Pronta ad assistere allo spettacolo di Simone Cristicchi nel bel Teatro della Corte di Osoppo in questo primo sabato di febbraio. Un appuntamento emozionante per la presenza di un grande artista dei nostri tempi che si è già fatto apprezzare nella nostra regione in altre opere teatrali come “Magazzino 18”. Il teatro è gremito tanto che l’organizzazione aggiunge ulteriori posti a sedere che vengono prontamente occupati. Fin da subito Cristicchi, con l’ingresso dal fondo della sala, conquista la platea in modo semplice ed immediato. La scena è essenziale: due fari illuminano una sedia al centro del palco. Qui l’attore, illuminato mentre è avvolto dall’oscurità, dà il via al vivido racconto della drammatica esperienza della Campagna Italiana di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, interpretando parole e pensieri della divisione Torino di Roma trasformate in ottave romanesche scritte dal poeta Elia Marcelli.
L’ironia e la sagacia tipicamente romane che descrivono le sensazioni, le emozioni, gli episodi anche crudi e truci dei nostri fanti mentre affrontano questa tragica avventura umana, vengono recitate da Cristicchi in modo assolutamente coinvolgente.
Si ha l’impressione di ascoltare un antico racconto epico. È commovente, suggestivo, sembra di essere testimoni mentre i soldati romani soffrono e si disperano in quella tremenda “passeggiata in Russia”.
Al termine gli applausi sono calorosissimi e Cristicchi dà appuntamento al pubblico martedì 5 febbraio al Festival di Sanremo per l’ascolto della sua canzone “Abbi cura di me”.
Commossa ed entusiasta, esco arricchita da questo viaggio storico in ottave romanesche. Cristicchi ha creato una sintonia perfetta, trasportandoci in un tempo lontano per comprendere, in modo inusuale, vicende drammatiche della Storia d’Italia.
Grazie a Anà-Thema Teatro per averci portato, ancora una volta, una perla teatrale che lascia il segno.
© Silvia Simeoni per instArt