Tiziana Gibelli   Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e Alberto Bevilacqua Presidente e co-direttore artistico del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia hanno presentato questa mattina durante una conferenza stampa allo Spazio Residenze di Villa Manin il Progetto del secondo triennio 2018-2020 del progetto Dialoghi Residenze per le arti performative a Villa Manin.

1_CON IL PROGETTO DIALOGHI RESIDENZE DELLE ARTI PERFORMATIVE A VILLA MANIN, IL FRIULI VENEZIA GIULIA ENTRA IN UN QUALIFATO SISTEMA ITALIANO ED EUROPEO DI PRATICHE INCENTRATE SULLA RESIDENZA ARTISTICA.
A partire dal 2015 la Regione Friuli Venezia Giulia si è attivata e predisposta allo sviluppo della creatività nelle arti performative attraverso il sistema delle Residenze artistiche e si è così armonizzata in un contesto di pratiche sia italiane che internazionali, con una propria progettualità importante, originale, di grande respiro, il Progetto Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, ideato e curato dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, in collaborazione con ERPaC Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del FVG, e realizzato con il contributo del MiBAC – Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il co-finanziamento del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.

2_IL COMPLESSO DI VILLA MANIN E LA SUA NUOVA VOCAZIONE CULTURALE: LA VILLA COME LUOGO IDEALE DI RICERCA E PRODUZIONE CREATIVA DI UN TERRITORIO, A VALENZA INTERNAZIONALE.
Il complesso di Villa Manin è scelto come luogo ideale per questa nuova esperienza culturale e artistica, facendo scoprire al più importante centro regionale di esposizioni d’arte e grandi eventi musicali una sua nuova vocazione, nel momento in cui si apre alle arti performative come luogo di creazione, studio, sperimentazione, incontro e scambio di visioni ed esperienze, per artisti – del territorio, italiani e internazionali, – cittadini e pubblico culturale.
Nell’avviare e consolidare in questi ultimi 2 trienni questo importante percorso, il CSS ha puntato su un intervento che possa caratterizzarsi con una relazione nel e per il nostro territorio e al tempo stesso coinvolga gli artisti e le formazioni delle performing arts italiane e internazionali.
Grazie a questa nuova progettualità, formazioni teatrali e di performer, emergenti e affermate, italiane e internazionali, vengono invitate, durante tutto l’anno, e per periodi intensivi, a vivere e lavorare artisticamente nella Villa.
Villa Manin mette a loro disposizione un sistema di Spazi di Residenza, due sale prove attrezzate in un edificio accanto al grande Parco storico della Villa, mentre gli artisti vengono ospitati negli Spazi foresteria nelle Barchesse della Villa, che possono ospitare fino a una ventina di artisti.
Le Residenze sono inoltre pensate per generare delle vere e proprie comunità artistiche temporanee che non operano in isolamento ma, al contrario, in una ricerca di relazione permanente con il territorio e chi ci vive e ci opera. Residenze così concepite possono sviluppare traiettorie di pensiero e creative, intercettare interferenze fisiche, mentali e sociali, abitando un luogo e portandogli in dote un forte senso di collettività.
Ogni artista o equipe artistica ha carta bianca in merito alla valenza della propria residenza.
Possono concentrarsi per sviluppare una start up per un nuovo percorso creativo; oppure aggiungere una nuova tappa a un processo di creazione già in atto; uno step di verifica e approfondimento; il periodo di residenza può invece essere un’occasione di incontro fra artisti con percorsi anche diversi, nell’ottica di un confronto.
Al termine o nel corso della residenza, sono previsti momenti di apertura al pubblico, incontri e workshop con esperti, critici, altri artisti e personalità, l’accompagnamento per gli artisti più giovani di tutor.
3_IL PROGETTO DIALOGHI DEL CSS: MISSIONE, MOBILITA’ DEGLI ARTISTI, CREAZIONE DI RETI E RESIDENZE REALIZZATE NEL PRIMO TRIENNIO.
Il progetto Dialoghi ha sviluppato un primo triennio di attività fra il 2015 e il 2017: in questo triennio di avvio attività, sono stati costruiti percorsi e occasioni per raggiungere tutti gli obiettivi previsti dalla Conferenza permanente fra Stato, le Regioni e le provincie autonome per l’insediamento, la promozione e lo sviluppo del sistema delle Residenze artistiche in Italia.
Le finalità della mobilità e della permanenza degli artisti come quella della valorizzazione di giovani artisti sono state perseguite realizzando 23 progetti di Residenza di artisti e compagnie a Villa Manin e favorendo la circuitazione di opere di giovani formazioni in collaborazione con alcune reti di residenze italiane e internazionali.
Nel primo triennio sono stati invitati a Villa Manin artisti e formazioni italiane e internazionali emergenti e più affermati: Dewey Dell (Italia), Collettivo W (Francia), Radouan Mriziga (Marocco, Belgio, Estonia), Matija Ferlin (Croazia), Giovanna Rovedo e Michela Silvestrin (territorio Friuli Venezia Giulia), Alessandro Sciarroni (Italia), Arearea/ Scimmia Nuda (territorio Friuli Venezia Giulia), Constanza Macras (Germania, Argentina) , Arkadi Zaides (Belgio, Israele), Alessandro Marinuzzi e Collettivo Eutopia X (Italia, Belgio), Pierre Berthet/Rie Nakajima/Renato Rinaldi (Francia, Giappone, Italia), Collettivo InternoEnki (Italia), ricci/forte (Italia), mk/ Michele Di Stefano (Italia), Rima Najdi (Libano, Germania), Sotterraneo (Italia),
Traparentesi (territorio Friuli Venezia Giulia), exvUoto (Italia), Francesco Collavino (territorio Friuli Venezia Giulia), Marta Cuscunà (Italia), Novadroga (territorio Friuli Venezia Giulia), Cristina Kristal Rizzo (Italia), Davide Carnevali/Fabrizio Arcuri (Italia).

