Prosegue, all’insegna degli ospiti di assoluto livello internazionale, la stagione musicale della Fondazione Luigi Bon. Il penultimo appuntamento in cartellone vede la presenza del Philharmonic String Quintet Berlin, quintetto composto da musicisti provenienti dalla più famosa orchestra del mondo: I Berliner Philharmonicher. Questo importante evento si svolge solo grazie al sostegno e alla collaborazione di molti tra cui ricordiamo la Regione Fvg, il Ministero per i Beni Culturali, il Comune di Tavagnacco, la Fondazione Friuli, e numerosi sostenitori privati come la Banca di Cividale, Feruglio Engineering, Fondo Rosset, Nanino, Studio Legale Mansi e Studio Deriu.

Il Quintetto d’Archi sarà affiancato per l’occasione, da Claudio Mansutti al clarinetto, direttore artistico della Fondazione Luigi Bon, nell’esecuzione del Quintetto per clarinetto e archi K 581 di Mozart, celebre pagina in cui un’invenzione melodica tenera e non appariscente ben illustra la fase creativa matura del maestro salisburghese. Il quintetto d’archi dei Berliner è formato da Luiz Felipe Coelho e Romano Tommasini al violino, Wolfgang Talirz alla viola, David Riniker al violoncello e Janusz Widzyk al contrabbasso. Una formazione unica: invece di aggiungere al quartetto d’archi un’ulteriore viola o violoncello, l’ensemble è completato da un contrabbasso. In tal modo, il quintetto supera i confini della musica puramente da camera andando verso una formazione con una dimensione più sinfonica. Il repertorio dell’ensemble include, non solo lavori originali per quintetto, ma anche numerosi arrangiamenti per questa formazione. Il Quintetto d’Archi della Filarmonica di Berlino nasce da una collaborazione di lunga durata tra Wolfgang Talirz e Romano Tommasini nel 2007 e da quella data effettua tournèe in tutto il mondo.

Mansutti è reduce da un anno musicale ricco di soddisfazioni che lo hanno portato a tenere concerti negli Stati Uniti (Università di Jacsonville e Carnagie Hall di New York), Parigi, Londra, Milano e recentemente come solista a Istanbul alla presenza del Console Generale Italiano.

La restante parte del programma prevede, oltre al capolavoro mozartiano, altri brani di notevole interesse: il giovanile Divertimento K 137, sempre di Mozart, le esuberanti Danze popolari di Bartók, la sinfonia n. 10 di Mendelssohn, condensata in un unico movimento in forma di Sonata. A seguire, un gruppo di rare composizioni italiane tra cui “Il trillo del diavolo” di Tartini (originale per violino e pianoforte) in una trascrizione del compositore belga Henri Vieuxtemps, la Fantasia sulla “Sonnambula” di Bellini per contrabbasso e archi di Giovanni Bottesini, (soprannominato il “Paganini del contrabbasso”) e “La tempesta” di Rossini, sonata in cui il musicista pesarese, sperimenta un prototipo musicale che ricorrerà spesso nella sua musica e che diverrà caratteristico del suo stile specialmente in ambito operistico.

Informazioni e prenotazioni presso la segreteria della Fondazione Luigi Bon t. 0432 543049 (www.fondazionebon.com )

Comunicato Stampa

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