Dopo un avvio scoppiettante con le esibizioni dei gruppi del concorso Suonare@Folkest e le prime esibizioni degli artisti italiani e internazionali, proseguono i concerti e gli incontri con i grandi protagonisti della quarantesima edizione di “Folkest a Spilimbergo”, in programma fino a lunedì nella città del Mosaico.
La giornata di domenica 8 luglio si apre alle 18.00 alla Torre Orientale per un doppio appuntamento con i libri, a partire dalla presentazione di “Non sei mai stata mia, ti sei solo seduta accanto con le poesie e le illustrazioni firmate da Alberto Geatti: a percorrere con lui il filo dei ricordi il critico musicale Andrea Ioime.
Spazio alle 19.30 all’incontro pubblico con Claudio Trotta, in assoluto tra i più noti e stimati produttori e promoter di spettacoli dal vivo nel mondo che dalla fine degli anni Settanta con la sua “Barley Arts” ha organizzato più di quindicimila eventi in Italia e nel mondo lavorando con artisti come Bruce Springsteen, AC/DC, Kiss, Sting, David Bowie, Metallica, Frank Zappa, Elio e le Storie Tese, Renato Zero, Ligabue, Negramaro. Una vera e propria rockstar, almeno a sentire i racconti di chi ha lavorato con o per lui. “Nonostante – ammette candidamente Trotta – non sappia manco suonare il campanello e viva spesso con la sensazione di essere un tantinello suonato”. Una rockstar sui generis che, dopo quarant’anni di carriera, ha deciso di raccontare la sua storia nel libro No pasta no show (chiaro riferimento alla richiesta fatta da più d’un artista), un’autobiografia che è al tempo stesso il racconto di un pezzo di storia della scena musicale italiana e internazionale, narrato da una prospettiva particolare: dietro un palco. E non è un caso se ha scelto di intitolare il tour di presentazione nelle librerie italiane Whole Trotta tour, richiamando alla mente un celebre pezzo dei Led Zeppelin. Nel corso della serata sul palco di piazza Duomo a Claudio Trotta sarà consegnato il Premio Folkest alla Carriera 2018 dal direttore artistico Andrea Del Favero.

In serata spazio alla musica nei due palchi allestiti a Spilimbergo. Alle 20.30 in piazza Garibaldi spazio alla band friulana Carantan che da quasi un ventennio ricercano e ripropongono il patrimonio musicale friulano dal XVI secolo fino ai tempi più recenti, seguiti dai lombardi Alzamantes la folk-rock band rivelazione che meglio rappresenta l’evoluzione del panorama Balfolk italiano.
In piazza Duomo alle 21.15 il palco è tutto per il friulano Franco Giordani, protagonista dal 2004 di un lungo sodalizio artistico con Luigi Maieron che ha partecipato a spettacoli come Con il cielo e le selve, I Turcs tal Friûl e Tre uomini di parola con Toni Capuozzo e Mauro Corona. Alle 22.00 si apre la finestra sul folk-metal, con uno dei gruppi dell’Est Europa più titolati del settore, i bielorussi Irdorath, Vladimir and Nadezhda si incontrarono da poveri studenti, con in testa l’idea di creare una musica senza confini di generi, con varie influenze, dove l’idea della fantasy fosse il nucleo. E il primo nucleo strumentale furono proprio le loro due cornamuse. Il gruppo si è pian piano allargato fino all’attuale formazione che offre uno spettacolo che, dopo aver abbandonato la linea medievalista, punta oggi a uno stile molto originale e personale.

Comunicato Stampa