza di tanti personaggi”: con questa motivazione è stata assegnato e consegnato, nel Ridotto del Teatro Verdi di Maniago, al grande attore e doppiatore italiano, il premio “Vocalia. Anime doppie”, prima edizione del riconoscimento collegato al festival di musica Vocalia, destinato ai doppiatori che nella loro carriera si siano distinti per la qualità del loro lavoro.
Il premio, consegnato a Gullotta – uno dei più grandi protagonisti italiani del settore – dal sindaco di Maniago Andrea Carli, insieme all’assessora alla cultura Anna Olivetto e al direttore artistico di Vocalia Gabriele Giuga, è una forbice da ricamo realizzata da Dario Di Chiara dell’azienda Bedima (modello “Valentina”, in omaggio alla figlia), scelta proprio per simboleggiare, così come il ricamo, la preziosità del lavoro svolto dai doppiatori e la loro attenzione ai minimi dettagli e sfumature. E’ stato poi confezionato artisticamente in un quadro dai ragazzi di “Casa Carli” che partecipano al laboratorio creativo condotto da Ilaria Bomben.
Per il secondo anno consecutivo, una sezione del festival musicale Vocalia, promosso dal Comune di Maniago con il sostegno della Regione e la cui 13. edizione si è tenuta nel maggio di quest’anno, ha voluto esplorare una peculiare declinazione dello strumento vocale, vera e propria eccellenza del made in Italy: il doppiaggio cinematografico. Vocalia con Cinemazero di Pordenone ha quindi elaborato un progetto di formazione rivolto all’ istituto maniaghese di istruzione superiore “E. Torricelli”, dedicato ai mestieri legati al doppiaggio e dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, con il doppiatore Franco Zucca, quest’anno il formatore Paolo D’Andrea ha coinvolto alcune classi in un laboratorio dedicato nello specifico alla tematica dei film di animazione. Ne hanno preso parte 120 studenti delle classi dalla prima alla quinta della sezione linguistica e della seconda S del liceo scientifico sportivo, coordinati dalla professoressa Rosa Lauricella con la collega Manuela Centazzo. Un’esperienza coinvolgente e per alcuni entusiasmante, tanto che qualche ragazzo ha espresso il desiderio di orientarsi in futuro al doppiaggio e al mondo dello spettacolo.
Un ulteriore passo in direzione dell’approfondimento, dello studio e del riconoscimento della magia che la voce sa evocare nell’animo dell’uomo è stato appunto l’istituzione di un premio speciale destinato ai doppiatori che nella loro carriera si sono distinti  per la qualità del loro lavoro.
Gullotta 73 anni, di cui 54 di carriera, ha parlato della professione del doppiatore nel nostro Paese, della grande tradizione del settore, dello studio necessario per acquisire conoscenze e tecnica, della capacità di adattare la voce in base al suo utilizzo al cinema piuttosto che davanti al microfono di una radio, dei turni di doppiaggio faticosi. Scatenando applausi fra il pubblico si è calato con la voce nei panni di Joe Pesci che interpreta l’ultimo film di Martin Scorsese “The Irish man” con Al Pacino, Robert De Niro e a cui ha prestato la voce ma anche in quelli inconfondibili di “Manny” del celebre “L’era glaciale” . Ha quindi spaziato a tutto campo sulla sua passione per la professione dell’attore, sull’Italia che vive un profondo malessere, sulla scarsa attenzione alla cultura, sui giovani bistrattati, sull’importanza del teatro come comunità, e sulla necessità della memoria. E a questo proposito ha voluto dedicare il premio a Liliana Segre, rivolgendosi così ai presenti : “Che la vostra voce non si spenga mai. E che questo Paese abbia sempre la forza di di conservare la sua voce, libera democratica e storica, come quella di Liliana Segre”

comunicato stampa

 

 

 

 

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