Udine, 27/05/2018 – FELICI MA FURLANS – PRIME CHE A RIVIN CUATRI – une tragicomedie pulp di Sarah Chiarcos e Tommaso Pecile –
cun
il Trist – Alessandro Brunello
il Camarîr – Alessandro Comello
il Bintar – Fabiano Dassi
il Coiar – Valdi Tessaro
la Femine – Tullia de Cecco
regje
Tommaso Pecile
– Foto Alice BL Durigatto © 2018

Andare a teatro per far del bene: l’auditorium San Giuseppe di Borgomeduna a Pordenone (via Tiepolo 3) ospiterà per tutto il mese di gennaio il Festival Teatrale Regionale della Uilt (Unione Italiana Libero Teatro) e ognuno degli spettacoli sarà abbinato a una associazione benefica alla quale saranno devolute le donazioni ricevute. Un positivo esempio di teatro solidale che vede il patrocinio del Comune di Pordenone e la collaborazione delle tre associazioni benefiche coinvolte: Casa del Volontariato di Sacile, Ail Pordenone e l’Associazione Erika Forever che aiuta ragazze e ragazzi e le loro famiglie con disturbi alimentari e i giovani in difficoltà.

Si prosegue sabato 11 gennaio alle 20.45 con la commedia in friulano “Prime che a rivin cuatri” della Compagnia Felici ma Furlans abbinata a Erika Forever. Scritto da Sarah Chiarcos e Tommaso Pecile, con: Alessandro Brunello, Alessandro Comello, Fabiano Dassi, Valdi Tessaro, Tullia De Cecco. Regia: Tommaso Pecile

Come rendere, in teatro, qualcosa di così tipicamente cinematografico come una tragicommedia pulp? Ipotesi di soluzione: Inizieremo costruendo dei personaggi carichi, colorati ma realistici. Con i loro problemi esistenziali, le loro fisime, le loro eccezionalità, il loro egoismo ipertrofico. Ma comunque credibili. Li istruiremo poi a prendersi tremendamente sul serio. A vivere la loro vita con l’impeto e la tensione che normalmente è destinata ai protagonisti di un dramma. A soffrire veramente. A lottare per se stessi, per la propria pelle e non per compiacere il pubblico. Quando queste creature col corpo di comico e l’animo predisposto alla tragedia cominceranno a camminare con le proprie gambe, verranno abbandonate senza pietà alcuna tra le pagine di un testo comico, paradossale, che metta a dura prova i loro equilibri psichici. Solo allora ci fermeremo, curiosi, a vedere che cosa succede in scena. La parte più complessa del lavoro degli attori sarà quella di resistere alla facile tentazione di una deriva nella pochade, in modo da far sgorgare il comico dalla situazione e non dalla battuta, in modo che il pubblico si trovi a ridere di loro e non con loro. Prime che a rivin cuatri vuole essere azione, non parola. La parola, nel corso dello spettacolo perderà lentamente il valore di portatrice unica del significato. Spesso sarà il parlato a fare da controscena all’azione, a passare in secondo piano rispetto a quello che succede, a quello che si vede sul palco.

“L’ingresso agli spettacoli sarà libero – spiegano il presidente della Uilt FVG Riccardo Fortuna e il delegato provinciale Andrea Chiappori – ma confidiamo nel buon cuore del pubblico per ricedeve donazioni a favore dei progetti meritori dei tre sodalizi: siamo lieti che l’arte possa dare una mano concreta. Inoltre per il pubblico sarà l’occasione per ammirare quattro opere che sono in lizza per rappresentare il Friuli Venezia Giulia al Festival nazionale Uilt che si terrà la prossima estate in Sicilia”.

Prossimi appuntamenti. Venerdì 17 gennaio alle 17.45 ecco la commedia in friulano “Mior stà cul ma ca si à” della compagnia Drin e Delaide insieme ad Ail Pordenone mentre il gran finale sarà sabato 25 gennaio alle 20.45 con l’opera in dialetto maranese “Le astuzie di Scappino” della Compagnia Assemblea Teatrale Maranese abbinata alla Casa del Volontariato di Sacile.

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