Il Programma di “Noi e la Storia”

Lunedì 7 ottobre ore 18.30      Presentazione del libro
Conosciamo la Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia  1914-1918
Ivan Portelli, uno tra gli autori del libro, e Feliciano Medeot, direttore della Società Filologica Friulana, presentano il volume “Conosciamo la Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia  1914-1918”. La pubblicazione, scritta a più mani, riflette sul contesto, sui fatti e le vicende della Grande Guerra nel nostro Friuli, e comprende i seguenti fascicoli:
– Popoli alle armi. 1914;
- La Guerra in Friuli. 1915-1916;
- L’inutile strage. 1917;
- Tra Guerra e Pace. 1918.

Mercoledì 9 ottobre ore 18.30     Conferenza
Le battaglie della Grande Guerra. Perché è stato abolito il tema di storia alla maturità? Perdita della coscienza storica e identità italiana
Paolo Gaspari, autore di decine di libri, in più di vent’anni di ricerche ha portato alla luce i 16.000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilettura innovativa di Caporetto e delle battaglie della ritirata.
Mitja Juren, autore di una decina di volumi, è uno dei massimi esperti sul fronte dell’Isonzo.
Insieme rifletteranno su ciò che sta accadendo alla nostra coscienza storica, anche alla luce della recente abolizione del tema di storia alla maturità.

Venerdì 11 gennaio ore 18.30      Presentazione del libro
La X MAS al Confine Orientale
di Luciano Patat
Con Dario Mattiussi, direttore del Centro Isontino di ricerca e documentazione storica e sociale “Leopoldo Gasparini”. Letture a cura di Lucia German, musiche dei “No Bel”
La presenza della X Mas al confine orientale viene ricostruita attraverso i documenti delle autorità della Repubblica Sociale Italiana conservati negli archivi di Stato e in quelli militari della Marina e dell’Esercito.

Lunedì 14 ottobre  ore 18.30      Presentazione del libro
Il gulag in mezzo al mare
di Giacomo Scotti
Dialoga con l’autore Silvia Clama
Da più di vent’anni ormai Giacomo Scotti prosegue la sua tenace opera per raccontare la tragedia di Goli Otok. Situata al largo della costa dalmata, tra le ben più celebri isole di Krk e di Rab, l’“Isola calva” – così la chiamavano i veneziani  – fa onore al suo nome: una pietraia brulla e arida, bruciata dal sole d’estate, flagellata da una gelida bora d’inverno, dove ben pochi andrebbero. Se non costretti: come accadde fra il 1949 e il 1956 a decine di migliaia di veri o presunti avversari del regime di Tito, fra cui qualche centinaio di italiani. Ed è in particolare a questi ultimi che Scotti ha dedicato la sua ultima fatica.

Mercoledì 16 ottobre ore 18.30       Conferenza
Ronchi, Fiume e i grembiuli d’Italia. La massoneria e l’impresa dannunziana
Con Luca Giuseppe Manenti – Università degli Studi di Trieste
L’intervento intende illustrare il ruolo avu?to dalle massonerie italiana a fiumana nel contesto dell’impresa capeggiata da Gabrie?le d’Annunzio fra il settembre 1919 e il  di?cembre del 1920. A volte sottaciuto a volte sopravvalutato, l’intervento di diversi liberi muratori a favore del vate, in nome di    quell’i?deale di patria che l’avventura bellica da lui condotta era chiamata a inverare, sarà analizzato caso per caso ed episodio per episodio, al fine di restituire nella maniera più attendi?bile  il complesso quadro  cul?turale, sociale e militare in cui si svolsero i fatti, che vide la massoneria nei panni,   con?temporaneamente, di sostenitrice di un   ac?corpamento della città liburnica all’Italia e di tenace avversaria delle soluzioni politi?che più estreme.

Venerdì 18 ottobre ore 18.30      Conferenza
Storie di emigrati ronchigini in Argentina tra le due guerre mondiali
Con Pier Maria Miniussi
Fin dalla fine del XIX secolo l’Argentina è stata meta di emigranti ronchigini. Le partenze, prima sporadiche, si sono intensificate negli anni successivi alla Grande Guerra, quando verso il paese sudamericano partirono parecchie decine di concittadini. Molti di loro si concentrarono nella città di La Plata dove, nel corso degli Anni Trenta, diedero vita ad un sodalizio, il Circolo “Adria”, con finalità ricreative, culturali e di mutua assistenza.  Grazie a documenti e memorie vengono ripercorse le vicende personali di alcuni emigrati e delle loro famiglie.

… e a seguire…
Di  uno di essi, Antonio Lorenzut (1905-1999), viene  proposto a leggio
“Un sucesso ronchesin”
il più vecchio testo teatrale in bisiàc conosciuto, presentato in pubblico a La Plata nel 1944 dalla compagnia filodrammatica fondata e diretta dallo stesso Lorenzut.
Rappresentazione a cura del Teatro della Stropula di Monfalcone.
Con Franco Ongaro, Luca Sterle, Enrico Taunisio, Marilisa Trevisan
Regia di Annalisa Delneri

Comunicato Stampa

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