Come attrezzarsi per intercettare al meglio i flussi del turismo cinese in Friuli Venezia Giulia, punto focale della ‘via della Seta 4.0’, e come fare breccia con le proprie aziende in Cina, dal Friuli Venezia Giulia? Molti consigli pratici sono emersi oggi, martedì 10 luglio, attraverso il convegno “Cosa cerca il turista cinese? Italian style, artigianato di eccellenza, qualità dell’ambiente”, organizzato dall’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei al Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone. Illuminante l’intervento di Giovanna Tosetto, guida turistica FVG ed esperta italiana del COTRI Italia – Istituto cinese di ricerca sul turismo. Proprio il suo intervento, focalizzato su “Cosa può offrire il Friuli Venezia Giulia e come prepararsi ad accogliere il turista cinese”, ha guidato operatori e aziende a capire che «il Friuli Venezia Giulia puo’ fare la parte del leone perché la regione rispecchia appieno le aspettative del mercato turistico cinese di qualità, orientato al trend food & wine, in costante crescita. Naturalmente si tratta di cogliere i flussi delle nuove tendenze, quelle non di massa ma del viaggio organizzato su misura, con numeri contenuti e qualità dell’esperienza di viaggio. Proprio in questa chiave il Friuli Venezia Giulia puo’ posizionarsi al top. Ma ci sono alcuni passi da compiere: innanzitutto attrezzarsi con un training specifico per l’accoglienza del turista cinese. Poi bisogna fare squadra: il marketing andrà legato a prodotti dell’enogastronomia già presenti sul mercato cinese. Il Friuli Venezia Giulia puo’ essere vincente anche a livello di millennials: perchè Udine conta su moltissimi studenti cinesi che potrebbero diventare veri ambasciatori del nostro territorio attraverso i social e le nuove tecnologie dilaganti in Cina. Infine – ha concluso Giovanna Tosetto – un gap da colmare quanto prima riguarda la ridotta presenza di siti regionali tradotti in lingua cinese, e l’utilizzo di social largamente diffusi in Cina come wechat, qui praticamente sconosciuti. Promoturismo Fvg ha già realizzato a fine 2017 la formazione e il training utile a certificare oltre 30 operatori Cotri, e abbiamo due sommelier cinesi operativi nell’area dei Colli orientali, un’ottima premessa per il passaparola sulla qualità dei nostri vini …». Sul tema si sono poi confrontati Francesca Spigarelli, docente associato di Economia Applicata all’Università di Macerata e Direttore China Center, Filippo Fasulo coordinatore scientifico del Centro Studi della Fondazione Italia Cina e ricercatore ISPI, Lala Hu, docente e ricercatrice di marketing e comunicazione all’Università Ca’ Foscari Venezia. Ha coordinato il convegno la presidente IRSE Laura Zuzzi, certa che l’iniziativa abbia «Il offerto nuovi strumenti per rinsaldare la fiducia nelle potenzialità del Friuli Venezia Giulia, pronto a offrire pacchetti di interesse ai viaggiatori cinesi che ricercano una esperienza di qualità».

Comunicato Stampa

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