4_PROGETTO DIALOGHI DEL CSS: IL NUOVO TRIENNIO DI CONSOLIDAMENTO DEL PROGETTO SEMPRE PIU’ VOTATO ALLA VALORIZZAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI, DEL TERRORIO, ITALIANE ED EUROPEE.
Un nuovo bando regionale, sempre aggiudicato dal CSS, ha assicurato la continuità del progetto Dialoghi Residenze per le arti performative a Villa Manin per il secondo triennio 2018-2020, attualmente in corso, e che fino a dicembre 2019 permetterà di realizzare 27 Residenze, a cui si aggiungeranno i nuovi progetti che verranno realizzati nel corso di tutto il 2020 e attualmente in fase di definizione.
Ogni artista o équipe saranno liberi in merito al tema e metodi di lavoro della propria residenza e a chi manifesta la necessità di accompagnamento in relazione allo sviluppo del progetto creativo sono affiancati esperti e professionisti dei settori come tutor, anche in collaborazione con docenti e ricercatori dell’Università di Udine, Trieste e dello IUAV di Venezia, giornalisti e critici, dramaturg e esperti di diverse discipline artistiche e performative.
Al termine o nel corso della residenza, sono previsti momenti di restituzione aperti al pubblico dei laboratori creativi, incontri e workshop, proseguendo quel lavoro che ha reso Dialoghi _ Residenze delle Arti Performative a Villa Manin un centro di incontri sulle arti performative, fucina di sperimentazione e connessioni per gli operatori culturali e il pubblico, e inserendosi in un importante sistema di residenze artistiche italiane ed europee.
Nel secondo triennio la selezione degli artisti ha generato modalità ancora più dinamiche di coinvolgimento degli artisti e delle formazioni, dall’invito alla candidatura, a bandi aperti, azioni di scouting, fino alla scelta diretta.
In particolare, fra le novità certo più interessanti del nuovo triennio ci sono quelle conseguenza degli esiti della open call per artisti e formazioni under 35 del territorio del FVG bandito a inizio 2019.
La call è infatti stata applicata da 50 progetti, molti dei quali molto qualificati, originali e contraddistinti da una forte apertura all’indagine trasversale fra diversi contributi artistici e alla multimedialità. Questo esito ha determinato non solo l’assegnazione della prevista Residenza finanziata al progetto vincitore, il progetto di teatro partecipativo e multimediale Origins presentato da Andrea Ciommiento in collaborazione con Zona K, ma anche l’invito rivolto ad altri 4 progetti particolarmente meritevoli di realizzare una Residenza. Si tratta dei progetti presentati dalla formazione The Mechanical Tales, dalla coreografa monfalconese Giulia Bean, dai pordenonesi about:blank e del progetto performativo Beyond the lines.
