Musica in Villa la scorsa sera è a Camino al Tagliamento e più precisamente all’Antica Pieve Matrice di Santa Maria a Pieve di Rosa. Una chiesa gremita in ogni suo posto a sedere per assistere ad un concerto particolare per la location che lo accoglie e per il genere musicale che viene proposto dai due grandi artisti della nostra regione, Daniele D’Agaro e Mauro Costantini questa sera in veste di Discantus, il duo formatosi nel 1999 nato per reinterpretare Discanti Aquileiesi del 1200. L’unione di due strumenti, l’organo suonato da Costantini formato da numerose ance e il sax di D’Agaro con la sua unica ancia, è un mix equilibrato nonostante le caratteristiche delle diverse sonorità prodotte dai due strumenti. L’Antica Pieve Matrice di Santa Maria fa da riverbero naturale fondendosi con il tutto. La performance non viene neanche amplificata. Siamo in un luogo sacro e le armonie che i due artisti espandono sono emozione pura, sia nei momenti di tensione che in quelli di calma. Improvvisazione e note su pentagramma di brani reinterpretati dopo secoli dalla loro creazione sono graditissimi al pubblico numeroso che ha affollato la Pieve.

Ogni fine brano è seguito da un lungo e caloroso applauso, a significare la bravura e la magia che i due artisti riescono a trasmettere nella loro performance. Sono rispettosi del luogo ma comunque simpaticamente ironici nelle parole di presentazione dei brani. Ci sono anche delle composizione loro, come per esempio il brano Annabelle composto da Costantini, che appartengono a un metodo compositivo raffinato e unico. Tutti i brani proposti hanno al loro interno armonie a volte dure e a volte molto dolci, rappresentate insieme a improvvisazioni sia di Costantini che di D’Agaro, e da fusioni di accordi e note tra i due strumenti perfettamente in sintonia. Il duo Discantus suona per un’ora abbondante senza mai perdere l’attenzione del pubblico e riscuotendo una lunga ovazione a fine concerto. Un momento di grande musica in un luogo atipico per questo genere, che ha il sapore di una scoperta che porta nuova linfa e nuovi luoghi dove esprimere l’arte musicale con nuove o meno tradizionali esperienze, non legate ai classici dei luoghi sacri. Ci vuole coraggio e ampia visione anche da parte di chi accoglie queste idee. Complimenti a Progetto Integrato Cultura per l’attenzione alla bellezza dei luoghi e alla promozione dei grandi musicisti regionali che hanno dato, danno e hanno molto da dare ancora alla storia della musica della nostra terra friulana e non solo.

© Massimo Cum per instArt

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