PASSIONI E RISURREZIONI
XXVII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA
VENERDI’ 16 NOVEMBRE, ORE 20.45 PORDENONE, DUOMO CONCATTEDRALE S. MARCO,
ILLUMINATIONS
SAMUEL CATTIAU CONTROTENORE, MATHIEU SAGLIO VIOLONCELLO, QUENTIN DUJARDIN CHITARRA.
LE ARCHITETTURE SONORE DELLA POLIFONIA SACRA ANTICA IN UN PROGETTO D’ASCOLTO CHE PERCORRE LE PIU’ SUGGESTIVE CHIESE E CATTEDRALI D’EUROPA: UN OMAGGIO ALLA GRANDE TRADIZIONE SACRA OCCIDENTALE

Riparte venerdì 16 novembre, alle 20.45 a Pordenone, nel Duomo Concattedrale di S. Marco, il cartellone musicale della 27^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra, in programma fino al 19 dicembre 2018 nel segno di “Passioni e risurrezioni”. Riflettori per l’occasione su un evento concertistico di alta suggestione, il concerto “Illuminations” che vedrà protagonista un affermato Trio francese: Samuel Cattiau controtenore, Mathieu Saglio violoncello e Quentin Dujardin chitarra sono riuniti in un progetto di composizioni nuove e originali, ma ispirate ai testi e ai linguaggi musicali medievali e rinascimentali. Attraverso l’ultimo album, “Resonance”, esplorano e (ri)scoprono le architetture sonore della polifonia sacra antica attraverso rivisitazioni originali, senza steccati musicali e in un itinerario di eccellenza che percorre le chiese e cattedrali di tutta Europa, come omaggio alla grande tradizione sacra occidentale. Accolto con successo il tutta Europa, l’album Resonance ispira il repertorio che in questo lavoro trova la sua matrice. La voce generosa di Samuel Cattiau ci porta a viaggiare con piacevolezza nei registri del controtenore e baritono, attraverso un percorso che accosta canzoni e composizioni di grande modernità, melodie profonde e toccanti: un invito alla bellezza, a meravigliarsi, e chissà, a trovare una propria “illuminazione” … Il programma sarà scandito da un repertorio originale, ispirato a testi e fonti di musica antica. Le composizioni e gli arrangiamenti sono di Samuel Cattiau & Quentin Dujardin. In scaletta brani come « A Cappella », Ispirato ad un “Salve Regina” (Anonimo, XI sec), « Roza », ispirato ad un canto sefardita del XV secolo, dal vasto repertorio di canzoni degli ebrei di Spagna; « Danza », ispirato a “Danza, danza, fanciulla gentile” di Francesco Durante (XVII sec) ; « Stay awhile », ispirato a “Sweet, stay awhile – John Dowland (1597); l’improvvisazione « Fretless » e ancora « Pane del Ciel », ispirato alle “Laudi e canzoni”, canti delle confraternite cristiane a Roma (XVII sec) e il gran finale « Se fiamma d’amore », ispirato a “Si dolce tormento” di Claudio Monteverdi (XVI sec).
Il Festival internazionale di Musica Sacra dedicato a ”Passioni e risurrezioni” è promosso da PEC – Presenza e Cultura con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per la direzione artistica di Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, ed è sostenuto da Fondazione Friuli, BCC Pordenonese, Diocesi Concordia Pordenone, Fondazione Buon Samaritano e Comune di Pordenone. Un programma di straordinaria varietà firmato come sempre fruibile con ingresso libero, esteso nel tempo e nel territorio, forte di collaborazioni nazionali e internazionali con artisti, festival e istituzioni italiane e di Polonia, Ungheria, Francia, Germania, Russia, Olanda. Info www.centroculturapordenone.it/pec
Ecco alcune informazioni sui tre protagonisti del concerto: Samuel Cattiau ha scoperto la sua voce, con la sua particolare estensione . che oggi va dal timbro di baritono al controtenore – durante un training di arti applicate in Francia. Ha poi sviluppato la tecnica, lo stile e l’emissione del repertorio specifico delle canzoni medievali del Nord Europa, del Rinascimento, del repertorio monodico e polifonico. La sua ricerca si basa sui testi scritti, sulla trasmissione orale, sulla musica classica “non scritta” e sulla relazione tra architettura e suono. Quentin Dujardin, chitarrista, compositore e produttore, è artista dall’universo sonoro unico e originale. Vanta collaborazioni con l’armonicista Toots Thielemans, il produttore americano Lee Townsend, oltre a Manu Katché, Iva Bittova, Mahsa Vadhat. È ambasciatore dell’International Yehudi Menuhin Foundation. Matthieu Saglio ha scoperto il violoncello seguendo un percorso di studi tradizionale enel 1995 ha conseguito il diploma con medaglia d’oro al Conservatorio di Rennes, in Francia. Si è avvicinato al jazz, già dal 1996; in seguito ha abbracciato tutti i generi musicali con grande curiosità. Integra differenti linguaggi musicali per alimentare il proprio universo sonoro.

comunicato stampa

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