FILM, MOSTRE, INCONTRI, SEMINARI
Spilimbergo 8 – 16 giugno 2019
QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”, CHE CELEBRA I MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA, IN PROGRAMMA A SPILIMBERGO – CON EVENTI DISTRIBUITI ANCHE IN ALTRE LOCALITÀ DELLA REGIONE (SEQUALS, CASARSA DELLA DELIZIA, SAN VITO AL TAGLIAMENTO, CODROIPO) – TRA SABATO 8 E DOMENICA 16 GIUGNO L’IDEAZIONE E LA CURA ARTISTICA DEL FESTIVAL – CON IL CONCORSO PER IL MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA, PROIEZIONI, MOSTRE, INCONTRI E SEMINARI – È FIRMATA DA GLORIA DE ANTONI CON DONATO GUERRA TRA I GIURATI E GLI OSPITI DI QUESTA EDIZIONE EDOARDO WINSPEARE, ENRICO VANZINA, SEBASTIANO SOMMA, SHEL SHAPIRO, SIMONE CRISTICCHI, VALERIA CIANGOTTINI E L’ATTESO RITORNO AL FESTIVAL DEL GRANDE PUPI AVATI. OSPITE D’ONORE UNA VERA E PROPRIA STAR INTERNAZIONALE, IL REGISTA E SCENEGGIATORE INGLESE PETER GREENAWAY PER UN OMAGGIO A LEONARDO DA VINCI
Dopo il successo delle quattro prime edizioni, torna a Spilimbergo – con incursioni anche a Sequals, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Codroipo e Pinzano al Tagliamento – il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Le Giornate della Luce, in programma quest’annosempre con l’ideazione e la curatela artistica di Gloria De Antoni con Donato Guerra.
Il festival organizzato dall’Associazione culturale “Il Circolo” che gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli – conferma anche quest’anno la sua riuscita formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con direttori della fotografia e fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico.
Il riconoscimento principale verrà assegnato da una giuria come sempre formata da nomi di spicco nel panorama cinematografico: il regista, sceneggiatore e interprete Edoardo Winspeare, l’attrice-icona degli anni Settanta Stefania Casini, ora regista impegnata e di talento, l’attrice Anna Bonaiuto, i critici cinematografici Oreste De Fornari, Fabio Ferzetti e Fulvia Caprara, l’Autore della fotografia Francesca Amitrano e Chiara Omero, direttore artistico di ShorTS festival. A presiedere quest’anno la Giuria dei Giovani l’attrice Anita Kravos.
La giuria ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti che si contenderanno il titolo di questa edizione: Michele D’Attanasio per il film di Mario Martone Capri revolution, Roberto Forza per il film di Paola Randi Tito e gli alieni e Daniele Ciprì per il film di Claudio Giovannesi La paranza dei bambini.
La quinta edizione de Le Giornate della Luce si aprirà a Spilimbergo sabato 8 giugno alle 17.30 a Palazzo Tadea con la conversazione tra Laura Delli Colli e il maestro della fotografia Dante Spinotti (in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà e Rivista 8 ½). Seguirà la proiezione del corto d’autore “Sogni” (2019) di Angelo Longoni, alla presenza dell’attrice Claudia Conte, e l’inaugurazione delle mostre “Antonio Pietrangeli: il regista che amava le donne” e “Il Cinema che legge” a cura di Antonio Maraldi del Centro Cinema Città di Cesena. In serata al Cinema Miotto (alle 21.00) omaggio a Dante Spinotti con il film “Ant-Man and the Wasp” (2018) di Peyton Reed.
Fissata per domenica 9 giugno l’apertura di due ulteriori allestimenti: alle 12.00 allo Spazio Linzi inaugurazione di “Immaginare il futuro”, a cura di Consuelo Ughi – in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà – e “Quando il cinema diventa duello e l’artigianato un’arte: le armi di Fulvio Del Tin” in collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone.
Una serie di proiezioni tra Spilimbergo e le altre città coinvolte, segneranno la prima settimana del festival, dove spicca, mercoledì 12 giugno, a Casarsa della Delizia una serata, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, che festeggia i 60 anni dal primo ciak de “La Dolce Vita” di Federico Fellini con una vera e propria icona del cinema italiano, l’attrice Valeria Ciangottini: a sessant’anni dall’inizio delle riprese, la bionda, angelica camerierina che suggella il finale de La dolce vita, ricorda quella primavera del 1959 sul set del capolavoro di Federico Fellini.
