FOLKEST 2018: QUARANTA EDIZIONI DI UN FESTIVAL CHE ESPLORA LE MUSICHE E LE CULTURE DEL MONDO.

DOPO AVER PORTATO LA SUA MUSICA IN BEN 26 COMUNI DELLA REGIONE, LA QUARANTESIMA EDIZIONE DI FOLKEST FESTEGGIA LA SUA FASE FINALE A SPILIMBERGO TRA DOMANI, VENERDÌ 6, E LUNEDÌ 9 LUGLIO CON CONCERTI, OSPITI, INCONTRI, PRESENTAZIONI EDITORIALI E FINALISSIMA DEL CONCORSO “SUONARE@FOLKEST” 2018

Dopo aver attraversato ben 26 Comuni di tutta la regione, la quarantesima edizione di Folkest approda a Spilimbergo per la fase finale che suggella la kermesse con un’intensa quattro giorni tra domani, venerdì 6, e lunedì 9 luglio con concerti, ospiti, incontri e presentazioni editoriali.
Attesi sui palchi di Spilimbergo i finalisti di uno degli appuntamenti di punta del festival, Suonare@Folkest: le prime esibizioni da venerdì e la finalissima lunedì 9 luglio ripresa integralmente dalle telecamere dei programmi della Sede Rai del Friuli Venezia Giulia con la conduzione del noto autore e giornalista di Rai Radio1 Gianmaurizio Foderaro. Ospite d’onore della serata il “leone” Shel Shapiro.
La prima serata a Spilimberg si apre (venerdì 6 luglio alle 21.00) con sei esibizione di singoli o gruppi, tre dei quali saranno ammessi alla finalissima di Suonare@Folkest,. Sul palco il giovanissimo cantautore friulano Alvise Nodale, il gruppo veneto Contrada Lorì, il Random Quartet nato all’interno del Conservatorio Verdi di Torino, sempre dal Piemonte La Quadrilla che propone una musica d’autore dai ritmi incalzanti con testi di denuncia sociale, all’artista toscana Giuditta Scorcelletti, miglior interprete al Premio Parodi 2017, fino al gruppo lucano Renanera che riprende elementi della tradizione riproponendoli in chiave world music.
Un nuovo e inediti ciclo di incontri in programma nella Torre Orientale che nelle giornate di sabato e domenica darà spazio dalle 18.00 ad incontri e prestigiose presentazioni editoriali. Sabato alle 18.00 protagonista Adriana Schepis con la sua biografia “Patti Smith – Voglio, ora” che ripercorre la vita della celebre autrice e cantante. Sempre sabato 7 luglio, Enzo Gentile e Roberto Crema presenteranno “Hendrix’68 – The Italian Experience” che gli autori dedicano a quella prima e unica volta in cui Jimi Hendrix e i suoi Experience, vennero in tour in Italia, nel maggio 1968: foto inedite, testimonianze di fortunati spettatori, articoli e riviste originali, biglietti e altri memorabilia compongono un caleidoscopio di ricordi nel cinquantesimo anniversario di quel memorabile evento.
Tra gli ospiti più attesi anche Claudio Trotta con il suo libro “No pasta no show”. Trotta è in assoluto tra i più noti e stimati produttori e promoter indipendenti di spettacoli dal vivo nel mondo che dalla fine degli anni Settanta ha organizzato più di quindicimila eventi in Italia e nel mondo lavorando con artisti come Bruce Springsteen, AC/DC, Kiss, Sting, David Bowie, Metallica, Frank Zappa, Elio e le Storie Tese, Renato Zero, Ligabue, Negramaro e tanti altri…Claudio Trottache quest’anno riceverà anche il premio alla carriera che gli sarà consegnato nella serata conclusiva di lunedì 9 luglio – sarà l’ospite d’onore domenica alla Torre orientale alle 19.30 preceduto, alle 18.00, dalla presentazione del libro “Non sei mai stata mia, ti sei solo seduta accanto con le poesie e le illustrazioni firmate da Alberto Geatti: a percorrere con lui il filo dei ricordi il critico musicale Andrea Ioime.
L’intensa giornata di sabato 7 luglio sarà aperta già alle 11.00 alla Quadreria Tono Zancanaro con il presidente di “Note Legali” Andrea Marco Ricci nell’incontro pubblico su “Diritti d’autore, diritti connessi e nuove realtà”, che approfondisce i diritti connessi degli artisti interpreti ed esecutori in campo musicale.
Dopo il doppio appuntamento alla Torre Orientale, i due palchi allestiti in piazza Garibaldi e Piazza Duomo presenteranno (dalle 20.30 in piazza Garibaldi) gli italiani “Capitano tutte a noi”, gruppo formatosi all’interno della cooperativa Itaca che Folkest affianca da anni, il gruppo folk della Repubblica Ceca Ponk, trio che mescola il folk con il pop e il funk, tra innovazione e tradizione, e La Mesquia, gruppo piemontese vincitore di Suonare@Folkest nel 2015, tra le più vive realtà della scena delle valli di cultura occitana.
In Piazza Duomo dalle 21.15 il gruppo di ricerca e canto popolare La Macina Marche seguito dalla        Tomat Band con il concerto Twenty for twenty – Vent’anni di Sting in venti canzoni, un progetto nato da un’idea di Davide De Lucia, Andrea Del Favero, Flavio Paludetti e Cristian Cecchetto.
Spazio domenica 8 in piazza Garibaldi a Massimo Bertinieri in arte Stona, recente vincitore del Biella Festival con il brano Belladonna, realizzato con la produzione elegante e raffinata di Guido Guglielminetti (storico bassista e produttore dei progetti musicali di Francesco De Gregori, nonché collaboratore, tra gli altri, di Battisti, Mina, Bandabertè, Ivano Fossati, Umberto Tozzi, Mia Martini). A seguire i Carantan Friuli che quasi un ventennio ricercano e ripropongono il patrimonio musicale friulano dal XVI secolo fino ai tempi più recenti. A chiudere i lombardi Alzamantes la folk-rock band rivelazione che meglio rappresenta l’evoluzione del panorama Balfolk italiano. In piazza Duomo alle 21.15 il palco è per il friulano Franco Giordani, protagonista dal 2004 di un lungo sodalizio artistico con Luigi Maieron che ha partecipato a spettacoli come Con il cielo e le selve, I Turcs tal Friûl e Tre uomini di parola con Toni Capuozzo e Mauro Corona. Alle 22.00 si apre la finestra sul folk-metal, con uno dei gruppi dell’Est Europa più titolati del settore, i bielorussi Irdorath.
Gran finale lunedì 9 luglio (ore 21.15 piazza Duomo) con la finalissima di Suonare@Folkest, ospite d’onore della serata presentata da Gianmario Foderaro Shel Shapiro.
A chiudere ufficialmente il calendario di Folkest numero quaranta una presenza d’eccezione: il prossimo 8 agosto Udine accoglierà, nella suggestiva cornice del Castello, uno degli eventi clou dell’estate non solo friulana, con uno dei quattro concerti italiani della tournée che segna l’addio alle scene di Joan Baez

comunicato stampa

 

 

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