La giornalista, scrittrice e reporter di guerra Francesca Mannocchi è protagonista domani, mercoledì 8 maggio, della seconda giornata del Festival vicino/lontano, in cartellone a Udine con la sua XX edizione, per iniziativa dell’associazione culturale vicino/lontano, a cura di Paola Colombo, Franca Rigoni e Àlen Loreti. “Raccontare i conflitti oggi”, alle 21 nella Chiesa di San Francesco, sarà l’occasione per riflettere con la giornalista Francesca Mannocchi, che nei suoi reportage dai teatri di guerra privilegia sempre le storie delle persone nella loro concreta esperienza di vittime indifese, perché – spiega – “è sul corpo che si scrive la verità delle guerre. Sono i corpi ad abitare le trincee, i corpi a subire le vendette: stuprati, torturati, violati. Ed è a partire dai corpi che dobbiamo tornare a educarci al conflitto. Perché la commozione senza comprensione non serve. E “la compassione è un’emozione instabile”. In passato l’orrore

della guerra era lontano, non vedevamo in diretta le sofferenze dei combattenti e delle vittime, che rimanevano nell’immaginario mitico del sacrificio eroico. Oggi quelle immagini di ferocia e brutalità invadono ogni forma della comunicazione in un flusso costante e indistinto”.

Non è un caso che alle 19 nella Chiesa di San Francesco risuonino note di pace, un accorato appello in musica per chiedere concordia tra i popoli. “Da Pacem Domine. Musica di pace” titola il concerto dell’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani, diretta da Felix Hornbacher. Eseguono “Metamorphosen”, studio per 23 archi solisti composto da Richard Strauss, nel marzo 1945, all’indomani del bombardamento sul Teatro dell’Opera di Vienna e “Da Pacem Domine”, di Arvo Pärt, che commemora la strage alla stazione di Madrid del marzo 2004. Sempre nella serata di domani vicino/lontano presenta, alle 21 alla Loggia del Lionello, lo spettacolo di e con Mattia Cason e Alessandro Conte “Sui trois pe Europe”; insieme ai due autori e protagonisti anche il poeta e scrittore siriano Muhammad ‘Abd Al-Mun’im, esule a Lubiana. Un lavoro che invita a pensare un’Europa più afro-asiatica, più unita, più Europa. Lo spettacolo è proposto in friulano (traduzione a cura
dell’ARLef) e sarà replicato, in italiano, al Centro Balducci di Zugliano (venerdì 10, alle 20.30). “Sui sentieri per l’Europa” è parte integrante del “progetto e” – di cui vicino/lontano è capofila – che si realizzerà in estate in 20 tappe, dal 26 giugno al 30 agosto, tra Austria, Italia, Slovenia e Croazia, nell’ambito delle iniziative ufficiali di GO!2025. Verrà presentato in tedesco, italiano, friulano, sloveno, croato.

“Ovidio. Miti di trasformazione dai versi all’immagine” è l’incontro di apertura della giornata, domani alle 11 nella Torre di Santa Maria a Udine: punta a ritrovare, nei versi stupefacenti delle “Metamorfosi” di Ovidio e tra i passi del “De Rerum Natura” di Lucrezio, affidati alla lettura dell’attore Andrea Zuccolo, alcuni miti che hanno ispirato immortali opere di pittura e scultura di ogni tempo. Li mostreranno e li commenteranno la storica dell’arte Linda Borean e Mario Alberto Labate, professore emerito di Letteratura latina all’Università di Firenze, con la moderazione di Maria Luisa Delvigo, docente dell’ateneo friulano.

Nel pomeriggio altri appuntamenti ci aiutano a riflettere sulle tematiche del festival. A partire da “Feminis. Talenti da non sprecare” (ore 18, Palazzo Antonini-Stringher), incontro in collaborazione con La Patrie dal Friûl, che affronterà il tema del peso delle donne nella società. Se ne parlerà con le professoresse Cristiana Compagno, docente di Economia e Gestione delle imprese all’Università di Udine, di cui è stata rettrice, e Roberta Nunin, docente di Diritto del Lavoro all’Università di Trieste, moderate dalla giornalista Erika Adami. “A cinquant’anni dal referendum sul divorzio” (ore 18 a Pozzuolo del Friuli, Palazzina Piazza Iulia) farà il punto sui cambiamenti avvenuti in Italia dal 1974, in un incontro a cura dall’associazione culturale L’officina delle memorie, con l’intervento di Andrea Zannini, docente di Storia moderna all’Università di Udine e dell’avvocata Anna Cattaruzzi, componente del Comitato pari opportunità dell’Ordine
degli avvocati di Udine.

