Le scuole di Composizione dei docenti Renato Miani e Mario Pagotto presso il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine, sono state protagoniste del progetto Novecento e oltre. Il suono del futuro, evento in prima nazionale creato da “Mittelfest 2018” con la collaborazione dei due conservatori regionali e dell’Associazione “Progetto Musica” e tenuto lunedì scorso alla Chiesa di S. Francesco in Cividale del Friuli. Programmata nel cuore della lunga e articolata serata concertistica avviata nel nome di Claude Debussy e approdata al radicalismo novecentesco e alla musica dei nostri giorni, la partecipazione del Conservatorio di Udine si è distinta per originalità, impegno e piena adesione allo spirito innovatore che da sempre caratterizza il prestigioso festival cividalese. Cinque le proposte musicali in prima assoluta, presentate da altrettanti studenti compositori ed eseguite dall’Ensemble di musica contemporanea del Conservatorio di Udine composto da Debora Perissutti (flauto), Giulia Santarossa (clarinetto), Eric Zanello (clarinetto basso), Lorenzo Grangetto (sax contralto), Sofia Masut (arpa), Alessandro Del Gobbo e Diego Vrech (pianoforte), Raffael Sabot (contrabbasso). L’avvio è stato affidato, per la direzione di Cristina Cristancig, a Touch di Silvia Valentini, meditazione sulla solitudine umana immersa nel flusso impetuoso di segnali informatici, al quale è seguito, diretto dall’autore, Connections di Lorenzo Gioco, rievocazione, gravitante attorno a un ostinato ricavato da note-lettere simboliche, dell’atmosfera astratta, virtuale, frenetica delle connessioni sui Social Network. Terza composizione presentata dal Conservatorio di Udine, hYperboole di Cristina Cristancig, pagina, pure diretta dal suo autore, costruita su una suoneria telefonica ricavata da un Valzer e posta in relazione con un’equazione matematica che dà vita a un’iperbole, a simboleggiare la generazione X e la generazione Y dei “Millennials”. Erika Giannusa ha di seguito diretto la propria composizione, Generazione Millennials, volta ad attingere al Background musicale dagli anni Ottanta a oggi per rappresentare la commistioni di voci e culture, la frenesia dei ritmi di vita e di scambio delle informazioni e la dimensione tecnologica di suoni e rumori della comunicazione cibernetica. Ha concluso la proposta musicale del “Tomadini”, Corali con ostinati di Felice di Paolo, tributo trasversale, diretto dall’autore, al vasto mondo del minimalismo musicale e costruito con le tecniche tipiche delle tre generazioni di compositori appartenenti a tale area stilistica. Le scuole di Composizione del Conservatorio di Udine hanno dunque offerto ancora una volta, in occasione del concerto cividalese, una conferma dell’inesausto spirito di ricerca e dell’entusiastica impronta creativa profusa nei giovani compositori che da decenni le caratterizza; un cammino denso e ininterrotto di produzione artistica che da tempo le pone ai vertici dell’attività espressa in campo compositivo dalle istituzioni didattico-musicali europee.
Comunicato Stampa