lunedì 28 febbraio, ore 18
Udine, Teatro Palamostre
Secondo appuntamento del ciclo di Incontri di Teatro Contatto 40 | Il futuro accade
SALVARE IL PIANETA, CAMBIARE GENERI

Il regista e drammaturgo Liv Ferracchiati dialoga con la scrittrice ed editor Chiara Valerio  sui temi di Uno spettacolo di fantascienza e presenta il suo primo romanzo Sarà solo la fine del mondo (Marsilio editore, 2021
Lunedì 28 febbraio secondo incontro al Teatro Palamostre di Udine (inizio ore 18.00) per il ciclo Il futuro accade che accompagna la visione degli spettacoli della stagione di Teatro Contatto 40.
Protagoniste dell’incontro –  intitolato Salvare il pianeta, cambiare generi  -saranno Chiara Valerio, scrittrice, traduttrice e editor della casa editrice Marsilio, e Liv Ferracchiati, scrittore, drammaturgo e regista teatrale.
Doppi gli argomenti al centro del loro dialogo assieme al pubblico: da una parte ci sono infatti i temi dello spettacolo Uno spettacolo di fantascienza, in scena al Teatro S. Giorgio di Udine il 4 e 5 marzo (ore 21.00), ma l’incontro sarà soprattutto l’occasione per una presentazione del primo romanzo di Liv Ferracchiati, “Sarà solo la fine del mondo”, appena edito da Marsilio.
Sarà solo la fine del mondo è infatti il romanzo di esordio di Liv Ferracchiati – pluripremiato autore e regista teatrale e performer che porta a teatro l’identità di genere, i traumi e il comico della generazione under 40 dell’Italia di oggi. Sarà solo la fine del mondo mette in scena l’inadeguatezza a noi stessi e agli altri e la diversità che sempre ci fa stupendi.
L’autore del libro è transgender, il protagonista del libro è transgender, ma Sarà solo la fine del mondo non è un’autobiografia, è un romanzo. Anzi, quando comincia, l’io narrante non è ancora nato, nonostante i suoi genitori facciano di tutto perché ciò accada e, nonostante non abbia ancora il corpo, l’io narrante racconta. Sarà solo la fine del mondo è infatti un romanzo sul corpo che, anche quando è in piena salute, può essere percepito come inadatto.
Sarà solo la fine del mondo segue la vicenda umana e preumana del protagonista, e anche quella oltreumana. Come il Tristram Shandy di Laurence Sterne, ma anche come il cartone animato Disney Soul. Somiglia, questo protagonista, ad Anima 22, che nel cartone animato non ha voglia di incarnarsi e che, appena le capita, percepisce fascino, ma anche insoddisfazione, perché un corpo ha un genere, un’età, e ti mette in relazione in modo troppo univoco con le circostanze. L’io narrante bambino vuole tutto, e non ha problemi di identità, è certo di chi è e di ciò che vuole, poi purtroppo qualcosa cambia: qualcuno, oltre a se stesso, vuole spiegargli chi è, cosa è, e quando è.

comunicato stampa

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