PORDENONE – Ultimo appuntamento dell’anno per Pordenonelegge il territorio, il format di turismo e cultura che punta a scoprire o ritrovare luoghi speciali, scenari notevoli del territorio, grandi personalità della cultura del nostro tempo. Ma quest’ultima escursione vuole essere, soprattutto, un tributo affettuoso a un paesaggio inconfondibile e a una terra di tradizione e passione, vessata nelle ultime settimane dalla catastrofe climatica che ha messo in ginocchio l’Italia. E’ infatti alla Carnia che Fondazione Pordenonelegge.it ha voluto dedicare quest’ultima uscita 2018, perché – spiega il Direttore Michela Zin – «è una richiesta che ci hanno fatto esplicitamente i nostri interlocutori. L’itinerario era stato ideato prima di quanto accaduto: ora, insieme, si è concordato di confermarlo. Perchè dimostrare vicinanza e interesse, anche turistico, proprio in questo momento, puo’ essere il valore aggiunto che la Carnia si aspetta da operatori e istituzioni. Proprio per questo ci auguriamo di poter essere numerosi, sabato primo dicembre, ad arrivare in terra di Carnia per una full immersion di grande suggestione nei luoghi leggendari di Carlo Sgorlon, fra miti e storia, fra racconti e aneddoti che sapranno emozionare tutti i partecipanti». Ecco dunque una intera giornata nella quale i partecipanti saranno guidati attraverso strade, paesi e luoghi resi unici dalle voci affascinanti e dalle presenze inattese che li caratterizzano. Sabato primo dicembre, alle 8.30 si partirà da Pordenone sulle tracce del grande poeta friulano Carlo Sgorlon e della sua Carnia di storia e leggende. Sgorlon ha saputo vedere il Friuli “reinventandolo”, e ricavando dalle trame storiche come dai racconti leggendari i suoi grandi protagonisti: personaggi di forte carattere, inseriti in vicende di impatto sempre molto intenso. C’è una convinzione profonda, nell’opera di Sgorlon, sempre presente: è la terra dei miti e degli eventi magici, di luoghi e tradizioni che ne sono antefatto e scenario ideale. In questa terra, il Friuli di sempre, c’è un Friuli che incontra la storia e si fa memoria collettiva, come per le guerre del Novecento, l’emigrazione, la fine della civiltà contadina. A raccontare il Friuli di Sgorlon, e soprattutto la Carnia dell’Armata dei Fiumi perduti sarà Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà, docente all’Università di Udine e appassionata conoscitrice dell’opera dell’autore friulano. Nella giornata si farà tappa nel complesso turistico ambientale di Aplis, che è quello che ha pagato maggiormente la furia del recente maltempo ma che con la forza che contraddistingue queste genti, vuole e chiede a pordenonelegge di mantenere la visita per far conoscere il recupero della vecchia segheria e degli edifici e territori annessi. Si proseguirà con la visita alla Chiesa di San Leonardo di Osais con affreschi attribuiti a Gian Francesco da Tolmezzo e a Pesariis piccolo borgo situato nella Val Pesarina, valle che collega la Carnia con il Cadore, ed è conosciuto come il paese degli orologi. Si visiteranno il Percorso dell’Orologeria Monumentale e il Museo dell’Orologeria. Rientro a Pordenone alle 20 circa.

Prenotazioni aperte fino a esaurimento dei posti disponibili. Info e sportelli presso Fondazione Pordenonelegge.it – Palazzo Badini, Via Mazzini, 2 – Pordenone – 0434.1573200 e Antonietti Viaggi di Robintur Spa – Via Montereale, 91 – Pordenone 0434.546354.

Pordenonelegge il territorio è promosso da Fondazione Pordenonelegge.it, Friulovest Banca, PromoTurismo FVG e Pordenone with love.

Comunicato Stampa