Giovedì 13 giugno alle 17.00 al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento incontro con il critico Steve Della Casa e il cantante Shel Shapiro sugli anni d’oro dei “Musicarelli” del cinema italiano degli anni Sessanta a cui seguirà il documentario “Nessuno ci può giudicare” (2016) di Steve Della Casa con Shel Shapiro, Mal, Gianni Pettenati, Rita Pavone, Caterina Caselli e la fotografia di Roberto Forza.
A tre anni dalla sua presenza come presidente di Giuria e docente alla Masterclass del festival, è atteso quest’anno il ritorno del regista Pupi Avati, in assoluto tra i maggiori protagonisti di sempre del nostro cinema che sarà protagonista venerdì 14 giugno sempre al Teatro Arrigoni di San Vito di una conversazione pubblica con Valentina Gasparet e Gloria De Antoni, un appuntamento in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge e Pro San Vito. Nella serata precedente (giovedì 13 dalle 21.00) la proiezione dei film “Gli amici del bar margherita” e “La casa delle finestre che ridono”, firmati da Pupi Avati con la fotografia di Pasquale Rachini.
Super ospite di questa edizione il regista e sceneggiatore inglese Peter Greenaway che venerdì 14 al Cinema Miotto di Spilimbergo (ore 17.00) presenta “L’ultima cena secondo Peter Greenaway”: in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, le luci e i colori di uno dei dipinti più celebri del mondo vengono raccontati secondo lo sguardo del più visionario dei registi europei, ormai entrati nel mito della settima arte.
Sempre venerdì al Cinema Miotto di Spilimbergo l’incontro “Luci e controluce nella città. Puglia e Friuli Venezia Giulia, sguardo sui set più suggestivi del territorio italiano” il Film Fund Manager Roberto Corciulo di Apulia Film Commission, il direttore della Friuli Venezia Giulia Film Commission Federico Poillucci, il regista Edoardo Winspeare, il direttore della fotografia Giorgio Giannoccaro, l’attrice Anita Kravos. Nel pomeriggio (ore 14.00) a Villa Savorgnan a Lestans di Sequals il corso di formazione per giornalisti “Dai vostri inviati. Quando i mezzi di informazione raccontano il cinema” con Andrea Crozzoli, Steve Della Casa, Fulvia Caprara, Ivana Godnik, l’introduzione del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia Cristiano Degano e il coordinamento del critico cinematografico Gabriella Gallozzi.
La giornata di sabato 15 giugno si aprirà alle 10.00 alla Biblioteca civica di Spilimbergo con il critico Fabio Ferzetti che converserà Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri autori del libro “Bambole perverse. Le ribelli che sconvolsero Hollywood”. I numerosi incontri della giornata saranno conclusi al Cinema Miotto alle 18.00 con l’appuntamento “Fotografare i panettoni. Luci e colori nei film di Carlo e Enrico Vanzina”, conversazione pubblica di Masolino d’Amico con Enrico Vanzina, Marco Risi e Mauro Marchetti.
Nelle serate di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 giugno saranno proiettati in sala i tre film finalisti di questa edizione. Gran finale domenica 16 alle 21.00 al Cinema Miotto di Spilimbergo con l’omaggio che il festival rinnova al ricordo di Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, di cui ricorrono tre anni dalla tragica morte proprio nelle giornate del festival. L’omaggio suggellerà questa edizione con la presenza d’eccezione di Simone Cristicchi. Sempre nella serata di domenica l’assegnazione del Quarzo di Spilimbergo – Light Award, Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico (Premi realizzati da Friul Mosaic) al miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2019. Sarà anche assegnato il Premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato della Confartigianato Imprese Pordenone a Massimo Pieroni.
Tutte le proiezioni saranno precedute dalla sigla che ha vinto quest’anno il bando pubblico lanciato dal festival, il lavoro firmato da Sara Beinat, Federica Pagnucco e Matteo Sabbadini.
comunicato stampa