IRSE PORDENONE, 29 NOVEMBRE 2018
TUTTA COLPA DI GERMANIA E FRANCIA?
L’EMERGENZA DI UNA NUOVA LEADERSHIP
GIOVEDI’ 29 NOVEMBRE LA TERZA PUNTATA DEL CORSO IRSE SU “PROGETTO EUROPA” CI ACCOMPAGNA A SCOPRIRE LE NUOVE DINAMICHE DI LEADERSHIP DELL’EUROPA CON DUE GIORNALISTI ATTENTI OSSERVATORI DELLA GERMANIA ANCORA GUIDATA DA ANGELA MERKEL MA IN EQUILIBRIO DIFFICILE E DELLA FRANCIA DI MACRON CHE PROPRIO IN QUESTI GIORNI VEDE ESPLODERE GRANDI CONTRADDIZIONI: BEATRICE BENOCCI, AUTRICE DI “LA GERMANIA NECESSARIA” E FRANCESCO MASELLI, COLLABORATORE DEL QUOTIDIANO FRANCESE “L’OPINION”

Se in questi giorni l’attenzione di tutti è focalizzata sull’Italia assediata dallo spread e bocciata dalla Commissione Ue, si evidenzia sempre più determinante la questione leadership europea: come, e con quale leadership, evolverà l’eurozona che ha trovato un uomo forte – e contestato – in Macron, ma non smette di guardare alla Germania di Angela Merkel come guida carismatica del continente? Con perfetto tempismo è l’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei di Pordenone, ad affrontare il tema, per niente avulso dalle nostre vite, ma che anzi ci condiziona ogni giorno sotto il profilo economico, politico e di evoluzione sociale. Giovedì 29 novembre, alle 15.30 nell’Auditorium Casa Zanussi a Pordenone ci si interrogherà appunto su: “Tutta colpa di Germania e Francia? L’emergenza di una nuova leadership”. Protagonisti saranno due attenti osservatori dei due Paesi: Beatrice Benocci, ricercatrice in Storia delle Relazioni Internazionali e fresca autrice del libro “Germania necessaria”, insieme a Francesco Maselli, collaboratore del quotidiano francese LOpinion e de Il Foglio. Introduce, con apporti video tra passato e attualità, e coordina gli interventi il giornalista Roberto Reale, curatore della rassegna IRSE dedicata a “Progetto Europa. Integrazione o implosione”.
Beatrice Benocci nel suo libro, Franco Angeli Editore,2017, “La Germania necessaria: L’emergere di una nuova leading power tra potenza economica e modello culturale” si focalizza sul Paese che già dal 2012 si presentava non più solo quale attore economico affidabile, non più solo come membro leader della Ue, ma come Paese autonomo nello scacchiere internazionale e nelle aree di crisi. Una novità che apriva spazi di analisi e nuove domande sul percorso che la Germania aveva vissuto: da stato totalitario a modello culturale condivisibile a livello globale. In definitiva, era mutato il rapporto di controllato/controllore in favore di un nuovo concetto di “necessità” di Germania. Si poneva, e si pone tuttora il tema di una Germania necessaria e nuova leading power.
Francesco Maselli si occupa di politica francese scrivendo per Il Foglio e “IL” de IlSole24Ore. Dal Settembre 2016 cura la newsletter Marat, nata per seguire le elezioni presidenziali francesi, nella quale, dal Gennaio 2018 racconta, con interviste, reportage e approfondimenti cosa accade nella Francia di Macron. Collabora con il quotidiano francese L’Opinion, per cui scrive da Roma sulla politica e società italiana. È autore radiofonico per Radio 2. “Se oggi si votasse -afferma Maselli – Macron non andrebbe oltre al 30%. Esiste una parte della popolazione costituita da chi si sente messo in discussione dalla globalizzazione, precario in un mondo con cui non sta al passo, e si tratta della metà della popolazione. A queste persone non riesce a parlare. Sarà da vedere se ci riuscirà in futuro. Le ipotesi potrebbero essere che non gli interessa o non è capace”.
La partecipazione a tutti gli incontri IRSE di “Progetto Europa ” è gratuita. È gradita l’iscrizione alla mail irse@centroculturapordenone.it
Certificazione della presenza per gli studenti previa registrazione.
www.centroculturapordenone.it/irse
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Twitter @ScopriEuropa

comunicato stampa

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