E’ uscito da pochissimi giorni questo interessante lavoro degli amici Giovanni Maier e Giorgio Pacorig, dal significativo titolo Incipit.

Sembra ieri di aver recensito per la prima volta dei dischi della Palomar Records, l’importante etichetta discografica creata e gestita dallo stesso Maier, con l’intento di produrre, in tirature limitate, il progredire della sua – e non solo – ricerca nel mondo della musica improvvisata.

All’alba della maggiore età (il primo disco della Palomar, Musica per pianoforte a quattro mani – con Maria Silvana Pavan ed Ugo Boscain al piano e musica composta da Giovanni Maier – è proprio del 2000) la Palomar esce oggi quasi in contemporanea con altri tre dischi di cui Incipit ne è il cinquantaquattresimo. Per dovere della cronaca il precedente è un doppio cd in duo con Daniele Cavallanti (molti cd sono targati duo series, proprio perché di un duo con Giovanni l’etichetta ne pubblica la registrazione), il cinquantacinquesimo è invece lo splendido EXP Quintet con, oltre il nostro Maier al violoncello e voce, anche Mirko Cisilino, Clarissa Durizzotto, Roberto Fabrizio e Marco D’Orlando… Di questi ne scriveremo presto.

Incipit, si diceva: un titolo proprio azzeccato perché Giovanni e Giorgio si conoscono da più di trent’anni e la foto che li ritrae all’interno del booklet (della cara amica Francesca Maur) è di quel periodo, quasi all’inizio della loro carriera musicale. Ma Incipit sta anche nell’idea progettuale di questo cd: ogni singolo brano del disco (ce ne sono sei, per trentacinque minuti totali di ottima musica) ha un’idea di partenza sulla quale poi contrabbassista e pianista elaborano una risoluzione improvvisativa di volta in volta differente.

Siamo nell’ambito della musica improvvisata: gli stessi titoli dei brani, accanto ad Incipit riportano semplicemente una lettera dell’alfabeto (da A a F). Non ci sono quindi riferimenti sui quali fare in qualche modo affidamento (un titolo, un’emozione, un omaggio), ma solamente la possibilità di immergersi per poco più di mezz’ora nel loro incredibile mondo musicale. Quasi tutti i brani, anche a livello di ritmo e di atmosfera, volutamente si somigliano: c’è molta percussività sia nell’utilizzo del pianoforte, che nel procedere del contrabbasso.

La bellezza di questo lavoro discografico sta proprio qui: nel procedere all’ascolto si resta affascinati dal cercare di comprendere quale tipo di sviluppo creativo percorrono ora uno ora l’altro musicista. Un’impresa non semplice ma che i nostri conducono a buon fine senza alcun tipo di problema: sicuramente grazie all’amicizia che li accomuna da così tempo, alle grandi capacità musicali affinate, soprattutto alla splendida sensibilità prestata all’ascolto ed alla risposta istantanea che sussegue, vera preziosità di questa registrazione.

Inutile elencare i riferimenti musicali dei nostri: in tanti anni le loro passioni sono immense (e si sente), piuttosto rilevare la bellezza di un lavoro alla fine originale e fresco, tanto quanto la loro amicizia sopra e sotto un palco.

Per informazioni si può visitare il sito internet od inviare una e-mail a palomar@giovannimaier.it

Luca A. d’Agostino © instArt

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