9 ottobre 1963, una data che resta e resterà indelebile nella memoria di molti di noi, credo senza tema di smentita, di tutti noi. Una tragedia annunciata purtroppo. Sono passati esattamente 60 anni ma la memoria non si cancella, quando la natura si ribella e risponde alle scelte scellerate del genere umano quando la meschinità la presunzione e il vil denaro hanno la meglio sulla ragionevolezza e la ponderatezza delle cose. Quelli del dopo… quello del dopo ripete l’attore protagonista, si perché è a quelli del dopo che la storia dovrebbe rivolgere un occhio di riguardo. Sono loro quelli che si trascinano stancamente lungo il sentiero della vita, domandandosi inesorabilmente perché io no perché io no. La storia la conosciamo. Una diga alta 261 metri e spiccioli quando invece era stata progettata inizialmente  per arrivare a 100, un invaso per più di 100.000 tonnellate d’acqua e a fianco una montagna fragile, segnata, inquieta come del resto la gente il popolo di quelle parti.Erto, Casso è giù a valle Longarone. Popolo di lavoratori, amanti delle loro origini e delle loro abitudini, la miseria di quel tempo, il lavoro instancabile l’accontentarsi  di quel poco che si aveva. Intere famiglie intere generazioni spazzate via da un pezzo di montagna che cadendo dentro l’invaso ha creato un onda impressionante che ha azzerato tutto, esistenze, progetti, sogni, case e storia. Lo spettacolo è un percorso che accompagna lo spettatore e si snoda lungo la storia le abitudini la quotidianità di quegli anni le canzoni che accompagnavano la vita i primi televisori il bar il ballo gli amori i giovani per poi piombare come una scure sul racconto dei gli ultimi giorni e degli attimi che hanno preceduto il disastro, e poi il terribile rumore della morte che arriva con tempesta e fragore lungo la valle. Un silenzio assordante. Andrea Ortisei ha scritto e diretto questo lavoro accompagnato sul palco dello storico Ristori di Cividale, da Michele Renzullo, Selene Demaria, Elisa Dal Corso, Jacopo Siccardi e  da MariaCarmen Ia figliola. Gli attori hanno fatto vibrare le corde dell’ emotività regalandoci 2 ore e passa di tuffo nella nostra storia nel nostro passato nella nostra memoria. Per non dimenticare.

© Maurizio Cum per instArt

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