Trio Orelon

Da venerdì 26 a domenica 28 aprile, con una preview internazionale a Lubiana e una 2^ edizione dedicata agli “international winners”, torna il Festival del Trio, nel segno di una tradizione che ha reso Trieste capitale mondiale della musica cameristica, e che si rinnoverà nel 2024 con la 22^ edizione del Concorso internazionale Premio Trio di Trieste in programma dal 7 all’11 settembre. Per il secondo anno l’Associazione Chamber Music propone in Sala Luttazzi, il Festival del Trio, inserito nella rassegna del Comune di Trieste “Una Luce sempre Accesa. Tre gli appuntamenti di scena presso il Magazzino 26 di Porto Vecchio. con inizio alle 18 e con la possibilità di fruire del bus navetta predisposto da Chamber Music, in partenza alle 17.30 da Piazza Oberdan, dove gli spettatori saranno riportati a conclusione del concerto. Un cartellone di caratura internazionale, dunque, che avrà la sua anteprima a Lubiana giovedì 25 aprile (Conservatorio di Musica, ore 18) e proseguirà nella Sala Luttazzi venerdì 26 aprile con uno dei più amati Ensemble cameristici del pianeta, il Trio Orelon. A seguire, sabato 27 aprile, il concerto della pianista malese Magdalene Ho, talento ventenne che ha conquistato la Giuria, il pubblico e la critica del Concorso Pianistico Internazionale Clara Haskil di Vevey, quindi il gran finale con il Quartetto d’archi Indaco, vincitore nel 2023 del prestigioso Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka. I biglietti per i concerti sono disponibili da Ticket Point Trieste, prenotazioni fino ad esaurimento dei posti disponibili sul bus navetta scrivendo alla mail
comunicazione@acmtrioditrieste.it. Info e dettagli sul sito acmtrioditrieste.it.

Quartetto Indaco

Sostengono la rassegna, con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e il Ministero
della Cultura.
«Una pianista e due Ensemble di riferimento della scena cameristica del nostro tempo – spiega Fedra Florit, direttore artistico Chamber Music – al Festival del Trio 2024, un titolo che vogliamo mantenere nel nome del “Trio di Trieste”, ovvero del nostro Concorso Internazionale che, a seconda delle annate e dei vincitori internazionali che maggiormente ci piacciono, si relaziona con altre realtà concorsuali importanti, portando a Trieste eccellenze assolute. Quindi non è detto che questo piccolo Festival – che nel 2025 amplieremo – sia legato alle sole formazioni di trio con pianoforte, nè al solo nostro Concorso, tanto più nel 2024, dato abbiamo in essere la nostra 22^ Competizione. “International winners” resterà così come sottotitolo proprio per evidenziare la collaborazione internazionale stabilita, quest’anno con l’ARD di Monaco di Baviera, con il Pianistico di Vevey (Svizzera) e con il Cameristico di Osaka, realtà di punta che allorquando attribuiscono il 1° Premio segnano una svolta nella carriera di questi giovanissimi musicisti».

Si parte quindi da Lubiana, dove il Trio Orelon, fra i più apprezzati a ogni latitudine, vincitore dell’importante Concorso di Melbourne 2023 dopo l’affermazione al Premio Trio di Trieste, si esibirà giovedì 25 aprile, alle 18 al Music School Department del Conservatorio di Lubiana, integrato dal giovane pianista Filip Runjak su musiche di Bach (French Suite n.5 in G major BWV 816), Fryderyk Chopin (Fantaisie – Impromptu op.66), Franz Joseph Haydn (Piano Trio in E-flat major Hob.XV:10), Wolfgang Amadeus Mozart (Piano Trio in G major K.564) e Antonin Dvořák (Piano Trio n.4 in E minor op.90, “Dumky Trio”).

Il giorno dopo, venerdì 26 aprtile, il Trio Orelon -composto dalla violinista Judith Stapf, dal violoncellista Arnau Rovira i Bascompte e dal pianista Marco Sanna – approderà a Trieste in Sala Luttazzi, dove alle 18 aprirà il Festival del Trio con una dedica al più noto e amato compositore ceco dell”800, Antonin Dvořák, e alla sua Boemia, che riecheggerà nelle atmosfere musicali del Trio n.2 op.26 e del Trio n.3 op.65. Armonia, creatività e sete di ricerca nell’ispirazione del Trio Orelon, fondato in Germania nel 2018, con un nome che si richiama alla lingua universale Esperanto, in cui “Orelon” significa semplicemente “orecchio”, simboleggiando così nel nome del gruppo i molteplici aspetti dell’ascolto nella musica: ascoltare gli altri, ascoltare se stessi, immergersi nella struttura della composizione, sentire e percepire la connessione tra pubblico e artisti in concerto. La violinista Judith Stapf, il violoncellista Arnau Rovira i Bascompte e il pianista Marco Sanna si sono incontrati presso le Accademie musicali di Colonia e Berlino. Tutti e tre avevano già esperienza in formazioni cameristiche, ma coltivavano il sogno della formazione classica del trio col pianoforte: e proprio in questa veste hanno raggiunto grandi traguardi internazionali., sviluppando una visione dinamica del repertorio. Nel luglio 2022 il Trio ha vinto il Primo Premio e il premio per la migliore interpretazione del pezzo imposto al concorso “Franz Schubert und die Musik der Moderne” di Graz. Altri punti culminanti del percorso sono stati il Premio al Concorso Mendelssohn 2021, accoppiato ad un’ esibizione nella Sala Grande della Konzerthaus di Berlino, e il Secondo Premio e un premio speciale al Concorso Schumann di Francoforte per la migliore interpretazione di un’opera di Schumann, nel settembre 2022, il Trio Orelon è stato premiato anche a Trieste al Concorso “Premio Trio di Trieste“ con il Secondo Premio e il premio speciale “Dario De Rosa” legato alla miglior interpretazione di Brahms Sempre nel settembre 2023 il Primo
Premio ed il Premio del Pubblico al prestigioso Concorso ARD di Monaco di Baviera.

Magdalene Ho

Il Festival del Trio prosegue sabato 27 aprile con la ventenne pianista malese Magdalene Ho, e un concerto sul filo rosso “Legami”, dedicato a pagine di Johannes Brahms (7 Fantasien op.116) e Robert Schumann (Davidsbundlertänze op.6). Classe 2003,

Magdalene Ho nel 2013 si è trasferita nel Regno Unito ed ha studiato con Patsy Toh alla Purcell School. Nel 2015 ha ricevuto il Premio ABRSM Sheila Mossman e il Silver Award. È stata finalista al Concorso Schumann di Düsseldorf 2023 e pochi mesi dopo è stata insignita del Premio Joan Chissell Schumann per Piano al Royal College of Music. Nel settembre 2023 ha vinto il Concorso Pianistico Internazionale Clara Haskil di Vevey e ha ricevuto il Premio Audience, il Premio della Critica e il Premio Children’s Corner.

Domenica 28 aprile il Festival del Trio 2024 si conclude con il Quartetto d’Archi Indaco, composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita violino, Jamiang Santi viola e Cosimo Carovani violoncello. “Impressioni iberiche” il tema del concerto, su musiche di Luigi Boccherini (La Tirana Spagnola op.44), Joaquin Turina (La Oración del Torero) e Maurice. Ravel (Quartetto). L’Ensemble, che si è formato nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, è reduce dalla grande affermazione al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka, fra i più importanti del panorama internazionale, primo quartetto italiano ad aggiudicarsi questa importante competizione.

Comunicato Stampa

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