“I TESORI DEL TERRITORIO”,
IL CARTELLONE NEL CARTELLONE DI ANA-THEMA TEATRO
PRIME CHE A RIVIN CUATRI

FELICI MA FURLANS
4 MAGGIO ore 20.45
Teatro della Corte di Osoppo 

Prosegue la rassegna dei “Tesori del territorio” al Teatro della Corte di Osoppo ed è il momento di Prime che a rivin cuatri di Felici ma Furlans.
Spopolano sul web con le stagioni di Felici ma furlans, la serie tv sull’homo furlanus e con le perle di saggezza di Tacons. Ora l’Associazione culturale Felici ma furlans arriva a teatro con Prime che a rivin cuatri, una tragicommedia pulp in lingua friulana scritta da Sarah Chiarcos e Tommaso Pecile, che firma anche la regia. Ancora una volta la premiata ditta nata dal genio creativo di Alessandro Di Pauli e Tommaso Pecile porta il friulano al di là dei propri confini e usa la lingua della Piçule patrie in un contesto che non è certo friulano. Lo spettacolo, che affonda le sue radici nel 2009 quando Tommaso lo scrisse e diresse per “Sipario!”, sarà al Teatro della Corte di Osoppo il 4maggio alle 20.45
Prime che a rivin cuatri nel suo nuovo allestimento targato Felici ma furlans centra l’obiettivo e cattura il pubblico che si ritrova inconsapevolmente a ridere dei personaggi, di loro, e non con loro. La storia è quella di un sicario, il migliore che c’è sulla piazza, il Trist (Alessandro Brunello) che, per compiere la sua missione, un misterioso omicidio politico, affitta la migliore stanza d’albergo della città. Suo malgrado quella stanza diventerà l’inferno a causa di 4 ostacoli, 4 personaggi che si frapporranno tra il Trist e il suo obiettivo: si tratta del Coiar (Valdi Tessaro), uno strampalato rappresentante di biancheria intima con la passione del terital e degli scarpets friulani, il Bintar (Fabiano Dassi), il perdigiorno che ha due pistole e un sacco di tic e idiosincrasie, il Camarîr (Alessandro Comello) bizzarro personaggio sempre pronto a rendersi utile in qualunque modo. La Femine (Tullia De Cecco) della storia non è la donna ma la moglie, in questo caso la ex moglie del Coiar, personaggio ben lungi dall’impersonificare la classica regina del focolare di nostrana memoria. Sul palco un orologio che segna il lento, inesorabile trascorrere del tempo, dell’avvicinarsi des cuatri. Ed è in questi novanta minuti che queste creature col corpo di comico e l’animo predisposto alla tragedia esprimono tutto il loro realismo con un susseguirsi di colpi di scena che mettono a dura prova i loro equilibri psichici. La commedia da un lato diverte fino alle lacrime per le battute pronunciate dagli interpreti e per le situazioni inverosimili in cui la storia li porta, in un vortice in cui il “povero” Trist viene inesorabilmente trascinato. Dall’altro porta il friulano oltre i suoi confini visto che né la storia né i suoi personaggi hanno qualcosa di friulano, utilizzando quindi quella friulana al pari di una qualunque lingua nel mondo.
Per consentire al sempre folto pubblico che accorre ad Osoppo di assicurarsi il proprio posto, Anà-Thema consigliata la prenotazione, telefonando allo 04321740499 o al 3453146797, o inviando una email all’indirizzo info@anathemateatro.com.

Biglietto €10 intero – €8 rifdotto

comunicato stampa

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