JAZZ & WINE OF PEACE 2019
DOMENICA 27 ottobre
ULTIMA GIORNATA DI JAZZ & WINE OF PEACE ANCORA NOMI (E CALICI) DI PRESTIGIO DAI NORVERGESI / STATUNITENSI BALLISTER AGLI YELLOW SQUEED DI FRANCESCO DIODATI CRESCIUTO NELLA SCUDERIA DI RAVA
IL GRAN FINALE CON ALY KEITA E AMID DRAKE PER UN VIAGGO FRA USA E AFRICA E IL TALENTO PRODIGIOSO DI THEON CROSS FYAH

Gran finale domani, domenica 27 ottobre, per la ventiduesima edizione di Jazz & Wine of Peace, il festival ideato dal Circolo Controtempo di Cormòns (Go), manifestazione che coniuga le eccellenze enogastronomiche del territorio, dove nascono vini tra i più apprezzati al mondo, con un programma musicale che vede protagonisti le grandi stelle del jazz internazionale e i giovani talenti.
La giornata riserva ancora nomi prestigiosi e calici d’eccellenza e si comincia già alle 11.00 nella Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo con il concerto dei Ballister, trio formato da Dave Rempis, Fred Lonberg-Holm e Paal Nilssen-Love, che combina la musica di Chicago con il sound della scena musicale scandinava.
Sempre alle 11, nell’Azienda Agricola Magnas di Cormòns, il concerto di Filippo Orefice Malaika Trio, capitanato da Filippo Orefice con Fabrizio Puglisi al piano e Marco D’Orlando alla batteria. I tre eseguono un repertorio originale in cui compaiono come meteore composizioni jazz o melodie popolari. Il filo conduttore tra una composizione e l’altra è l’improvvisazione estemporanea, che vuole attingere a più stili. A seguire, alle 13, a Villa Codelli (Mossa), i ritmi serrati, le aperture improvvise e le commistioni di suoni elettronici e acustici degli Yellow Squeed guidati da Francesco Diodati, chitarrista cresciuto nella scuderia di Enrico Fava che si esibisce insieme a Francesco Lento, Enrico Zanisi, Glauco Benedetti ed Enrico Morello. Alle 15:30 nella Cantina dei Produttori di Cormòns, il concerto di Aly Keita e Hamid Drake che propongono un viaggio sonoro sospeso tra l’Africa di ieri e gli Stati Uniti contemporanei: musica solare, gioiosa, ritmicamente ossessiva e iterata, con ripetizioni a loop, mille sfumature ritmiche e riprese di nenie danzanti della tradizione griot dell’Africa Occidentale.
A concludere quest’ultima giornata di festival, alle 18, a Borgo Conventi (Farra d’Isonzo), il concerto di Theon Cross Fyah che, con la sua tuba e il suo stile innovativo, accosta il suono del jazz tradizionale alla spinta ritmica tipica dell’afrobeat più sfrenato: “Un giovane talento prodigioso”, secondo il New York Times.

INFORMAZIONI
Il programma integrale di “Jazz & Wine of Peace” è sul sito www.controtempo.org
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
info: www.controtempo.org, 0039 347 4421717

comunicato stampa

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