FOLKEST A CAPODISTRIA 19 e 20 luglio 

Il 19 luglio in Piazza Carpaccio a Capodistria suoneranno per Folkest gli Irdorath (Bielorussia), gruppo che propone una musica senza confini di generi, con influenze varie, dove l’idea del fantasy è stato il punto di partenza   sviluppato  strumentalmente da due cornamuse. Il duo si è poi allargato alla formazione attuale che vede: violino, batteria, strumenti a corda, ghironda, tastiere, flauti e didgeridoo.  Il 20 luglio, infine, gli attesissimi PFM (Italia), ingresso gratuito.  Folkest a Capodistria nasce grazie a una collaborazione nata nel 1992 tra l’Associazione Culturale Folkgiornale e il Comitato Organizzatore della CAN di Capodistria che alla fine degli anni ’90 ha dato vita all’AIAS Capodistria. In questi anni son moltissimi gli artisti di grande valore che si sono succeduti nelle piazze e nei luoghi storicamente delegati ai concerti del capoluogo istriano, grazie al contributo della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, del Comune Città di Capodistria e del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia.

Venerdì 19 luglio in Piazza Carpaccio alle 21.30 sarà la volta degli IRDORATH dalla Bielorussia. Vladimir e Nadezhda si incontrarono da poveri studenti, con in testa l’idea di creare una musica senza confini di generi, con varie influenze, dove l’idea della fantasy fosse il nucleo. E il primo nucleo strumentale furono proprio le loro due cornamuse. Il gruppo si è pian piano allargato fino all’attuale formazione che offre uno spettacolo che, dopo aver abbandonato la linea medievalista, punta oggi a uno stile personale molto originale, più vicino al fantasy e al folk-metal.
Sabato, 20 luglio in Piazza Carpaccio alle 21.30 i mitici PFM – Premiata Forneria Marconi (Italia). La Premiata Forneria Marconi (nota anche come PFM) è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità, sia in Italia sia a livello internazionale (nel Regno Unito, in America e in Giappone). Tra i gruppi italiani del rock progressivo degli anni settanta (Banco del Mutuo Soccorso, Stormy Six, Osanna, Pooh, Acqua Fragile, The Trip, Goblin, Area, Perigeo, Le Orme, Opus Avantra, New Trolls), la PFM è stata l’unica a ottenere successo fuori dai confini nazionali. All’epoca fu tra i pochi complessi italiani a entrare nella classifica degli album nella celebre rivista statunitense Billboard. È musicalmente imparentata con band come i Genesis, la parte progressive dei Pink Floyd o i primi King Crimson e Gentle Giant. Inoltre ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti tecniche dei suoi componenti.

comunicato stampa

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