OMAGGIO A MARGHERITA HACK
Si conclude venerdì 31 maggio la XIII edizione di Rose Libri Musica Vino: protagonista l’astrofisica toscana e l’impegno civile suo e di altre realtà ospiti, tra cui Cascina Bollate e la Cooperativa sociale Paterna.

Venerdì 31 maggio si chiude con un omaggio a Margherita Hack la XIII edizione di Rose Libri Musica Vino, la rassegna promossa dalla Cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e dall’Università degli Studi di Trieste, che si tiene tutti i venerdì di maggio nel roseto del Parco di San Giovanni.

Astrofisica e divulgatrice, Hack era nata a Firenze il 12 giugno 1922: è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, quello di Trieste, dove arrivò nel 1963 dopo aver vinto la cattedra di Astronomia all’Università. Anticonformista, schietta e sempre fuori dalle righe, ha dato un contributo enorme alla divulgazione dell’astronomia in Italia, facendo appassionare generazioni di italiani e italiane alla scienza e promuovendo il ruolo di donne e ragazze nelle discipline STEM. All’impegno accademico ha accompagnato per tutta la vita una convinta testimonianza civile. Pur essendosi sempre dichiarata atea, favorevole a una totale scissione tra fede e scienza, non si è mai sottratta al confronto e al dialogo anche su questi temi, come dimostra il libro che sarà protagonista dell’ultima giornata della rassegna: “Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete”, scritto con don Pierluigi Di Piazza e curato da Marinella Chirico, uscito nel 2012 per i tipi di Nuova Dimensione. Un dialogo non convenzionale sui valori fondamentali che orientano l’azione umana e sui temi del vivere quotidiano: il senso della fede oggi, l’etica, il significato del progresso, il futuro dei giovani, le forme dell’amore, la vita e la morte, l’impegno civile e la politica, le questioni ambientali e sociali, il lavoro e la giustizia. Alle ore 17.30 attorno a questo libro converseranno Vito Di Piazza, medico e fratello di don Pierluigi, don Mario Vatta, fondatore della Comunità di San Martino al Campo e amico di entrambi gli autori, Enrico Morgante ricercatore in Fisica Teorica all’Università di Trieste; modererà l’incontro la giornalista Anna Piuzzi.

L’omaggio alla “toscanaccia” Hack continua alle ore 18.30 nel dialogo tra Marco Noferi, vignaiolo in Valdarno, e Simonetta Lorigliola, giornalista e autrice: protagonista un Chianti, vino simbolo di toscanità in Italia e nel mondo, prodotto dalla Cooperativa sociale Paterna, una realtà che dal 1978 svolge attività agricola e di accoglienza con un piccolo agriturismo, ma partecipa anche a programmi di ricerca sul mondo rurale, oltre a ospitare percorsi di formazione e integrazione per soggetti svantaggiati. Il Chianti protagonista della giornata, annata 2022, è il trionfo del vino quotidiano: “un vino da bere, non da degustare”, sottolinea Noferi, rivendicando la volontà di offrire un vino da mettere sulla tavola tutti i giorni, fresco e piacevole, e con un prezzo giusto.

Alle ore 19.00 Cent’anni dell’Università in scena: sul palco “Margherita e le sue stelle”, una storia pensata in particolare per i più piccoli.

Chi di noi non si è mai fermato davanti all’immensità di un cielo stellato? Margherita lo scruta, lo osserva con vivida curiosità per conoscerlo e scoprirne i misteri. Un compagno di viaggio le svelerà i segreti dell’Universo e lei scoprirà quanto sia meravigliosa quella vastità. Ad interpretare Margherita e il compagno di viaggio Zita Fusco e Valentino Pagliei. L’ideazione è di Zita Fusco, è una produzione del Teatro Stabile La Contrada.

Anche venerdì 31 la giornata comincerà con una passeggiata: appuntamento alle ore 15.30 con Giancarlo Carena, cooperatore sociale, che guiderà la passeggiata artistica. A seguire, alle ore 17.00, per la sezione Rose, l’incontro con Susanna Magistretti, dell’associazione Attraverso il giardino, che in dialogo con Agnese Baini, comunicatrice scientifica, racconterà di Cascina Bollate, una cooperativa nata nel 2007 nella Casa di reclusione di Milano Bollate: nel vivaio lavorano giardinieri liberi insieme a giardinieri detenuti che imparano un mestiere e si impegnano in una produzione di qualità che soddisfi la domanda crescente di piante insolite.

Confermata infine anche questo venerdì l’attenzione ai più piccoli dai 5 ai 12 anni, per i quali Mini-Mu propone alle ore 16.00 Mare di segni e disegni, attività per la quale è gradita la prenotazione e un contributo libero (info@mini-mu.it; +39 333 2611573)

In caso di maltempo gli incontri si terranno al Teatro Franca e Franco Basaglia.

comunicato stampa

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