E’ uscito da poco meno di un mese, ma già è stato presentato live e diversi nuovi appuntamenti da qui a fine anno non mancano.
Stiamo Parlando del nuovo album di Simone Piva & i Viola Velluto, uno dei gruppi rock fra i più attivi nel nordest italiano! “Fabbriche, polvere e un campanile nel mezzo” è il quinto album della band, prodotto da Toks Records e Music Force e distribuito a livello nazionale da Egea Music.

“La polvere d’una terra all’estremo Nordest d’Italia, il sudore della sua gente, il vino e il ghigno come ripari dagli ecomostri, la sua chitarra rock e la voce di chi è partito ragazzino e oggi è uomo senza essere mai, mai, mai sceso dall’altalena della musica, cioè della vita”: così la band presenta questo nuovo disco.
Simone Piva scrive canzoni praticamente da sempre. Nel 2008 crea il progetto rock “Simone Piva & i Viola Velluto” con cui ha inciso cinque album distribuiti in tutta Italia. Si è esibito su prestigiosi palchi italiani assieme a vari artisti (tra cui Nada, Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Morgan) ed è stato invitato a Parigi al Petit Théâtre du Bonheur. Ha partecipato a varie trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali ed è tra i protagonisti del film documentario “Ai Confini del Rock” distribuito in tutta Europa. Loro, al secolo, sono Simone Piva (voce/chitarre), Federico Mansutti (trombe), Luca Zuliani (contrabbasso), Alan Liberale (batteria/percussioni), Francesco Imbriaco (piano/tastiere/cori), ma al nuovo album hanno partecipato anche Tony Longheu (chitarre), Michele Pirona (chitarre) e Davide Raciti (violino). Abbiamo intervistato per voi lo stesso Simone, che sabato sera (22 giugno) sarà con la sua band allo “Street Music Festival” di Arcore.

E’ stato presentato ufficialmente il vostro nuovo cd “Fabbriche, polvere e un campanile nel mezzo” all’Astro Club di Fontanafredda: come è andata?
Il disco è uscito ufficialmente il 25 maggio e siamo anche partiti con le date per presentarlo: la prima è stata all’Astro Club di Fontanafredda e il 14 giugno scorso al Parco Braida di Cividale. Sono andate molto bene, sono contento della reazione di chi è venuto ad ascoltare i pezzi per la prima volta live, ma sopratutto sono felice di risalire sui palchi.

Foto Sabrina Borgù ©

Questo è il vostro quinto album: cosa ci puoi raccontare di questo nuovo lavoro, che esce a due anni esatti dal precedente?
Si è il mio quinto album con i Viola Velluto: per prima cosa sono felice della mia longevità’, nel senso che cinque album in dieci anni non è poco (sono passati 2 anni dal precedente “Il Bastardo” che era uscito nel 2017). Di questo disco posso dire che parla della polvere d’una terra all’estremo Nordest d’Italia, del sudore della sua gente, del vino e del ghigno come ripari dagli ecomostri. Da dove viene un cane sciolto? Dal quel paese lì, di polvere, e soldi, e sudore, e economisti, e sere di vino, e cuori come il vento, e periferie tossiche, e si perde ogni speranza ma senza lasciarsi andare, mai. Cos’è un uomo, se non uno che resiste?

Al nuovo album partecipano anche Tony Longheu (chitarre), Michele Pirona (chitarre) e Davide Raciti (violino): ci vuoi dire qualcosa su di loro?
Oltre ad essere dei Grandi Musicisti, Tony con le sue chitarre blues, Michele Pirona tra i migliori chitarristi in Friuli e non solo e Davide Raciti già’ violinista dei Cinque Uomini sulla Cassa del Morto: non posso che aggiungere che per me è stato un piacere e onore averli avuti come ospiti in questo disco.

Parecchi anni fa uscì un album dal titolo “Fra la Via Emilia ed il West”, del nostro mitico cantautore Francesco Guccini: allora si giocava fra il “west” dei campi di periferia, le avventure dei bambini, ma in un certo senso ci si misurava anche con il “mito americano”! Oggi, qual’è il tuo “west”?
Il mio West è quello che vivo, ogni giorno, nella mia vita, a casa, nelle Osterie, nei rapporti di amore e odio con le persone, i rapporti con la famiglia … sono tempi duri ma che dobbiamo vivere e lottare per riuscire ad andare avanti.

Foto Sabrina Borgù ©

Che effetto fa essere citato più volte come colonna sonora del libro di Matteo Bellotto Storie di Vino e di Friuli Venezia Giulia (edito da Biblioteca dell’immagine)?
Posso solo dire che ne vado molto orgoglioso – anche Matteo è di Gemona del Friuli come me – e sappiamo bene da dove veniamo… Ho avuto anche la fortuna in questi anni di essere citato anche nei libri di Alberto de Poli e Matteo Strukul nei rispettivamente “Incubi a Nordest” per Edizioni La Gru 2011 e la “Regina Nera, La Giustizia di Mila” per collezione Sabot/Age 2013

Le prossime date di presentazione del disco?
Le prossime date di presentazione fissate ufficialmente sono sabato 22 Giugno ad Arcore (MI) al “Street Music Festival“, il 19 Luglio a Codroipo al “Feston”, il 31 Agosto a Forte Marghera, il 1 Settembre a Godia alla “Festa della Patata” ed il 2 Novembre a Ferrara …

Insomma, ragazzi, se oltre ad aver acquistato il disco volete riascoltarlo dal vivo (qui il video ufficiale), gli appuntamenti non mancano e, vi assicuriamo, ne vale la pena! Come dice sempre Simone, “VamOOoOooOS BandidoOoOoooO”

Luca A. d’Agostino © instArt

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