Sempre alle 18, alla Torre di Santa Maria, in occasione della Settimana della cultura friulana (in collaborazione con Artetica, Società Filologica Friulana e di Radio Onde Furlane) verrà presentato l’audiodocumentario dedicato alla figura dell’intellettuale carnico Giorgio Ferigo. All’incontro “In forma di peraulas” parteciperanno l’autore del progetto, l’attore, musicista e improvvisatore Renato Rinaldi, il medico e operatore culturale Guglielmo Pitzalis e l’antropologo Gian Paolo Gri, introdotti dal giornalista radiofonico Paolo Cantarutti.

Al Cinema Visionario alle 20, in collaborazione con il CEC-Centro Espressioni Cinematografiche e Multiverso, una riflessione sull’ambiguo concetto di “genere”. Preceduto da un intervento di Sergia Adamo, docente dell’Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere, verrà proposto il docufilm di Paul B. Preciado “Orlando. My Political Biography”, potente ritratto della rivoluzione in corso, ispirato al classico “Orlando” di Virgina Woolf. Preciado, filosofo originale e attivista trans, grazie a un cast di 25 persone trans e non binarie, dagli 8 ai 70 anni, in un film elegante ed estroso moltiplica la voce del personaggio immaginario protagonista del romanzo della scrittrice britannica.

IN LIBRERIA
Fitto il calendario delle presentazioni nelle librerie della città che, da sempre vicine al festival, partecipano anche con proposte autonome. Si comincia alle 17.30 alla Feltrinelli con “Il Friuli in un’Europa ri-naturalizzata”, incontro con Danilo Bertoli, Franco Clementin, Fabiana Dallavalle e Francesco Marangon, moderato da Maurizio Ionico e Enzo Martines: una riflessione sulla vocazione della regione a guardare il proprio futuro senza tradire le proprie radici. Marta Stella, alle 18, sarà alla Libreria Friuli con “Clandestine. Il romanzo delle donne” (Bompiani): in dialogo con Maddalena Bosio racconterà l’epopea delle donne che hanno combattuto contro l’Italia bigotta che le costringeva ad essere vergini o madri. Francesco Vietti, introdotto da Luciana Borsatti, sar, sempre alle 18, alla Moderna con “Mir” (People), diario di viaggio attorno al conflitto in Ucraina. Tra parole e proiezioni, Cristina Noacco sarà alle 18 alla Tarantola, insieme a Marino Del
Piccolo, per dare vita ai tre racconti di cammino raccolti nel suo “Timavo, Natisone, Isonzo” e infine Federico Venturini sarà alle 18.30 alla libreria Odòs , introdotto da Federica Toldo, con il suo saggio “Ecologia sociale e diritto alla città” (Zero in condotta ed), riflessione a più voci sull’urgente necessità di ricostruire le realtà sociali e politiche delle città con la prospettiva di trasformare la maniera in cui le persone lavorano, creano e vivono insieme.

INGRESSO LIBERO, INFO E AGGIORNAMENTI DI PROGRAMMA SUL SITO VICINOLONTANO.IT
Vicino/lontano 2024 si svolge con la media partnership di Rai Radio3 e della sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il contributo della Camera di Commercio di Udine e Pordenone, di Confindustria Udine, di Confartigianato Udine e con il supporto degli sponsor Banca di Udine Credito Cooperativo, Ilcam, Amga Energia & Servizi, Coop Alleanza 3.0, Legacoop Friuli Venezia Giulia, Farmacia Antonio Colutta, Studio associato Romanelli & Partners, Me.La Servizi, Eps oltre che del contributo spontaneo di privati cittadini sotto forma di “erogazione liberale”. Il festival gode del patrocinio di Confcommercio. Il programma di vicino/lontano 2024 ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, di cui fanno parte: Sergia Adamo, Stefano Allievi, Beatrice Bonato, Michele Bonino, Lucio Caracciolo, Guglielmo Cevoli
n, Fabio Chiusi, Guido Crainz, Giovanni Leghissa, Antonio Massarutto, Michele Morgante, Massimiliano Panarari, Pier Aldo Rovatti, Andrea Staid.

comunicato stampa

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