Nelle prime due annualità 2018 e 2019 sono stati poi individuati a scelta diretta, il musicista e compositore di fama internazionale Teho Teardo (David di Donatello e Nastro d’Argento, artista pluripremiato e multidisciplinare), una tra le più quotate drammaturghe italiane contemporanee Lucia Calamaro (Premio Ubu 2012 migliore novità italiana), il drammaturgo tedesco Claudius Lünstedt (autore selezionato della rete di drammaturgia europea Fabulamundi, sostenuta dalla Comunità europea, pluripremiato nel suo Paese) , il regista triestino Alessandro Marinuzzi fondatore di una formazione di artisti europei, Collettivo Eutopia X, il regista Giuliano Scarpinato, che avvia una nuova ricerca incentrata sul mondo dell’adolescenza, la compagnia romana teatrodelleapparizioni diretta da Fabrizio Pallara, Michela Lucenti con i suoi danzattori del Balletto Civile per una nuova tappa di studio del progetto Madre, mentre sviluppa un percorso avviato alla Biennale di Venezia e apre una relazione con il Festival di Santarcanelo la residenza delle attrici e performer Silvia Calderoni e Ilenia Caleo con 21 giovanissimi performer .
L’invito alla candidatura ha permesso di selezionare e invitare anche altri artisti emergenti e più noti del territorio regionale, come il danzatore e coreografo trentenne Francesco Collavino (vincitore del progetto Movin’up spettacolo – Performing Arts, a Villa Manin con ben due nuove progetti), la cantautrice friulana Elsa Martin, con un suo inedito progetto musicale, il gruppo multimediale Virtew che si sta distinguendo nella nostra Regione e a livello nazionale per la ricerca
sulle applicazioni artistiche della realtà aumentata, la compagnia triestina Mamarogi che aggiunge una nuova tappa a un progetto internazionale italiano, sloveno, croato realizzato con Bacaci Sjenki / Shadow Casters di Zagabria, con il regista croato Boris Bakal, la compagnia di danza contemporanea udinese Arearea, con un nuovo progetto filosofico della coreografa Marta Bevilacqua per giovani danzatori della compagnia, la neo formazione L’Amalgama, costituita da giovani attori recentemente diplomati all’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe di Udine.
Il produttore e coreografo britannico di danza contemporanea Dan Canham e la sua la compagnia Still House, l’attrice serba Ksenija Martinovic (Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro), la regista e performer di origine friulana Martina Badiluzzi (Premio come migliore attrice al Fringe Festival 2015), l’attore sardo incontrato al progetto di formazione europea dell’Ecole des Maitres 2018, Valentino Mannias, sono i giovani artisti e compagnie emergenti del panorama nazionale ed europeo, individuate tramite azioni di scouting, che potranno vivere e lavorare artisticamente negli spazi prove della dimora di Passariano, con la possibilità di invitare durante le loro residenze equipe di performer, tutor, dramaturg, esperti di diverse discipline e linguaggi artistici.
Fra le azioni sul territorio, si intensifica anche la relazione fra il progetto Dialoghi e gli eventi della stagione di Teatro Contatto che porta sui palchi udinesi e a Villa Manin creazioni nate in percorsi di Residenza della compagnia Dewey Dell, del danzatore Francesco Collavino e del duo italo- cileno delle danzatrici Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalan, della coreografa Cristina Kristal Rizzo.

comunicato stampa

Share This