Cosa cerca il turista cinese?
ITALIAN STYLE, ARTIGIANATO DI ECCELLENZA, QUALITA’ DELL’AMBIENTE. OPPORTUNITA’ PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA.
C come Cina, C come chance: a Pordenone un convegno IRSE per offrire nuovi strumenti di lettura ad operatori turistici, e non solo. Ad aziende e a giovani in formazione.
Martedì 10 luglio, ore 9/13 Pordenone, Auditorium Zanussi con Francesca Spigarelli, Direttore China Center, docente di Economia Applicata all’Università di Macerata; Filippo Fasulo, di Fondazione Italia-Cina, coordinatore scientifico del Centro Studi e ricercatore ISPI; Lala Hu, docente marketing e comunicazione, dipartimento di Management, Università Ca’ Foscari Venezia e Giovanna Tosetto, guida turistica FVG e esperta italiana del COTRI Italia – Istituto cinese di ricerca sul turismo.

Perché un focus sulla Cina in Friuli Venezia Giulia? La risposta è già eloquente nel titolo del convegno “Cosa cerca il turista cinese? Italian style, artigianato di eccellenza, qualità dell’ambiente”, organizzato dall’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei in programma martedì 10 luglio dalle 9 nell’Auditorium del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone. Spiega la presidente IRSE Laura Zuzzi: «L’attenzione a dove sta andando la Cina, luci ed ombre comprese, è imprescindibile. Il convegno servirà per dare altri strumenti di lettura partendo dal punto di vista del turismo e servirà anche a rinsaldare la fiducia nelle potenzialità del Friuli Venezia Giulia, un ricco territorio che, oltre alla disponibilità del porto di Trieste – non a caso scelto nella Mappa della Nuova Via della Seta di Xi Jinping – può vantare non poche eccellenze in termini di innovazione, qualità della vita, salvaguardia dell’ambiente. Sarà utile anche per offrire alle aziende che operano in import e export e agli operatori turistici indicazioni utili anche per meglio comunicare il made in Italy nelle piattaforme digitali, strumenti imprescindibili, in cui si registra un notevole ritardo». I relatori invitati dall’IRSE sono infatti nomi di primissimo piano rispetto all’evoluzione e all’apertura avviata dalla Cina sul fronte delle relazioni economiche e culturali con l’Occidente. Francesca Spigarelli, Professore associato di Economia Applicata all’Università di Macerata e Direttore China Center, ci guiderà in una riflessione intorno a Nuova Cina: leader globale per qualità e innovazione? Dei Flussi turistici cinesi: opportunità per l’Italia” tratterà Filippo Fasulo, coordinatore scientifico del Centro Studi della FONDAZIONE ITALIA CINA e ricercatore ISPI. Si prosegue con un’indagine su “La via della seta digitale: strumenti e canali per comunicare il made in Italy in Cina”, intervento a cura di Lala Hu, docente e ricercatrice di marketing e comunicazione, dipartimento di management, Università Ca’ Foscari Venezia. Seguirà l’intervento di Giovanna Tosetto, guida turistica FVG e esperta italiana del COTRI Italia – Istituto cinese di ricerca sul turismo, dedicato a “Cosa può offrire il Friuli Venezia Giulia e come prepararsi ad accogliere il turista cinese”.
Spiega Filippo Fasulo in un recente intervento: «il turismo è una delle voci principali del settore del lusso in Cina. L’Europa pare essere la destinazione da sogno nei prossimi tre anni per il 47% dei ricchi cinesi. Come confermato da un recente rapporto, vi è la costante ascesa di un nuovo soggetto di viaggiatori di lusso, ovvero i giovani fra i 18 e i 36 anni. Secondo i dati della World Tourism Organization, i turisti cinesi sono di gran lunga i primi al mondo per acquisti all’estero con 292 miliardi di dollari (2015), seguiti dagli statunitensi fermi a 112 miliardi di dollari. Dati confermati anche in riferimento al caso italiano, dove i cinesi costituiscono da soli un terzo degli acquisti Tax Free. Riuscire dunque a offrire pacchetti di interesse ai viaggiatori cinesi di lusso è un’opportunità di gran valore per il sistema turistico italiano. I cinesi amano l’Italian Style: un esempio è rappresentato dalla catena di hotel Lamborghini: l’azienda emiliana, fondata dal figlio del fondatore dell’azienda di auto di lusso è presente in Cina con 4 strutture ricettive di alto livello ed ha in programma l’apertura di almeno altri 4 entro il 2018. L’investimento è legato a una joint venture con i cinesi Join In Group e si prefigge l’obiettivo di coniugare lo stile italiano con il gusto estetico cinese».
«L’apertura del Paese asiatico ai modelli culturali d’eccellenza occidentali offre nuova linfa al settore delle industrie culturali e creative – osserva Francesca Spigarelli – Questa prospettiva apre possibilità molto rilevanti per l’Italia e per tutti gli enti, associazioni ed imprese che ruotano attorno al settore della cultura, dell’arte, dell’intrattenimento e dell’innovazione digitale all’insegna dell’umanesimo. L’estrema attenzione della Cina per la cultura e le sue varie forme di espressione pone l’Italia in una prospettiva privilegiata. Si pensi, ad esempio, alle opportunità legate dell’opera lirica, all’animazione, al cinema, ed in generale ai servizi collegati a benessere e divertimento». «Particolare attenzione – sottolinea la presidente IRSE Laura Zuzzi – sarà dedicata, come da metodologia IRSE, al coinvolgimento di studenti pordenonesi e friulani per meglio orientare i loro studi futuri e le eventuali scelte professionali. Sono state programmate tre specifiche “esperienze”: di un giovane professionista italo-cinese, di una docente di cinese nell’ambito dei progetti dell’Istituto Confucio di Venezia che offre interessanti borse di studio in Cina, e di una laureanda che ha usufruito di tali borse di studio. Parteciperanno al Convegno anche il gruppo internazionale dei Curiosi del Territorio 2018, giovani professioniste e studentesse universitarie provenienti da: Belgio, Bielorussia, Finlandia, Germania, Polonia, Serbia, Russia, Ucraina, Ungheria e giovani italo-cinesi recentemente laureati in Marketing e Comunicazione all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

comunicato stampa

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